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Buongiorno a tutti e un caro saluto soprattutto a chi sta leggendo questo thread, in preda all'ansia dei test d'ingresso settembrili, nella speranza di capire qualcosa nella differenza tra queste due facoltà. Ma bando alle ciance e all'introduzione: passiamo con un po' di mistero dritti al sodo
Iniziai convintissimo ad ingegneria informatica, ma mi resi conto che ciò che mi aspettavo non rispecchiava proprio per nulla la realtà, dunque decisi poi di effettuare il trasferimento diretto al II anno nella facoltà di Informatica. Grazie all'esperienza maturata in prima persona, ho deciso di provare ad aiutarti in questa scelta.
Questo ruolo lo lascio a quei professori che fanno i tifosi incalliti da stadio delle proprie memorie universitarie, e ai parenti, soprattutto a genitori apprensivi la cui ansia sparisce all'udire, con un certo piacere, la parola "i-n-g-e-g-n-e-r-i-a".
Cercherò di delinearti il quadro generale della situazione per le TRIENNALI, approfondendo quale sia la reale differenza reale negli studi tra queste due facoltà, perché tu scelga al meglio quello che fa per te.
Vorrei tanto che qualcuno lo avesse fatto con me nel momento di scegliere. Non sono pagato/sponsorizzato da nessuno, è solo farina del mio sacco.
UNO STEP INDIETRO: LA SCELTA
COME SCELGO?
Esiste al mondo una e una sola domanda che ti devi porre: "Che cosa mi piace fare?".
Si invitano i gentili lettori, a meno di situazioni estremamente particolari, ad astenersi da domande del tipo: "In cosa sono bravo?", "Dove si trova lavoro con paghe più alte?", ecc...
"In cosa sono bravo": non è detto che quello in cui sei bravo ti piaccia, e se anche ti andasse bene perché: "sono bravo, mi pesa poco", arriverai prima o poi ad un punto in cui le cose si faranno difficili e tu non ti sentirai abbastanza bravo; e lì allora disastro, perché alla prima difficoltà si crolla.
Discorso lavoro: il campo informatico è vastissimo, di lavoro ce n'è e anche qua in Italia; per di più, ora che finisci l'università ne possono cambiare di cose nel mondo che manco ti immagini; se ti iscrivi col pensiero del: "faccio questo perché poi trovo quel lavoro in tale settore", vivrai con l'ansia dal primo all'ultimo giorno della tua carriera universitaria, perché non finirai mai abbastanza fretta per le tue ansie, ti sentirai perennemente in ritardo e un esame non superato come ti aspettavi può determinare un forte crollo emotivo.
MA IO NON SO COSA MI PIACE VERAMENTE
Se ti può tranquillizzare, la maggior parte degli studenti finite le superiori si ritrova davanti una vastissima scelta di percorsi universitari e non sa minimamente cosa fare.
E questa scelta è perlopiù casuale: l'importante è pensare a cosa ti piace/potrebbe piacere, provarci e darci sotto. Se sei ancora uno studente dalla quarta superiore in giù, cerca, nel tempo libero, di coltivare qualche passione.
IL PIANO DI STUDI
Non capisco come mai nei vari open day o nei percorsi d'orientamento nessuno ne parli, visto che è il punto cruciale che differenzia qualsiasi facoltà dalle altre e determina anche la fattibilità di quella facoltà in quella determinata università (un piano di studi "fatto male" può determinare molto il rendimento degli studenti, e ne approfondiremo dopo il significato).
Il piano di studi per entrambe le facoltà sono solitamente standard per i primi due anni in tutte le università italiane, con pochissimi o nessun esame a scelta, mentre il terzo anno è già un'altra storia.
Prendiamo ora due esempi concreti, estratti da due università casuali:
Nota: i nomi dei professori sono stati censurati per non fare riferimenti espliciti, in quanto l'obiettivo di questa discussione non è dare un parere su una certa università rispetto ad un'altra. Tuttavia, i documenti sono pubblici e visualizzabili da chiunque sui siti internet delle rispettive università.
