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RECENSIONE Xiaomi Mi9T

R3d3x

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23 Dicembre 2017
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Recensione Xiaomi Mi9T

Introduzione




Per la recensione di oggi ecco la versione Global del Redmi K20, probabile best buy di questo Q3 del 2019: Xiaomi Mi9T, nome in codice DaVinci.
Prodotto dall'azienda cinese Xiaomi, nella top 5 tra i produttori mondiali di smartphone, la quale si sta sempre più imponendo nel mercato europeo e in quello italiano sopratutto in fascia medio bassa ma che spesso ruba molti clienti grazie ai suoi flagship killer, da cui deriva il nome Killer 20 (ovvero per la sua versione originale Redmi K20). Al suo Day One, lo Xiaomi Mi9T è venduto ad un prezzo di 299,99€, puntando a conquistare tutta la fascia media.

Disponibile su Amazon.it

Unboxing

img unboxing​

All'Unbox troviamo nella confezione il solito:
  • Xiaomi Mi9T, in colorazione Glacier Blue con pellicola protettiva fronte retro con specifiche.
  • Caricatore USB 5V/3A, colore bianco con presa europea.
  • Cavo USB C 2.0 to USB da 1 mt, colore bianco.
  • Cover in plastica morbida, nera opaca.
  • Manuale Quick Start Guide.
  • Ejector Pin per inserire le SIM Card, nello scatolo della Cover.
Classico unboxing, carina la cover in questa colorazione nero-opaco, ma rispetto ad altre aziende mancano sia hearphone (naturalmente per vendere maggiormente i suoi prodotti anche se a quel punto un paio di piston almeno non sarebbero male, alcuni competitor come Huawei nei top di gamma le inserisce nella confezione) che una pellicola (sarebbe stato sufficiente applicarne una di plastica trasparente invece di quella protettiva con le specifiche al di sopra), sarebbe opportuno copiare da altri competitor cinesi che ormai la forniscono già applicata.


Hardware





Materiali e Dimensioni


Interessante guardare il durability test, sebbene lo smartphone non possieda alcuna certificazione, ne la cosiddetta p2i nano coat presente sul Redmi Note 7, ai test risulta davvero resistenze. Sia a graffi su tutto il device, meno che sulla pop up camera, che alla forza esercitata sui lati. Il frame è in metallo, e sia la parte posteriore che anteriore vantano un vetro davvero resistente ai graffi. Dopo un utilizzo di carta vetrata abbastanza intenso il sensore sotto lo schermo ha continuato a funzionare.


Il Device è riuscito a funzionare anche sott'acqua per 1 min e 30 sec, sebbene non essendoci la certificazione è certamente sconsigliato immergerlo.
La pop up camera ha retto una forza di ben 196.1 N, sopportando una massa di 20 Kg, e resistendo alle cadute da altezza tasca e da altezza 2M. Il Display ha resistito a più cadute da circa 2M di altezza, mentre la back cover si è incrinata alla prima caduta da 2M, abbastanza considerevolmente.

img front con dimensioni​

Come dimensioni abbiamo 156,7mm di altezza x 74,3mm di larghezza x 8,8mm di profondità, dimensioni molto contenute che non danno l'effetto padella non superando la soglia dei 75mm, lo immaginavo più spesso ma in realtà lo spesso è solo di poco superiore, non si percepisce. ll peso invece è di 191g. I materiali sono in lega di alluminio e vetro


img back​

Il back restituisce un buon feed back, sebbene però, lasci parecchie impronte. Sul Back ritroviamo la colorazione Blue Glacier, con effetti di luce nel blu. La leggera curvatura aiuta nella presa sebbene lo smartphone non sia particolarmente largo, risulta comunque maneggevole. Ritroviamo al centro la tripla fotocamera con flash, buona scelta a livello estetico che dona allo smartphone maggiore simmetria, inoltre non possiede il caratteristico complesso di sensori a semaforo ma il sensore da 48mp è distaccato dai restanti due. Un vero peccato che il back sia "sporcato" da qualche scritta di troppo a differenza del K20 che possiede solo la scritta Redmi decisamente più elegante.


img lati​

Sul lato inferiore ritroviamo lo sportellino per le due SIM Card e altoparlante mono.
Sul lato destro i classici 3 tasti Volume e Blocco/Accensione.
Non è dichiarata nessuna certificazione contro acqua e polvere.


