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RECENSIONE Noctua NH-P1

Nichdroid

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23 Dicembre 2017
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Recensione Noctua NH-P1

Come preannunciato nella nostra preview, abbiamo avuto l’opportunità di recensire questo dissipatore completamente passivo prodotto dalla nota casa austriaca. Si tratta del primo tentativo da parte di Noctua di realizzare un prodotto di questo tipo, ossia un dissipatore progettato appositamente per funzionare passivamente, senza necessità di un flusso d’aria attivo per disperdere il calore.

Presentato per la prima volta al Computex 2019, Noctua ha impiegato due anni per rifinire ogni dettaglio e migliorare il progetto iniziale.

L’obiettivo di Noctua era quello di introdurre un prodotto innovativo nel settore, realizzando un dissipatore passivo in grado di supportare CPU di fascia alta.

Come nota a margine, ci terrei a sottolineare tutti i limiti imposti da questo tipo di soluzione. Coloro che, complici le dimensioni e la “stazza” del dissipatore, si aspettano performance di fascia alta resteranno delusi: Noctua stessa mette in guardia gli utenti dall’utilizzo improprio di questo dissipatore.

A questo link potete consultare l’elenco di CPU per le quali l’azienda considera idoneo l’NH-P1, sia per un utilizzo completamente passivo, sia in abbinamento con una ventola NF-A12x25 LS, una nuova versione dell’arcinota NF-A12x25 dotata di più bassi regimi di rotazione: https://ncc.noctua.at/coolers/NH-P1-68/cpus

Indice:

  1. Specifiche Tecniche
  2. Unboxing e Contenuto
  3. Uno sguardo più da vicino
  4. Montaggio sul socket LGA 2011
  5. Piattaforma di Test
  6. Metodologia di Test
  7. Risultati dei Test
  8. Conclusioni
1. Specifiche Tecniche
Compatibilità
Intel Socket:Intel LGA2066, LGA2011-0 & LGA2011-3, LGA1700, LGA1200, LGA1156, LGA1155, LGA1151, LGA1150
AMD Socket:AM2, AM2+, AM3, AM3+, FM1, FM2, FM2+ (richiede il backplate), AM4
Compatibilità RAM:illimitata per socket LGA 1200, 115x e AM4
45mm per le RAM installate negli slot a sinistra in schede madri con socket LGA 20xx
Garanzia:6 anni
Prezzo:109,90€ amazon.it
Dimensioni, peso e accessori
Altezza (senza ventola)158 mm
Larghezza (senza ventola)154 mm
Profondità (senza ventola)152 mm
Peso (senza ventola)1180 g
MaterialeRame (base e heatpipes), alluminio (alette di raffreddamento), giunti saldati e nichelatura
Componenti e accessori
  • SecuFirm2+™ (sistema di montaggio)
  • NT-H2 (pasta termica)
  • NA-CW1 (salvietta per la pulizia)
  • NM-SD1 (cacciavite torx)
  • Fan clips per una ventola da 120mm opzionale
  • Badge metallico per case Noctua

2. Unboxing e contenuto

Partiamo dall’unboxing. Il prodotto è stato spedito in un’ulteriore scatola marchiata Noctua. Rispetto a quelle dei dissipatori di dimensioni più ridotte, quella dell’NH-P1 è sensibilmente più grande.



Ecco come si presenta il prodotto una volta aperta la scatola. Gli imballaggi sono di cartone, come da tradizione Noctua.


Ecco le foto del dissipatore rimosso dalla scatola:



L’aspetto del dissipatore è molto spartano. Del resto, non ci si può aspettare molto di più da quello che, sostanzialmente, è “un grosso pezzo di alluminio”, ma si abbinerà bene alla maggior parte delle configurazioni.


Ogni volta mi fa sempre molto piacere vedere che tutti gli accessori di cui possiamo avere bisogno sono contenuti nella classica scatola di cartone, ben confezionati e ordinati.