Facciamo due conti sui primi due anni:
- Ad ingegneria informatica, di corsi considerabili "informatici" se ne studiano 6 su 18, circa il 33%
- Ad informatica si studiano 11 corsi su 16 di informatica, circa il 69%
Ora, prendendo piani di studio da altre università il succo non cambia: esame in più esame in meno, la differenza rimane sempre.
QUANDO FARE COSA
Provo anche qui a essere breve:
LE BASI DELLE SUPERIORI
Alcuni affermano che se non hai fatto lo scientifico è inutile frequentare ingegneria, altri che se non hai fatto l'ITIS all'inizio non reggerai il colpo ad informatica perché non terrai mai il passo con le materie informatiche.
La realtà secondo me è questa - a patto di aver studiato con decenza alle superiori:
L'ingrediente cardine, qualsiasi siano le vostre conoscenze, è essere determinati e disposti a studiare il necessario, che sia poco o tanto. Indubbiamente però, mettetevi in testa che se vi mancano delle basi su una certa materia rispetto ad altri studenti, dovrete mettere in corto di fare un po' più di fatica.
INGEGNERIA É LA PIÙ DIFFICILE IN ASSOLUTO
Solito luogo comune che vorrei un po' sfatare, secondo me la verità è che non esiste cosa più difficile di quella che non ci va di fare. Indubbiamente tutte le facoltà scientifiche in Italia, per come sono strutturate, sono tendenzialmente toste, con esami scoglio da superare il primo anno e un ritmo molto più intenso di altre facoltà umanistiche.
Quindi voglio che ti metta ben in testa che non esiste una via più facile, ambedue le facoltà sono toste, ovunque tu le faccia, ma non sono impossibili, se ciò che studi ti piace e sei disposto a dare ciò che serve.
SBOCCHI LAVORATIVI
A quanto ho compreso, parlando con vari professori recruiter nel settore, gli sbocchi lavorativi con le sole lauree triennali di ingegneria informatica e informatica sono pressoché identici.
La differenza nelle conoscenze acquisite invece c'è:
Attenzione: l'equazione "Informatica = programmatore, ingegneria informatica = il resto" non è veritiera. Nella stessa facoltà di informatica, anche con gli eventuali corsi a scelta del terzo anno ci si può specializzare maggiormente su vari settori, come la programmazione (imperativa / OO / funzionale, ecc...), database, sistemi embedded, progettazione e analisi del software, project management, sicurezza informatica, ecc...
FATTORE BONUS
Hai per caso dato un occhio alle differenze tra le lauree magistrali che offrono le facoltà di informatica e ingegneria informatica, o ai percorsi offerti al terzo anno della triennale?
Non perché tu riesca arrivare ad una conclusione del tipo: "ok, ho visto questa magistrale e sono convinto di volerla fare in futuro", "questi corsi del terzo anno sono quelli che sicuramente sceglierò quando compilerò il piano di studi".
No, perché strada facendo si possono assumere consapevolezze che portano a cambi di rotta inimmaginabili. Ti consiglio di farlo semplicemente per capire cosa circa potrebbe ispirarti maggiormente.
QUALE, TRA LE TANTE, SCEGLIERE
Mi riferisco alle università, e questo è un piccolo bonus sull'argomento per aiutarti anche in questa scelta.
PIANO DI STUDIO - PARTE 2
Ti ricordi quando prima ho detto che un "piano di studi fatto male determina tantissimo il rendimento degli studenti"?
Ecco, ti ripeto per l'ennesima volta che la struttura del piano di studi, proposto dalla singola università, è cruciale per riuscire a fare gli esami bene e con una buona tempistica.
Ma come si valuta? Ed è unico per tutte le università italiane?
Discorso valutazione, personalmente utilizzerei due fattori principali:
Quindi esiste un solo piano di studi per le facoltà di informatica e uno per quello di ingegneria informatica?