Display


Il Display è un Super AMOLED da 6,39" (la diagonale dello schermo misura 16,2 cm) in formato 2.1:1 con una risoluzione di 1080x2340p a 60 Hz anche detta FHD+ con una profondità di colore pari a 32 bit/pixel con una densità di pixel per inch pari a 440 ppi (403 x 404 ppi). Pecularietà di questo Xiaomi Mi9T è di possedere un full screen con un body-ratio del 86,37%, vanta inoltre Gorilla Glass 5, Curvatura 2.5D, HDR 10 e Always-On Display.

Sicuramente è la parte più bella dello smartphone, poter sfruttare a pieno un AMOLED in full screen, sebbene il body ratio non sia elevato data la presenza di cornici abbastanza pronunciate. I colori sono vividi e i neri profondi, senza dubbio un ottima scelta, molto rara nella fascia dei 300€.

Durante il Burn-In Test, non ci sono stati riscontri di aree scolorite, risultano perfettamente uniformi.
Durante il banding test, black saturation test, white saturation test, black contrast test, white contrast test, saturation test, con luminosità al 100% non è stata riscontrata alcuna anomalia visiva, ma per un accertamento più accurato c'è bisogno di una sonda e di un color checker non a mia disposizione dato che ad occhio nudo è impossibile rilevare difetti. Durante il Gamma Detection, con luminosità all'1% si arriva al valore consigliato di 2.2.

Presente il supporto al Wide Gamut, il profilo colore creato da Adobe Systems che offre uno spettro dei colori primari (RGB) maggiore dell'sRGB e del semplice Adobe RGB del 1998. La copertura del profilo NTSC si attesta al 103,8%.

Al test dell'angolo di visuale i colori virano al blu soltanto quando si arriva a vedere lo schermo quasi a filo di scocca (a circa 5-6°), quindi siamo ad un buon livello per riuscire a leggere lo smartphone anche da visuali più anguste, ma non arrivando a livelli denotabili nell'uso quotidiano.




Al test con il luxmetro ritroviamo uno schermo con una luminosità al centro di:
  • 780 lux al 100% di luminosità con schermo White - #ffffff
  • 385 lux al 50% di luminosità con schermo White - #ffffff
  • 8 lux all'1% di luminosità con schermo White - #ffffff
Questo conferma ulteriormente le grandi prestazioni dello schermo, con una luminosità davvero alta per uno smartphone.

Il touchscreen ha un buon feedback, mentre la vibrazione al tocco non risulta da premium ma rimane soddisfacente almeno per mio gusto personale.
Il multitouch counter, riporta effettivamente il tocco di tutte e 10 le dita contemporaneamente. Il Touch Screen Test e il Touch Pressure test sono risultati senza difetti.

System on Chip (SoC)


Il device monta per la prima volta uno Snapdragon 730, con processo produttivo a 8nm per gli 8 core così composti:
2x Kryo 470 "Gold" basati su Cortex-A76 @2,2 GHz; 6x Kryo 470 "Silver" basati su Cortex-A55 @1,8 GHz

Lato prestazioni ricorda molto una via di mezzo tra lo Snapdragon 835 e 845 (Riprendendo tratti delle prestazioni del Kirin 970, ex soc top di gamma di Huawei P20 Pro), la fluidità c'è e il dispositivo non si impunta mai, merito anche di una MIUI con una grafica molto pulita e sobria.

Un vero peccato non poter sfruttare la variante Snapdragon 730G, più adatta al gaming (motivo per l'appunto per cui si chiama 730 G) con un boost prestazionale sull'Adreno 618 ed alcune funzionalità Elite già viste in azione sui top di gamma di quest’anno dotati di Snapdragon 855 e pensate espressamente per i giocatori come WiFi Latency Manager e Jank Reducer: la prima, riduce al minimo la latenza nella comunicazione wireless mentre la seconda si assicura che non ci siano rallentamenti nella gestione del comparto grafico.


L'SD 730 resta un SoC di alto livello, con molte prime volte e con svariate novità. Vi si aggiunge, infatti, per la prima volta nella serie 7, la presenza di Hexagon Tensor Accelerator e della componente Spectra 350. Come DSP ritroviamo invece il Qualcomm Hexagon 688 DSP.

L'esperienza in gaming è buona grazie anche al boost dato dal Game Turbo 2.0, ma sopratutto merito dell'Adreno 618 montata sul SoC ad una frequenza di @0.5GHz Il Full screen rende il tutto più immersivo peccato invece per l'audio mono.