All’interno troviamo tre manuali (socket LGA115x e 1200, AMD, LGA20xx), i kit di ritenzione e montaggio per i vari socket opportunamente suddivisi, un tubetto di pasta termica Noctua NT-H2, la più recente e performante prodotta dalla casa austriaca, alcune salviettine per pulire CPU e dissipatore dalla pasta termica (NA-CW1), due clip per poter installare sul dissipatore una ventola da 120mm, il badge metallico a logo Noctua, ma la cosa più inattesa è il cacciavite per le viti Torx, per di più di fattura eccellente. Noctua dunque non ha badato a spese per offrire una dotazione completa di accessori di eccellente qualità.
Insieme con il dissipatore, Noctua ha spedito anche un esemplare della ventola NF-A12x25 LS-PWM, ultimo modello prodotto dalla casa, una variante a bassa velocità della famosa NF-A12x25, l’ideale per sistemi semi-passivi o per applicazioni in ambienti che richiedano la massima silenziosità. Da notare che il dissipatore non è provvisto di ventola, che, nel caso, andrà acquistata a parte.


Sotto spoiler trovate le foto della ventola e dei relativi accessori a corredo

3. Uno sguardo più da vicino

Il dissipatore è imponente. Con il peso di oltre 1 Kg e le sue dimensioni generose non passerà certo inosservato. Devo dire che, nonostante il peso, con il mio PC posto in verticale per qualche giorno non ho notato cedimenti, né del dissipatore, né del socket. Non mi preoccuperei troppo di questo, salvo il caso in cui vi fosse la necessità di trasportare fisicamente altrove il PC.


Partendo dal coldplate, composto da rame placcato al nickel, il quale ha una superficie leggermente rugosa (a detta di Noctua, per facilitare il contatto con l’utilizzo di paste termiche molto viscose), ma priva di difetti, passiamo ad esaminare le piastre dissipanti in alluminio, direttamente saldate sulla base del dissipatore per massimizzare la trasmissione del calore. Le piastre d’alluminio sono spesse 1,5 mm e distanziate di 8,30 mm l’una dall’altra: una scelta quasi rivoluzionaria per un dissipatore, che personalmente non avevo mai visto prima d’ora. Ciò dovrebbe consentire all’aria di fluire più liberamente, incontrando una minor resistenza ai naturali moti convettivi rispetto ad un design comune caratterizzato dall’utilizzo di molte lamelle ravvicinate. In questo caso la superficie d’interscambio con l’aria è molto ridotta, allo scopo di puntare tutto sulla riduzione dell’attrito che renderebbe più difficile il passaggio dell’aria. Le stesse piastre sono munite di fori per aumentare ulteriormente l'airflow "passivo". Il dissipatore è munito di 6 heatpipes dal diametro di 6mm.

La struttura è asimmetrica e questo consente di avere un’ottima compatibilità con le RAM ad alto profilo su piattaforme AMD e Intel LGA 115x e 1200. Anche longitudinalmente il dissipatore è asimmetrico, questo consente di mantenere libero il primo slot PCIe della scheda madre ed assicurare la massima compatibilità possibile.

Rispetto al prototipo presentato al Computex 2019, l’NH-P1 ha ricevuto sostanziali miglioramenti. Il più evidente è rappresentato dai fori sulle piastre di raffreddamento: ora sono di dimensioni inferiori, ma presenti in maggior numero. È stata aggiunta una piastra in più rispetto al prototipo iniziale, mentre sono state ridotte le dimensioni della base del dissipatore, per ampliare la compatibilità con i vari socket, facilitare il montaggio e consentire agli utenti di installare l’NH-P1 in tre orientamenti differenti, in modo da sfruttare al massimo le peculiari caratteristiche di convezione naturale dei vari case in cui potrebbe essere installato.
4. Montaggio sul socket LGA 2011


