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WIKI Cosa conta in un monitor? ~ Contrasto

Kakolookyiam

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Terza puntata della serie: "Cosa conta in un monitor"
per provare a spiegare, in vari livelli di difficoltà, ciò in cui vi potreste imbattere quando discutete riguardo il campo dei monitor.
Oggi parliamo del contrasto, che dovrebbe essere un argomento molto meno complesso e alla portata di tutti.

Se ti sei perso il primo articolo della serie, clicca qua



Cos'è il contrasto

Spiegazione pro
Il contrasto statico è definito come la divisione tra il punto più luminoso del monitor (dove la luminanza misurata è massima, che è sostanzialmente il bianco), e il punto meno luminoso di monito (dove la liminanza è minima, nero), impostata un certo livello di luminanza del monitor.
Immaginiamo infatti che un monitor a 120 cd/m^2 abbia un punto di nero pari a 0.115: questa divisione darà come risultato un contrast ratio di 1.043:1, che potrebbe essere verosimilmente il risultato di un monitor IPS.

Se ciò non vi convince, avete presente i monitor OLED? Ecco, il contrasto di questi monitor, nelle review, viene segnato come +∞.
Questo perché i monitor OLED, quando un pixel è nero, si spegne: il livello di nero allora è 0 per definizione, e quindi abbiamo una divisione di un certo numero x per 0 - come vi è stato insegnato fin dalle elementari, la divisione per 0 non si può fare, ma tralasciamo questo discorso matematico.

Non inserisco una simulazione per esplicitare la differenza tra un'immage con contrasto alto e una con contrasto statico basso, servendomi come le scorse volte di una foto aperta in un software di photo editing: il motivo è che non fornirei effettivamente la reale percezione che potreste avere con un monitor ad alto contrasto statico e un monitor dal basso contrasto statico.
Per capire questa percezione bisogna entrare in un discorso è un po' complicato da oggettificare ed esplicitare: possiamo affrontarlo nei commenti di questo thread, se qualcuno di voi sente la curiosità di sapere.

Terra terra
Il contrasto è la differenza che c'è tra la parte più luminosa del monitor e quella più scura; più è grande e meglio è.


Contrasto Statico vs Contrasto Dinamico

Per tutti
Il contrasto dinamico è quella feature che se è attiva, la disattivi appena trovi la voce per farlo; se non è mai stata attiva, meglio così.
In breve funziona così: quando ci sono delle scene più scure, la luminanza (luminosità) del monitor viene abbassata; quando le scene sono più chiare viene alzata, e così di continuo.
Ora, questo magari è implementato un pochino diversamente da produttore a produttore e da modello a modello, e a volte il risultato può essere quasi decente (quasi).
Tuttavia, vi basti pensare che BenQ, nel suo sito ufficiale, promuove il contrasto dinamico con qualche evidente incertezza, visto che mette le mani avanti concludendo con un: "se non vi piace, potete sempre disattivarlo".
Lascio qui il link per trasparenza: https://www.benq.eu/it-it/knowledge-center/knowledge/dynamic-contrast.html"

Fate riferimento al contrasto statico per capire la qualità del monitor che state valutando, il valore del contrasto dinamico lasciatelo perdere.

Approfondimento
In ogni caso, se è vero che la percezione è soggettiva e il contrasto dinamico possa essere più o meno fastidioso in base alle vostre abitudini, è oggettivo dire che i produttori riportano il ratio del contrasto dinamico semplicemente perché è infinitamente più alto del comune contrasto statico: a livello di marketing, indubbiamente attira maggiormente, visto che un monitor IPS viene di default etichettato con un contrast ratio (statico) di 1000:1, mentre il contrast ratio (dinamico) è di 20.000.000:1


Attenzione

Alcune testate che trattano il campo dei monitor, assegnano un punteggio al valore contrast ratio misurato - statico, il dinamico non lo consideriamo più - indipendentemente dalla tecnologia del pannello.
Una valutazione simile non la ritengo giusta: il contrasto è fortemente dipendente dalla tecnologia del pannello, e per ritenerlo buono o meno bisogna effettuare una valutazione all'interno del suo contesto.
Per farvi un esempio: se acquistate un monitor IPS che ha un contrasto ratio misurato di 1.243:1, questo è un ottimo risultato, perché è un IPS, e questa tecnologia può offrire risultati solo in un intorno di 1000:1.
Se acquistate un monitor VA, che ha un contrast ratio misurato di 1.500:1, questo risultato è pessimo.
Perché? Perché i monitor VA esistono perché hanno un alto contrasto statico rispetto agli IPS e i VA, pur mantenendo un prezzo contenuto. E se non eccellono in ciò ha poco senso valutarli, visto che ci sono ben altri punti a sfavore da valutare.