Per approfondire il SoC vi lascio la pagina adibita di Qualcomm
https://www.qualcomm.com/products/snapdragon-730-mobile-platform


Temperatura Scocca e SoC

img cpuz


Memorie


Passando invece alle Memorie, ritroviamo 6GB di RAM LPDDR4X Dual Channel a 1833 MHz. La tipologia di RAM è da medio gamma (ci sono ormai memorie più veloci) mentre la versione proposta è solo da 6GB ma più che sufficiente per quasi tutta l'utenza che lo utilizzerà.

Sono riuscito a tenere aperte 30 app contemporaneamente (non ho provato oltre e ho escluso giochi) e switchare tra queste, senza il minimo impuntamento o presenza di lag. Le applicazioni in background sebbene fossero 30 rimanevano molto rapide nell'apertura.

Mentre per la ROM troviamo due versioni, 64GB o 128GB di memorie UFS 2.1 con risultati da medio gamma in lettura e scrittura con una media di:
  • 500 MB/s per la lettura sequenziale e 180 MB/s per la scrittura sequenziale.
Vi ricordo, che inoltre, la memoria è non espandibile tramite con NanoSD. Peccato, che vorrà più spazio deve puntare alla versione 128GB invece di quella da 64GB.

Connettività


Sul SoC è montato il Qualcomm Snapdragon X15 LTE modem.

Discreti i risultati allo SpeedTest nella norma per la zona in cui sono stati effettuati. Speedtest con una media 90 Mbps in Download e 25 Mbps in Upload, ping variabile tra i 40 e gli 80 ms, jitter sui 9-11 ms. Il range arriva a in download 600 Mbps, in Upload 75 Mbps.
Non molto soddisfacenti i risultati con NetMonitor, anche se come detto potrebbe essere imputabile alla zona, dato che altri device con la medesima SIM hanno dato valori simili.
Va sottolineato che il device tende ad indicare una ricezione superiore a dispetto dei valori reali (ricavabili dal Field Test o attraverso app come NetMonitor)

Lato connettività ritroviamo la possibilità del Dual SIM, presente naturalmente in questa versione global la banda 20 (a differenza del K20 e K20 Pro).

Presente una la classica dotazione Wi-Fi con 802.11a/b/g/n/ac dual band, Wi-Fi Direct, Wi-Fi Display e 2x2 MIMO. Dovrebbe inoltre esserci il supporto al Wi-Fi 6 o 802.11ax.
Non manca l'ultima versione Bluetooth 5.0 (rispetto alla precedente versione aumenta il raggio d'azione, la velocità sale a 2Mbps per modalità a basso consumo, maggiore capacità di trasmissione, individuazione di interferenze e successiva eliminazione).

Per quanto rigurada il GPS, abbiamo: GPS / AGPS / Glonass / BeiDou / Galileo. L'uscita USB Type-C 2.0 permette l'utilizzo dell'OTG ma non l'uscita video.
Presente il Near Field Communications (o NFC) , utilissimo per i pagamenti con smartphone, sicuramente sempre più richiesto negli smartphone.



Audio


Durante la riproduzione di contenuti multimediali come film tramite Netflix, sebbene si riesca comunque a godere del film appieno grazie al full screen, ma si sente la mancanza dello speaker stereo che fa mangiare un po' le mani con tale schermo.
Nella normale riproduzione audio tramite Spotify, non sembra sforzarsi l'altoparlante nel riprodurre i suoni alti, medi e i bassi, quest'ultimo come di consuetudine sugli smartphone sono un po' troppo piatti. Nulla di eclatante considerata la media degli smartphone attuali.

Provando invece con VLC e un file in formato FLAC, quindi un loseless di dati, la qualità sembra migliorare (era strano il contrario...) ma i bassi rimangono abbastanza piatti, mentre i suoni più alti si riescono ad apprezzare senza che la cassa si sforzi ad arrivarci. Il brano di test in formato FLAC → Surface - Aero Chord

Presente il jack audio da 3.5mm nella parte superiore del device, che per un vero audiofilo non può mancare, sebbene il trend ormai sia passato verso le cuffie wireless.
La situazione sembra migliorare rispetto all'altoparlante, e diventa più apprezzabile la qualità audio sebbene non siamo a livelli di un DAP ma riesce a giocarsela bene nell'audio soprattutto con i preset delle headphones Xiaomi (testate con Xiaomi Mi Hybrid Dual Driver). Il test iniziale, è stato fatto con delle Shure SRH1840 (senza alcun AMP).