No, il piano di studi varia in base alle diverse università, anche se sicuramente per i primi due anni molte università che offrono la stessa facoltà proporranno piani molto simili.
Nel dubbio verifica tu stesso, semplicemente cercando: "piano di studi facoltà A università B".
NON ANDARE GLI OPEN-DAY
Sono la fregatura per eccellenza, lo specchio per le allodole: non capirai nulla di come funziona l'università nella realtà, quei giorni sembrano solo festa e tutto bello. Un mio caro professore alle superiori diede un consiglio preziosissimo che riporto: "...Ragazzi, se siete interessati a quella facoltà in quell'università, prendete un giorno e andate con le vostre gambine a una lezione ordinaria - potete entrare senza problemi, perché spesso le lezioni sono pubbliche".
PARLA CON GLI STUDENTI
Possono essere amici, conoscenti, amici di amici, parenti, gente trovata su Linkedin, studenti nei gruppi Telegram dell'università, ecc...
Qualsiasi persona è spesso felice di raccontare la propria esperienza; l'importante è che chiedi più pareri, perché le carriere universitarie sono molto più eterogenee di quanto tu possa pensare: potresti beccare il genio che, non si sa come, studia 2 settimane prima degli esami e li passa tutti con 30 e lode, credendo che allora ingegneria sia una passeggiata; quello iscritto ad informatica che è fuori corso da 2 anni, ti terrorizza presentandoti tutto come impossibile e insormontabile; l'altro che lavora e studia contemporaneamente, il fuori sede, il pendolare, ecc...
DIDATTICA, AMMINISTRAZIONE, MEZZI DI TRASPORTO, ORGANIZZAZIONE, AMBIENTE,...
Anche questi sono aspetti cruciali da considerare, che potrai capire solo parlando con altri studenti e vivendo in primis l'ambiente universitario.
Sperando di averti aiutato, la discussione rimane aperta se vuoi fare domande, feedback, riportare la tua esperienza e qualsiasi altra cosa
UN PO' DI STORIA
Iniziai convintissimo ad ingegneria informatica, ma mi resi conto che ciò che mi aspettavo non rispecchiava proprio per nulla la realtà, dunque decisi poi di effettuare il trasferimento diretto al II anno nella facoltà di Informatica. Grazie all'esperienza maturata in prima persona, ho deciso di provare ad aiutarti in questa scelta.
ALT!
Non sono qua a convincerti che ingegneria informatica faccia schifo e che tu debba fare informatica, né il contrario.Questo ruolo lo lascio a quei professori che fanno i tifosi incalliti da stadio delle proprie memorie universitarie, e ai parenti, soprattutto a genitori apprensivi la cui ansia sparisce all'udire, con un certo piacere, la parola "i-n-g-e-g-n-e-r-i-a".
Cercherò di delinearti il quadro generale della situazione per le TRIENNALI, approfondendo quale sia la reale differenza reale negli studi tra queste due facoltà, perché tu scelga al meglio quello che fa per te.
PERCHÉ TUTTA STA GENEROSITÀ?
Vorrei tanto che qualcuno lo avesse fatto con me nel momento di scegliere. Non sono pagato/sponsorizzato da nessuno, è solo farina del mio sacco.
UNO STEP INDIETRO: LA SCELTA
COME SCELGO?
Esiste al mondo una e una sola domanda che ti devi porre: "Che cosa mi piace fare?".
Si invitano i gentili lettori, a meno di situazioni estremamente particolari, ad astenersi da domande del tipo: "In cosa sono bravo?", "Dove si trova lavoro con paghe più alte?", ecc...
"In cosa sono bravo": non è detto che quello in cui sei bravo ti piaccia, e se anche ti andasse bene perché: "sono bravo, mi pesa poco", arriverai prima o poi ad un punto in cui le cose si faranno difficili e tu non ti sentirai abbastanza bravo; e lì allora disastro, perché alla prima difficoltà si crolla.