I monitor TN e IPS hanno solitamente un contrast ratio reale che varia da 800:1 a 1.100:1, i monitor VA intorno ai 2.500:1 fino a 3.500 e per gli OLED:1 ne abbiamo già parlato prima :patpat

Fate attenzione anche a questo secondo aspetto: spesso i produttori rilasciano i monitor con delle calibrazioni di fabbrica che enfatizzano il più possibile il contrasto rispetto ad altri fattori. Quando andate a effettuare la calibrazione con una sonda, non è raro vedere che il contrasto poi possa diminuire, specie poi quando la calibrazione di fabbrica non era così ottima.


Quando e quanto pesa il contrasto

Dipende, ma facciamo un discorso preliminare.
I monitor VA (senza scomodare gli OLED), che hanno solitamente un alto contrasto, non è che fanno "le magie" o l'immagine che vedete sarà a "effetto wow" per un qualche mistero: hanno un contrasto statico migliore rispetto agli IPS / TN perché hanno un livello di nero generalmente migliore (e non c'è nessun effetto wow).
Sembra banale, ma è la chiave per capire se vi serve realmente un monitor con un contrasto alto: questi aspetti saranno tutti legati al nero.

Questo articolo non vuole istigare in nessuno modo all'evasione fiscale ai danni dello stato

Nell'articolo sul delta E (clicca qui se te lo sei perso), si sottilinea la differenza tra necessità e opportunità.
Ebbene, nessuno di voi ha la necessità di avere un contrasto statico alto (tipo 3000:1) come quelli che offrono i monitor VA o i costosissimi OLED.
Tuttavia, l'opportunità di godere di un monitor che abbia un ottimo contrast ratio è, in certi casi, di rilevante importanza, che tocca quasi il limite della necessità (quasi eh).

In generale, se fruite spesso di contenuti multimediali (film, serie TV, ecc...), oppure di giochi Horror / qualsiasi titolo con ambientazioni grafiche tendenzialmente cupe, allora avere un monitor con un contrast ratio alto migliora indubbiamente la user experience, perché i neri appariranno più profondi.

Nel campo dell'editing invece, non è così necessario: un primo motivo è che la tecnologia IPS è quella ad offrire la migliore accuratezza cromatica possibile - quella si che è necessaria - che per sua natura non può avere un contrasto statico alto; un secondo motivo, che forse è più un'osservazione personale, è che nei vari campi artistici, non si usano mai né il nero assoluto né le tonalità più profonde di questo, perché ancora si insegna nelle scuole e in ambienti formativi simili che il "nero nero" non esiste in natura, e quindi queste tonalità così profonde vanno evitate.

In generale, non è comunque l'unico parametro da considerare se si parla di contrasto percepito: nei precedenti articoli, che trovi sempre nella sezione monitor, spiego altri fattori che possono incidere sensibilmente sulla user experience, in particolare la gamma correction; quell'effetto di immagine "piatta" che potreste avere in mente, a volte è da imputare a una gamma correction distorta, e non a un contrasto statico basso.

Nella review del BenQ PD2700Q inoltre, potete comunque apprezzare quanto un monitor molto accurato in termini di fedeltà cromatica & Co, seppur dal contrasto statico non alto (sui 900:1), possa comunque togliervi molte soddisfazioni con i titoli cinematografici.

Nota: alcuni di voi potrebbero arrivare a pensare che il contrasto statico a volte possa essere deleterio, del tipo: "se uso il monitor per molto tempo, tipo per studiare, meglio avere un contrasto statico più basso anziché un contrasto troppo alto, perché poi affatico di più gli occhi".
Ciò non è assolutamente vero: un contrasto alto non può che giovare, soprattutto se usate il monitor la sera; confusioni simili potrebbero derivare dal fatto che, nel gergo comune, il termine contrasto spesso indica una proprietà dell'immagine più vaga e indefinita (per questo è molto difficile intendersi).



Conclusioni - Cosa ci portiamo a casa :thinking:

  • Il contrasto statico è ciò che conta; il contrasto dinamico non è rilevante.

  • Il contrasto statico è fortemente dipendente dal tipo di tecnologia del pannello: la valutazione del contrast ratio deve tenerne conto!

  • Un alto contrasto statico non è necessario, ma può essere molto impattante nella user experience con i contenuti multimediali o simili.
 
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