Il dissipatore, nonostante la sua mole, non è complicato da montare, a patto di avere parecchio spazio a disposizione per maneggiarlo. Per questo motivo consiglierei di smontare la scheda grafica a chi l’avesse montata sul primo slot, in modo da avere maggior spazio di manovra e facilitare la procedura di assemblaggio. Come di consueto, il sistema SecuFirm 2 è immediato e semplice da montare; su socket LGA 2011 è sufficiente avvitare i 4 distanziali, inserire le clip, avvitare le 4 viti, applicare la pasta termica, posizionare il dissipatore ed avvitare le due viti che lo ancorano al sistema di ritenzione utilizzando il cacciavite Torx fornito in dotazione.



5. Piattaforma di test

Per l’occasione ho acquistato una GT1030 passiva, in modo da ottenere un PC in grado di funzionare completamente senza ventole. Come descritto nelle linee guida di Noctua che potete trovare a questo link: NH-P1 Setup Guidelines (noctua.at) (molto utili per chi si dovesse approcciare per la prima volta alla realizzazione di un PC con componenti dissipate interamente in modalità passiva), ho installato la scheda video sullo slot PCIe più distante dal dissipatore. Questa configurazione sarà quella adottata per tutte le successive recensioni.

CPUIntel Core i7 3930K 6 Cores, 12 Threads, Sandy Bridge-E
Scheda Madre
ASUS P9X79 Deluxe
RAMKingston HyperX Genesis 4x8GB 1866 MHz CL11
GPUNvidia GT 1030 "passiva"
PSUSeasonic Prime GX650
SSDSandisk Extreme 480GB
Pasta termicaArctic MX4
Controller ventole e pompaAquacomputer Aquaero 6
Sistema OperativoWindows 10 Pro

6. Metodologia di test
Ogni test è stato condotto ad una temperatura ambiente verificata e controllata di 24.5°C con margine di tolleranza di +/- 1°C.

L'assorbimento energetico della CPU viene verificato direttamente sui cavi 12V EPS con l'utilizzo di una pinza amperometrica e mantenuto costante per tutti i test che prevedono lo stesso livello di assorbimento energetico. Questo è un metodo molto più accurato ed efficace: un consumometro che rilevi i consumi alla presa della 220V non sarebbe stato sufficientemente accurato, giacché avrebbe introdotto altre variabili ai risultati della misurazione, come l'efficienza della PSU (che cambia in base al carico, anche se di poco, essendo ad efficienza 80 plus Gold) e l'assorbimento energetico degli altri componenti, mentre prendendo la misura dai cavi 12V EPS, l'unica altra variabile in gioco è data dalla dispersione di energia sotto forma di calore da parte dei VRM, valore strettamente correlato all'assorbimento della CPU.

Dato che il prodotto in test è un dissipatore completamente passivo e non produce alcun rumore, non sono state registrate le emissioni acustiche, se non per i test che prevedono l’utilizzo con la ventola NF-A12x25 LS-PWM; in quel caso ogni misurazione acustica è stata effettuata tra le 01:00 e le 03:00 di notte. La distanza a cui viene tenuto il fonometro è di 22cm per tutti i test, il margine di errore della strumentazione è di 1.5 dB.

I risultati delle temperature vengono rilevati tramite il noto software HWiNFO 64. Sebbene un software non possa riportare un dato accurato al 100%, rappresenta il metodo migliore, principalmente per due motivi: utilizzando una termocoppia, minime differenze nel suo posizionamento potrebbero condurre a risultati diversi; inoltre, l'utilizzo di un software che possa effettuare una lettura delle rlevazioni dei sensori presenti nella CPU è il modo più semplice di ottenere la temperatura interna del processore.