Discorso lavoro: il campo informatico è vastissimo, di lavoro ce n'è e anche qua in Italia; per di più, ora che finisci l'università ne possono cambiare di cose nel mondo che manco ti immagini; se ti iscrivi col pensiero del: "faccio questo perché poi trovo quel lavoro in tale settore", vivrai con l'ansia dal primo all'ultimo giorno della tua carriera universitaria, perché non finirai mai abbastanza fretta per le tue ansie, ti sentirai perennemente in ritardo e un esame non superato come ti aspettavi può determinare un forte crollo emotivo.
MA IO NON SO COSA MI PIACE VERAMENTE
Se ti può tranquillizzare, la maggior parte degli studenti finite le superiori si ritrova davanti una vastissima scelta di percorsi universitari e non sa minimamente cosa fare.
E questa scelta è perlopiù casuale: l'importante è pensare a cosa ti piace/potrebbe piacere, provarci e darci sotto. Se sei ancora uno studente dalla quarta superiore in giù, cerca, nel tempo libero, di coltivare qualche passione.
COSA CAMBIA TRA INFORMATICA E INGEGNERIA INFORMATICA
- Informatica: la maggior parte degli esami sono di informatica + un po' di matematica (Analisi, Algebra, Statistica, ecc...)
- Ingegneria informatica: esami base di ingegneria, che comprendono matematica, fisica, elettronica e derivati + qualche esame di informatica.
IL PIANO DI STUDI
Non capisco come mai nei vari open day o nei percorsi d'orientamento nessuno ne parli, visto che è il punto cruciale che differenzia qualsiasi facoltà dalle altre e determina anche la fattibilità di quella facoltà in quella determinata università (un piano di studi "fatto male" può determinare molto il rendimento degli studenti, e ne approfondiremo dopo il significato).
Il piano di studi per entrambe le facoltà sono solitamente standard per i primi due anni in tutte le università italiane, con pochissimi o nessun esame a scelta, mentre il terzo anno è già un'altra storia.
Prendiamo ora due esempi concreti, estratti da due università casuali:
Nota: i nomi dei professori sono stati censurati per non fare riferimenti espliciti, in quanto l'obiettivo di questa discussione non è dare un parere su una certa università rispetto ad un'altra. Tuttavia, i documenti sono pubblici e visualizzabili da chiunque sui siti internet delle rispettive università.
Facciamo due conti sui primi due anni:
- Ad ingegneria informatica, di corsi considerabili "informatici" se ne studiano 6 su 18, circa il 33%
- Ad informatica si studiano 11 corsi su 16 di informatica, circa il 69%
Ora, prendendo piani di studio da altre università il succo non cambia: esame in più esame in meno, la differenza rimane sempre.
QUANDO FARE COSA
Provo anche qui a essere breve:
- Vuoi approfondire molto il campo informatico? Informatica è un'ottima opzione da prendere in considerazione.
- Il mondo dell'informatica ti ispira, ma preferiresti qualcosa di meno "specializzato" e più generico, continuando a studiare anche materie matematiche, fisiche e simili? Ingegneria informatica è un'ottima opzione da prendere in considerazione.
LE BASI DELLE SUPERIORI
Alcuni affermano che se non hai fatto lo scientifico è inutile frequentare ingegneria, altri che se non hai fatto l'ITIS all'inizio non reggerai il colpo ad informatica perché non terrai mai il passo con le materie informatiche.
La realtà secondo me è questa - a patto di aver studiato con decenza alle superiori:
- L'istituto tecnico Informatico offre delle buone basi di informatica e matematica, perché il programma di quarta e quinta superiore è identico a quello del liceo, quindi copre Analisi I.
