vizard
Utente
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- 22 Marzo 2021
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[Premessa] A casa ho un pc con 1 ssd Crucial P5 da 250Gb come disco di avvio e 4 dischi magnetici (2 WD RED da 4 Tera, 1 WD Black da 4 Tera ed un WD Gold da 6 Tera). Utilizzo questo pc acceso h24 con Proxmox per virtualizzarci sopra alcune macchine virtuali che utilizzo per vari scopi (tra cui una con Home Assistant per gestire la domotica / "sistema" di allarme ed una simil NAS multimediale che utilizzo per accedere alle mie foto e video da tutti i dispositivi in casa) utilizzando in genere meno corrente di una vecchia lampadina ad incandescenza (meno 60 watt in idle).
Ultimamente a causa della temperatura ambientale (in sicilia nelle ultime settimane ci sono stati giorni in cui si è arrivati a toccare anche i 40° ) ho pensato di "spegnere" il "muletto/nas" (spento la macchina virtuale e scollegato fisicamente i dischi magnetici dall'alimentatore) per evitare che raggiungessero temperature eccessive (visto che reputo uno spreco di corrente tenere un condizionatore acceso h24 in casa solo per tenere freschi dei dischi a cui accedo si e no 3/4 ore un giorno si ed uno no).
Il problema sorge quando sono a casa e voglio accedere ai dati presenti in quei dischi. Mi tocca spegnere fisicamente il pc aprire il case (un Fractal Design Node 304), collegare l'alimentazione dei dischi, accedere ai dati che mi interessano (eventualmente copiarli altrove), spegnere tutto, scollegare i dischi magnetici e richiudere il case... Detto in altre parole una rogna...
Considerando che qua in sicilia le temperature estive durano, in genere, almeno sino a metà settembre (e quindi rischio di dover ripetere la "procedura" ancora troppe volte), ritengo questa situazione poco pratica e mi è quindi venuto in mente di sostituire i 3 dischi magnetici da 4 tera con SSD ed usare il disco da 6 Tera per avere una copia dei dati (lo collegherei si e no una volta la settimana per effettuare una copia di eventuali dati aggiornati).
Considerando la mia attuale mole di dati, dovrebbero bastarmi 2 SSD da 4 Tb o 1 da 8Tb.
Da quello che mi risulta gli SSD riescono tranquillamente a lavorare a temperature tra i 50° e i 60°/65°, quindi dovrebbe essere possibile superare il periodo estivo anche se la temperatura ambientale raggiunge i 40° (di giorno starebbero semplicemente accesi senza accessi, quindi non credo le loro temperature possano superare i 60° a "riposo" anche con temperatura ambientale intorno i 40°).[/Premessa]
Dopo tutta sta premessa, le domande che mi sono sorte sono:
- ha senso sto ragionamento o rischio solo di buttare un sacco di soldi (SSD da 4/8 tera non sono esattamente economici) giù per lo scarico???
- un uso di questo tipo di SSD (accesi h24 e temperature ambientali relativamente alte anche se con pochi accessi ai dati) li rovinerebbe presto?
- i dati contenuti negli SSD sono a rischio (ok che ne avrò sempre una copia "offiline" nel disco da 6Tb, ma mi scoccerebbe doverli ricaricare ciclicamente perché le NAND perdono colpi)?
- per lo scopo, avrei pensato a degli SSD SATA della Samsung (Samsung 870 Evo per il taglio 4Tb o Sambung 870 QVO per il taglio 8Tb), andrebbero bene come rapporto qualità/prezzo per lo scopo o consigliate altro?
Avrei scelto come papabili degli SSD SATA rispetto a M.2 perché :
- non necessito delle velocità degli M.2 (attualmente i dati sono dischi magnetici e non sono in RAID tra loro, quindi nel migliore di casi non vanno sopra i 180Mb/s e visto che già così le velocità mi bastano, non vedo perché dovrei aver necessità di velocità superiori a quelle di SSD SATA)
- costano meno rispetto agli M.2 (in base al modello, gli SSD M.2 da 4Tb e 8 Tb costano anche più del doppio rispetto ai SATA)
- dovrebbero riuscire a sopportare le stesse temperature di utilizzo degli M.2
- l'unica porta M.2 libera è già occupata dal disco di avvio (il Crucia P5 da 250Gb), quindi dovrei prendere un adattatore PCIE => M.2 e se devo collegare più di un SSD M.2 ad una porta PCIE dovrei prendere un adattatore con chip di controllo visto che uso la scheda madre non mi pare supporti la "suddivisione" ("PCIE Bifurcation") di una linea PCIE 16X in diverse linee, inoltre un adattatore del genere costicchia (es uno con suddivisione della linea 16X in 4 linee 4X mi pare non si trovi a meno di 250€).