La scelta del processore da utilizzare nei test è ricaduta su di un Intel Core i7 3930K di Intel per diversi motivi: innanzitutto si tratta di una CPU che fa utilizzo della saldatura tra die ed IHS (Integrated Heat Spreader), tecnica che, rispetto all'utilizzo di pasta termica con conducibilità termica molto inferiore pone molti meno ostacoli al trasferimento di calore; inoltre, nonostante il sottoscritto sia in possesso di un AMD Ryzen 7 1700X, CPU molto più recente e diffusa sui PC attuali, ho deciso di utilizzare il 3930K per la sua capacità di assorbire un quantitativo di corrente molto più elevato in overclock quando la CPU è sotto carico, consentendo quindi di effettuare test in un range di assorbimento elettrico molto più ampio.

Poiché l’NH-P1 è un dissipatore con una ridotta capacità dissipante rispetto ai prodotti testati in precedenza, il range di assorbimento elettrico da dissipare è stato ridotto, da 70W a 120W per i test in modalità passiva, mentre per i test con ventola in funzione sono stati mantenuti gli intervalli precedenti, da 120 a 270W.

Ogni test ha la durata di 25 minuti, viene eseguito con il PC a freddo e ripetuto più volte, per assicurarsi della continuità dei risultati. Il valore di temperatura rilevato corrisponde al picco massimo raggiunto durante il test alle voci Core MAX e CPU Package. Il tempo che trascorre tra un test e l'altro è di almeno 45 minuti, tempo necessario per consentire ai componenti di disperdere il proprio calore e di tornare a temperatura ambiente.

Il software utilizzato per applicare carico alla CPU è Prime 95, utilizzato con impostazioni personalizzate, per impedire variazioni cicliche della lunghezza delle FFTs utilizzate per il calcolo dei numeri primi. La lunghezza minima utilizzata è pari a 16k, quella massima a 16k, ad ogni FFT è stata impostata la durata minima di 25 minuti, pari alla durata del test. Le FFTs vengono condotte in place per far sì che la porzione di memoria RAM utilizzata sia sempre la stessa, in modo da non avere cali di assorbimento energetico dovuti allo swap dei dati immagazzinati nella RAM durante il test.

La pasta termica utilizzata è sempre la stessa per tutti i dissipatori, la Arctic MX-4, pasta termica ad elevate prestazioni dalla conducibilità termica dichiarata di 8.5W/mK, spalmata ogni volta nella stessa quantità, per fare in modo che la diversa pressione esercitata da dissipatori differenti non possa provocare differenze nell'ampiezza della superficie di contatto tra IHS e base del dissipatore e che di conseguenza non ci siano differenze apprezzabili nel trasferimento del calore.

La velocità di rotazione delle ventole è ottenuta tramite l'utilizzo di un tachimetro laser digitale, con l'ausilio di un catarifrangente attaccato sulla parte centrale della girante o, laddove non fosse possibile, su una delle pale. Il margine di errore della strumentazione è pari allo 0,03% + 2 RPM.

7. Risultati dei test

I test eseguiti con questo dissipatore differiscono da quelli eseguiti nelle recensioni precedenti.
  • Innanzitutto sono stati eseguiti 3 test con dissipazione completamente passiva, ognuno con impostazioni di overclock differenti. È stata testata e rilevata la temperatura massima raggiunta dalla CPU con 3 diversi livelli di assorbimento energetico, rispettivamente a 70, 100 e 115W di carico.
  • Il secondo test è stato eseguito con l’utilizzo della ventola NF-A12x25 LS-PWM ed è suddiviso in 5 test ulteriori. Viene testata e rilevata la temperatura massima raggiunta dalla CPU con 5 diversi livelli di assorbimento energetico. L'assorbimento è compreso negli intervalli 130-140W (frequenza @stock, 1.2 Vcore); 200-210W (frequenza @3.8 GHz, 1.3 Vcore); 230-240W (frequenza @4.0 GHz, 1.35 Vcore); 250-260W (frequenza @4.3 GHz, 1.38Vcore); 265-275W (frequenza 4,3 GHz, 1.4Vcore). La ventola è stata portata a velocità di rotazione massima sin dall'accensione del PC e sono state registrate le relative emissioni acustiche a 22cm di distanza. Questo test è utile per valutare le performance massime che il dissipatore è in grado di raggiungere sulla piattaforma utilizzata e consente di confrontare i livelli masssimi di emissioni acustche generati dal dissipatore.
  • Il terzo test si suddivide in 2 ulteriori. Ciascuno è condotto a due differenti livelli di assorbimento energetico, rispettivamente a 180W (frequenza @3.8 GHz, 1.25Vcore) e 130W (frequenza @3.5 GHz, 1.15 Vcore). Tutti e due vengono condotti a 4 differenti percentuali del duty cycle del segnale PWM, rispettivamente 25%, 50%, 75%, 100%. In questo modo è possibile registrare in un grafico a dispersione la temperatura raggiunta e le relative emissioni acustiche a diverse velocità di rotazione delle ventole mantenendo un assorbimento energetico costante. Questo test è utile per avere delle indicazioni di come il dissipatore si comporterà nel quotidiano in rapporto ad altri dissipatori testati.