Le altre materie scientifiche, in particolare fisica, sono scoperte. - Il liceo scientifico, in particolare l'articolazione scienze applicate, offre delle ottime basi su tutte le materie scientifiche; inoltre spesso un buon liceo alza la soglia della "sopportazione al dolore" allo studio intenso. Le basi di informatiche sono quasi nulle, visto che il programma affrontato nei 5 anni in informatica è spesso una barzelletta.
L'ingrediente cardine, qualsiasi siano le vostre conoscenze, è essere determinati e disposti a studiare il necessario, che sia poco o tanto. Indubbiamente però, mettetevi in testa che se vi mancano delle basi su una certa materia rispetto ad altri studenti, dovrete mettere in corto di fare un po' più di fatica.
INGEGNERIA É LA PIÙ DIFFICILE IN ASSOLUTO
Solito luogo comune che vorrei un po' sfatare, secondo me la verità è che non esiste cosa più difficile di quella che non ci va di fare. Indubbiamente tutte le facoltà scientifiche in Italia, per come sono strutturate, sono tendenzialmente toste, con esami scoglio da superare il primo anno e un ritmo molto più intenso di altre facoltà umanistiche.
Quindi voglio che ti metta ben in testa che non esiste una via più facile, ambedue le facoltà sono toste, ovunque tu le faccia, ma non sono impossibili, se ciò che studi ti piace e sei disposto a dare ciò che serve.
SBOCCHI LAVORATIVI
A quanto ho compreso, parlando con vari professori recruiter nel settore, gli sbocchi lavorativi con le sole lauree triennali di ingegneria informatica e informatica sono pressoché identici.
La differenza nelle conoscenze acquisite invece c'è:
- Dopo una triennale di informatica, avrai delle ottime basi su tutti i campi principali, magari con delle conoscenze aggiuntive in base ai corsi che frequenterai il terzo anno.
- Dopo una triennale di ingegneria informatica, avrai delle minime basi di informatica e delle buone basi sulle materie matematiche / fisiche.
Attenzione: l'equazione "Informatica = programmatore, ingegneria informatica = il resto" non è veritiera. Nella stessa facoltà di informatica, anche con gli eventuali corsi a scelta del terzo anno ci si può specializzare maggiormente su vari settori, come la programmazione (imperativa / OO / funzionale, ecc...), database, sistemi embedded, progettazione e analisi del software, project management, sicurezza informatica, ecc...
FATTORE BONUS
Hai per caso dato un occhio alle differenze tra le lauree magistrali che offrono le facoltà di informatica e ingegneria informatica, o ai percorsi offerti al terzo anno della triennale?
Non perché tu riesca arrivare ad una conclusione del tipo: "ok, ho visto questa magistrale e sono convinto di volerla fare in futuro", "questi corsi del terzo anno sono quelli che sicuramente sceglierò quando compilerò il piano di studi".
No, perché strada facendo si possono assumere consapevolezze che portano a cambi di rotta inimmaginabili. Ti consiglio di farlo semplicemente per capire cosa circa potrebbe ispirarti maggiormente.
QUALE, TRA LE TANTE, SCEGLIERE
Mi riferisco alle università, e questo è un piccolo bonus sull'argomento per aiutarti anche in questa scelta.
PIANO DI STUDIO - PARTE 2
Ti ricordi quando prima ho detto che un "piano di studi fatto male determina tantissimo il rendimento degli studenti"?
Ecco, ti ripeto per l'ennesima volta che la struttura del piano di studi, proposto dalla singola università, è cruciale per riuscire a fare gli esami bene e con una buona tempistica.
Ma come si valuta? Ed è unico per tutte le università italiane?
Discorso valutazione, personalmente utilizzerei due fattori principali:
- Non avere esami in contemporanea che richiedano uno le conoscenze dell'altro.
Che stupidata penserai, eppure non lo è.
Il piano di studi dell'università X di informatica non ha sovrapposizioni, per questo lo ritengo formulato bene.