Resto in attesa di opinioni e/o consigli al riguardo.
Ultimamente a causa della temperatura ambientale (in sicilia nelle ultime settimane ci sono stati giorni in cui si è arrivati a toccare anche i 40° ) ho pensato di "spegnere" il "muletto/nas" (spento la macchina virtuale e scollegato fisicamente i dischi magnetici dall'alimentatore) per evitare che raggiungessero temperature eccessive (visto che reputo uno spreco di corrente tenere un condizionatore acceso h24 in casa solo per tenere freschi dei dischi a cui accedo si e no 3/4 ore un giorno si ed uno no).
Il problema sorge quando sono a casa e voglio accedere ai dati presenti in quei dischi. Mi tocca spegnere fisicamente il pc aprire il case (un Fractal Design Node 304), collegare l'alimentazione dei dischi, accedere ai dati che mi interessano (eventualmente copiarli altrove), spegnere tutto, scollegare i dischi magnetici e richiudere il case... Detto in altre parole una rogna...
Considerando che qua in sicilia le temperature estive durano, in genere, almeno sino a metà settembre (e quindi rischio di dover ripetere la "procedura" ancora troppe volte), ritengo questa situazione poco pratica e mi è quindi venuto in mente di sostituire i 3 dischi magnetici da 4 tera con SSD ed usare il disco da 6 Tera per avere una copia dei dati (lo collegherei si e no una volta la settimana per effettuare una copia di eventuali dati aggiornati).
Considerando la mia attuale mole di dati, dovrebbero bastarmi 2 SSD da 4 Tb o 1 da 8Tb.
Da quello che mi risulta gli SSD riescono tranquillamente a lavorare a temperature tra i 50° e i 60°/65°, quindi dovrebbe essere possibile superare il periodo estivo anche se la temperatura ambientale raggiunge i 40° (di giorno starebbero semplicemente accesi senza accessi, quindi non credo le loro temperature possano superare i 60° a "riposo" anche con temperatura ambientale intorno i 40°).[/Premessa]
Dopo tutta sta premessa, le domande che mi sono sorte sono:
- ha senso sto ragionamento o rischio solo di buttare un sacco di soldi (SSD da 4/8 tera non sono esattamente economici) giù per lo scarico???
- un uso di questo tipo di SSD (accesi h24 e temperature ambientali relativamente alte anche se con pochi accessi ai dati) li rovinerebbe presto?
- i dati contenuti negli SSD sono a rischio (ok che ne avrò sempre una copia "offiline" nel disco da 6Tb, ma mi scoccerebbe doverli ricaricare ciclicamente perché le NAND perdono colpi)?
- per lo scopo, avrei pensato a degli SSD SATA della Samsung (Samsung 870 Evo per il taglio 4Tb o Sambung 870 QVO per il taglio 8Tb), andrebbero bene come rapporto qualità/prezzo per lo scopo o consigliate altro?
Avrei scelto come papabili degli SSD SATA rispetto a M.2 perché :
- non necessito delle velocità degli M.2 (attualmente i dati sono dischi magnetici e non sono in RAID tra loro, quindi nel migliore di casi non vanno sopra i 180Mb/s e visto che già così le velocità mi bastano, non vedo perché dovrei aver necessità di velocità superiori a quelle di SSD SATA)
- costano meno rispetto agli M.2 (in base al modello, gli SSD M.2 da 4Tb e 8 Tb costano anche più del doppio rispetto ai SATA)
- dovrebbero riuscire a sopportare le stesse temperature di utilizzo degli M.2
- l'unica porta M.2 libera è già occupata dal disco di avvio (il Crucia P5 da 250Gb), quindi dovrei prendere un adattatore PCIE => M.2 e se devo collegare più di un SSD M.2 ad una porta PCIE dovrei prendere un adattatore con chip di controllo visto che uso la scheda madre non mi pare supporti la "suddivisione" ("PCIE Bifurcation") di una linea PCIE 16X in diverse linee, inoltre un adattatore del genere costicchia (es uno con suddivisione della linea 16X in 4 linee 4X mi pare non si trovi a meno di 250€).
Resto in attesa di opinioni e/o consigli al riguardo.