7.1. Performance in modalità passiva

Il Noctua NH-P1 è un dissipatore progettato per funzionare in modalità passiva, dunque cominciamo con i relativi risultati dei vari test.
In questa modalità il dissipatore fa completo affidamento sulla convezione naturale dell’aria, per cui il posizionamento dello stesso incide sulle performance in modo significativo

Ecco dunque i risultati nello scenario migliore, ovvero con il PC verticale e le piastre del dissipatore perpendicolari al tavolo su cui il PC è appoggiato.


Nonostante le dimensioni importanti, l’NH-P1 in modalità passiva non è in grado di raggiungere le performance dei dissipatori dotati di ventole. Verso la fine del test a 115W di carico, infatti, la CPU ha raggiunto la soglia del thermal throttling. Con un case dotato di buona areazione, il dissipatore è in grado di superare tutti i test eseguiti sino ad oltre 100W, quindi si dimostra adatto a gestire la maggior parte delle CPU consumer di fascia media e bassa in commercio.

Sebbene in un primo momento le prestazioni possano non sembrare esaltanti, è bene osservare le performance dello Zalman FX100, altro dissipatore progettato per funzionare in modalità passiva. Quest’ultimo non è riuscito a superare nemmeno il test a 78W di carico. Appare dunque evidente come tutte le accortezze adottate da Noctua non si siano rivelate efficaci solo sulla carta, ma abbiano ritrovato riscontro anche nella prova sul campo.

Poiché l’NH-P1 può essere installato secondo diversi orientamenti, ho eseguito diversi test per valutare come il posizionamento del dissipatore possa avere un impatto sulle performance.


Come potete osservare dal grafico, laddove il case non presenti particolari ostacoli al flusso d’aria, è consigliabile montare il dissipatore con le piastre dissipanti perpendicolari agli slot PCIe della scheda madre e posizionare il case in verticale. Se posizioniamo il case in orizzontale, come avviene con una test bench, otteniamo una perdita in performance che si aggira intorno ai 2-3°C. È fortemente sconsigliato, a meno che non vi siano altre alternative, posizionare il dissipatore con le piastre parallele alla direzione degli slot PCIe con il PC in verticale: in questo modo l’aria, nonostante i numerosi fori sulle piastre dissipanti, non dispone di una via di fuga ottimale verso l’alto e viene ostacolata dal dissipatore stesso.

7.2. Performance in modalità attiva (con NF-A12x25LS)

Una delle caratteristiche principali dell’NH-P1 è la possibilità di montare una ventola per aumentare le performance del dissipatore. Per questo motivo, ho eseguito diversi test con la NF-A12x25LS in varie posizioni.
La posizione ideale è sulla parte più ampia del dissipatore con la ventola in immissione, anche se c’è da dire che la differenza riscontrata rispetto alla posizione laterale è minima e rientra nel margine di errore. Utilizzando la ventola in estrazione, invece, le performance si riducono sensibilmente di qualche °C.