Il piano di studi che ho riportato per la facoltà di ingegneria informatica dell'università Y invece, pone già in difficoltà gli studenti, visto che:- Fisica I (1 semestre 1° anno) richiede come conoscenza gli integrali e derivate, che non in tutti gli indirizzi delle superiori si affrontano e che vengono studiati in contemporanea in Analisi I (1 semestre 1° anno)
- Fisica II (2 semestre 1° anno) richiede conoscenze di Analisi II (1 semestre 2° anno)
- Sistemi Operativi (2 semestre 1° anno), che affronta la programmazione Multithreading in Java, richiede le basi della programmazione OO che vengono affrontati in contemporanea nel corso di Programmazione ad Oggetti (2 semestre 1° anno). In sostanza, se non avete mai fatto Java vi dovrete fare un mazzo quintuplo.
- A volte è meglio avere meno esami da più crediti che più esami da meno crediti.
Non una regola scritta, ma per esperienza personale, gli esami da pochi crediti sono infidi, perché non viene tagliato molto programma, ma semplicemente si corre come dei matti.- Prendo ad esempio il corso di Fondamenti di Reti della facoltà di ingegneria informatica dell'università Y esiste sia da 9 crediti (per ingegneri informatici) che da 6 crediti (ingegneri gestionali).
La differenza tra i due? Quello da 6 crediti non comprende una parte di studio teoria degli algoritmi di Prim, Dijkstra & Co, quasi irrilevante per l'esame, ma si devono smazzare tutta la parte teoria su TCP / IP e i vari protocolli utilizzati nei vari strati; modalità d'esame identica per tutti.
Alla fine della fiera: una fregatura, tanto valeva averlo da 9 crediti completo.
- Prendo ad esempio il corso di Fondamenti di Reti della facoltà di ingegneria informatica dell'università Y esiste sia da 9 crediti (per ingegneri informatici) che da 6 crediti (ingegneri gestionali).
Quindi esiste un solo piano di studi per le facoltà di informatica e uno per quello di ingegneria informatica?
No, il piano di studi varia in base alle diverse università, anche se sicuramente per i primi due anni molte università che offrono la stessa facoltà proporranno piani molto simili.
Nel dubbio verifica tu stesso, semplicemente cercando: "piano di studi facoltà A università B".
NON ANDARE GLI OPEN-DAY
Sono la fregatura per eccellenza, lo specchio per le allodole: non capirai nulla di come funziona l'università nella realtà, quei giorni sembrano solo festa e tutto bello. Un mio caro professore alle superiori diede un consiglio preziosissimo che riporto: "...Ragazzi, se siete interessati a quella facoltà in quell'università, prendete un giorno e andate con le vostre gambine a una lezione ordinaria - potete entrare senza problemi, perché spesso le lezioni sono pubbliche".
PARLA CON GLI STUDENTI
Possono essere amici, conoscenti, amici di amici, parenti, gente trovata su Linkedin, studenti nei gruppi Telegram dell'università, ecc...
Qualsiasi persona è spesso felice di raccontare la propria esperienza; l'importante è che chiedi più pareri, perché le carriere universitarie sono molto più eterogenee di quanto tu possa pensare: potresti beccare il genio che, non si sa come, studia 2 settimane prima degli esami e li passa tutti con 30 e lode, credendo che allora ingegneria sia una passeggiata; quello iscritto ad informatica che è fuori corso da 2 anni, ti terrorizza presentandoti tutto come impossibile e insormontabile; l'altro che lavora e studia contemporaneamente, il fuori sede, il pendolare, ecc...
DIDATTICA, AMMINISTRAZIONE, MEZZI DI TRASPORTO, ORGANIZZAZIONE, AMBIENTE,...
Anche questi sono aspetti cruciali da considerare, che potrai capire solo parlando con altri studenti e vivendo in primis l'ambiente universitario.
BUONA FORTUNA
Sperando di averti aiutato, la discussione rimane aperta se vuoi fare domande, feedback, riportare la tua esperienza e qualsiasi altra cosa
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