Ritroviamo un nuovo codec audio per la prima volta, la famiglia Aqstic WCD937X che include il Qualcomm WCD9370 e il Qualcomm WCD9375 sviluppato in collaborazione con il gruppo audiofilo "Golden Ears". Questo gruppo di esperti pare essere famoso per alcune speciali facoltà uditive capaci di cogliere anche il minimo accenno di distorsione nella riproduzione audio. Riprendono gli standard della versione equippata dallo Snapdragon 855 con il WCD9341.


Batteria


La batteria è una Li-Po da 4000mAh con Quick Charge 4+ a 18W e Caricatore 5V/3A con cavo USB Type A to USB Type C 2.0. La ricarica è rapida dallo 0% al 40% in circa 30 minuti, più che soddisfacente come velocità non fa rimpiangere di certo la ricarica a 27W del fratello maggiore, il K20 Pro. Non è presente la ricarica wireless, particolarità maggiormente presente nei top gamma. Da citare la possibilità di impostare, sulla MIUI, la Dark Mode (→Impostazioni →Display →Modalità Scura) importante fonte di risparmio di energia grazie alle proprietà intrinseche dell'AMOLED.


Test di durata della batteria


Fotocamera


img foto​

Partendo dal SoC, l'ISP (Image Signal Processor) è uno Spectra 350, capace di gestire fotocamere a 36 Megapixel (o a 48 Megapixel, con un inferiore volume di elaborazioni). Presenza dell’AI Engine di quarta generazione delegato a gestire le operazioni di intelligenza artificiale, dalle applicazioni per la fotografia al gaming, dal riconoscimento dei comandi vocali alle funzionalità legate alla sicurezza dei dati (riconoscimento facciale ecc.), la componente entra in azione nelle situazioni più svariate.

Comparto Posteriore di tutto rispetto, li cito in base alla posizione in cui si trovano:
  • Teleobiettivo con Zoom X2 da 8 MP e apertura ƒ/2.4. Prima impressione, non è molto entusiasmante come sensore.
  • Sensore Principale da 48 MP e apertura ƒ/1.8, con Pixel Binning a 12 MP. Prima impressione, si difende davvero bene di giorno ma subisce un po' di più la notte.
  • Sensore Grandangolare da 13 MP e apertura ƒ/2.4. Prima impressione, a differenza del teleobiettivo, dà qualche soddisfazione in più.
Comparto Frontale con selfie cam pop-up:
  • Sensore Selfiecam da 20 MP




Software


La MIUI non cambia dalle vecchie versioni rimane sempre fluida e con una grafica elegante ma da un certo punto di vista piatta e sterile, non sempre con un interfaccia user-friendly. Tralasciando questo lato, nella MIUI Global non ho riscontrato bug se non alla disattivazione dei dati mobili, l'icona 4G+ rimane sebbene non sia una reale connessione internet. Queste piccolezze verranno sicuramente fixate a breve e probabilmente dovute alla Dark Mode, per il resto non ho riscontrato crash o bug. Come accennato una grande innovazione per gli Xiaomi con AMOLED è sicuramente la Dark Mode, che pochissimi device possono vantare.
Apprezzabile la barra di ricerca nelle impostazioni per rendere il tutto un po' più user-friendly.

La ROM Global Stabile si comporta bene, risultando fluida, quello che forse manca è un tocco in più lato software sulla fotocamera, ma sono certo che con una G-Cam migliorerebbe ulteriormente lato software. Fortunatamente Xiaomi Mi9T non necessita di modifiche al dispositivo per poter installare la G-Cam, in quanto le Camera2 API sono già presenti sul device e non necessita di nessuna attivazione manuale tramite procedura con permessi di root. Quindi basta procedere così:
  1. Scaricare l’APK della Google Camera (compatibile con Xiaomi Mi9T).
  2. Posizionare l'APK sulla memoria dello smartphone (magari in una cartella che ricordate), recuperatelo tramite l'app Gestore File.
  3. Cercate l'APK dove l'avete messo nella memoria (meglio se in qualche cartella che ricordate altrimenti nello spazio in generale).
  4. Installare l’APK (Dare autorizzazione se richiesta) cliccando sul file, già li dovrebbe darvi la possibilità di installarla.
  5. Se non riuscite ad installare l'APK in impostazione > Impostazioni aggiuntive > Privacy > Accesso speciale alle app > dategli la possibilità di installare.
  6. Aprire l’applicazione installata e date tutti i permessi.
Sono inoltre già disponibili i codici sorgente del Kernel per la realizzazione di Custom ROM:
https://github.com/MiCode/Xiaomi_Kernel_OpenSource/tree/davinci-p-oss

Indice SAR


Possiamo riscontrare valori nella media (SAR EU Testa 1.19 W/Kg e Corpo 0.98 W/Kg) per quanto riguarda l'indice SAR (Specific Absorbation Rate) ovvero l'assorbimento energetico delle radiazioni emesse dal device che possono essere dannose per la salute dell'utente.