Con l’aggiunta di una ventola, l’NH-P1 guadagna molto sotto il profilo delle prestazioni ed è in grado di supportare CPU molto più energivore, tuttavia, non è comunque in grado di competere nella stessa classe di performance dei dissipatori progettati appositamente per essere utilizzati con un airflow attivo:



8. Conclusioni
Il Noctua NH-P1 può essere acquistato a 110€.
PRO
  • Silenziosità assoluta
  • Soluzione di raffreddamento innovativa
  • Performance eccellenti per la categoria
  • Solidità
  • Eccellente qualità costruttiva
  • Compatibilità con RAM ad alto profilo
  • Garanzia di 6 anni
  • Ampia dotazione di accessori
  • Imballaggio e confezionamento impeccabili
  • Possibilità di installare due ventole
NEUTRO
  • Mancanza di illuminazione RGB
CONTRO
  • Molto ingombrante
  • Prezzo piuttosto elevato
  • Sporadici "rumori" dovuti all'espansione termica di heatpipes e lamelle
Premetto che è complicato dare un giudizio definitivo su questo prodotto. È doveroso far presente, infatti, che, nonostante le dimensioni molto generose, l'NH-P1 non è un prodotto in grado di competere con i tradizionali dissipatori muniti di ventole e progettati appositamente per funzionare con un flusso d'aria attivo. Il prezzo, inoltre, è superiore a quello della maggior parte dei dissipatori ad aria.

Nonostante ciò, il dissipatore non ha disatteso le aspettative. L'NH-P1 si rivolge infatti ad una ristretta nicchia di utenti (come per esempio i professionisti che lavorano in studi di registrazione) che necessitano di buone performance e dell'assoluta silenziosità che soltanto un PC raffreddato passivamente è in grado di offrire. Un'altra fetta di utenti che potrebbero beneficiare di una soluzione di questo tipo è quella rappresentata dai lavoratori che operano in ambienti molto polverosi, come laboratori ed officine, dove un PC dotato di ventole diverrebbe una calamita per la polvere, anche in presenza di opportuni filtri. Può essere una soluzione da considerare anche nel caso in cui si voglia realizzare un PC multimediale ad alte prestazioni e molto silenzioso da utilizzare in salotto col proprio impianto Home Theater. In tutti questi casi, il Noctua NH-P1 offre prestazioni che probabilmente non erano mai state raggiunte prima da un dissipatore passivo e consente a tutti questi utenti di utilizzare CPU consumer di fascia media ed alta (con alcuni accorgimenti, come raccomandato dalla stessa azienda). Il prezzo è oggettivamente elevato, tuttavia anche le spese di produzione necessarie per realizzare questo tipo di prodotti sono superiori alla media e Noctua, come di consueto, non ha lesinato sulla qualità. L'ampia dotazione di accessori, la possibilità di installare una ventola per migliorarne ulteriormente le performance sono aggiunte molto gradite ad un prodotto eccellente sotto quasi tutti i punti di vista. L'unico "difetto" riscontrato è rappresentato dallo sporadico verificarsi di alcuni "ticchettii" dovuti all'espansione termica del dissipatore dopo qualche minuto che la CPU è stata posta sotto carico. Ciò non compromette in nessun modo né le funzionalità del prodotto, né la silenziosità dello stesso, dal momento che si presentano, come detto, molto di rado e soltanto durante le fasi di riscaldamento o raffreddamento repentino del dissipatore.

Il Noctua NH-P1 si guadagna dunque la mia raccomandazione: il dissipatore porta un'ondata di aria fresca ad un settore (quello dei dissipatori passivi) che da anni sembrava ormai morto definitivamente ed è uno splendido esempio di innovazione e cura nella progettazione da parte della casa austriaca.

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Ringrazio Daniel Carter, Press & Digital Marketing Manager di Noctua che ci ha contattato e offerto l'opportunità di recensire questo prodotto.

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