Sebbene non si conosca l'effettiva potenzialità di danno dovuto alle radiazioni emesse dal device e assorbite dall'uomo, risulta importante ai fini della tutela della propria salute scegliere un dispositivo che non produca elevati valori SAR, dato che in alcuni studi hanno evidenziato come su delle cavie con un esposizione continua, abbia provocato la crescita di cellule tumurali. Sono quindi stati posti dei valori limite:
  • In Europa il limite è di 2 W / Kg in un campione di 10 grammi di tessuto.
  • Negli Stati Uniti il valore deve essere inferiore o pari a 1,6 W / Kg
Nel confronto risulta simile ad iPhone XS Max che fa poco meglio, riducendo quelli che erano i valori del Mi9 quindi un buon trend in discesa per Xiaomi, che propone valori migliori rispetto agli altri top di gamma, P30 Pro escluso.

Differenze con le altre versioni


Punti di differenza con Redmi K20 Pro e Xiaomi Mi9T Pro (versione global del K20 Pro):
  • Snapdragon 855 vs Snapdragon 730. A mio avviso si può fare anche a meno di questo SD 855, le prestazione dell'SD 730 raggiungono quasi l'ex top di gamma 845 dando veramente tanta fluidità allo smartphone. Non è una differenza essenziale a mio avviso.
    NB: Con lo Snapdragon 855 abbiamo anche Adreno 640 invece del 618 e con RAM DDR4 2133MHz invece delle 1833MHz, oltre che la possibilità del taglio da 8GB.
  • Ricarica Super Rapida da 27 W vs Ricarica Rapida 18 W. Anche qui non ne sento il bisogno di sforzare la batteria a ricaricarsi a 27 W, subendo una maggiore usura, quando la normale ricarica rapida Quick Charge 4+, è più che sufficientemente rapida.
  • Sony IMX586 vs Sony IMX582. Utilizzano due sensori per i 48mpx, quello nel Mi9T sembrerebbe essere di poco inferiore ma la maggior parte dei confronti grafici non denota differenze sensibili.
    Per il resto la configurazione è identica in ogni piccola parte.
Punti di differenza tra la Versione Cinese - Redmi K20 e la Versione Global - Xiaomi Mi9T:
  • Xiaomi Mi9T possiede la banda 20. Redmi K20 non possiede la banda 20. (Non risolvibile)
  • Xiaomi Mi9T possiede un caricatore con presa europea. Redmi K20 possiede un caricatore con presa americana. (Risolvibile acquistandone uno nuovo)
  • Xiaomi Mi9T possiede la MIUI Global con italiano. Redmi K20 possiede la MIUI Cinese con il solo cinese ed inglese. (Risolvibile tramite il flash della ROM global)
  • Redmi K20 ha un back più elegante, con meno scritte rispetto al Mi9T. (Parzialmente risolvibile con una cover non trasparente)
  • Questo confronto vale anche con il Redmi K20 Pro al quale si aggiungono le differenze citate sopra.

Conclusioni

Lo smartphone ha molto margine di miglioramento sopratutto tramite il software e con la G-Cam, se acquistato a 299€ è probabilmente il miglior smartphone in quella fascia di prezzo, candidato ad essere il Best buy 2019. Ricorda un molto l'uscita dello Xiaomi Mi5, smartphone flagship killer che spiazzò tanti top di gamma ad un prezzo irrisorio. Nel complesso sento di consigliare questo smartphone in quanto riesce bene se non in maniera ottimale in quasi ogni campo.
Senza ombra di dubbio deve essere consigliato senza troppe remore, non è un vero top di gamma ma poco gli manca. Mancano alcune peculiarità come la resistenza all'acqua certificata, ricarica wireless, e un sensore zoom di buon livello ma per il resto non ha molto da invidiare poichè riesce a fare tutto quello che fa un top di gamma senza rimpiangere di aver speso solo 300€ invece di 700-1000€.
 
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