- Iscritto dal:
- 23 Dicembre 2017
- Messaggi
- 533
Tutto è possibile ok, ma se uno si mette a fare bench su Linux saprà bene che fa? O no?Vorrei sottolineare che Fio è alquanto vecchiotto e non è detto che chi lo abbia usato sia stato ingannato da qualche wrapper rimediato da qualche parte. Vista la complessità di impostare correttamente il package magari in quel determinato frangente potrebbe aver creato problemi di latenza. Magari utilizzando un layer con piattaforma UWP e COM più aggiornate si può arrivare ad avere risultati più uniformi considerando l'efficienza degli attuali standard.
Vediamo se interpreto bene la stringa che hai scritto (io non uso Linux, abbi pazienza!):run Fio - direct=1 - iodepth=128 - rw=rand write - ioengine=libaio - bs=4k - size=10G - numjobs=1 - runtime=600 - group_reporting - filename=/opt/fio123/ilmiotest.txt - name=rnd_test
se in 'direct' ci metto uno 0 per esempio disabilita il buffer di I/O
name=rnd_test il lavoro di Fio che crei
filename=/opt/fio123/ilmiotest.txt è il nome dato all'output di test
ioengine=libaio carica I/O asincrono cioè permette la coda dei comandi
rw=rand write è ovviamente il comando di scrittura casuale
bs=4k 4K di dati (il blocco 4K, la dimensione casuale per definizione)
size=10G la dimensione totale del file I/O per ogni thread di questo lavoro. Fio verrà eseguito fino al trasferimento di questo numero di byte. 4K 4K 4K...... fino alla dimensione di - in questo caso - 10GB (?)
numjobs=1 viene creato un singolo file di test, sarebbe il Thread. Nell'esempio del PM1725a sarebbe stato 16.
iodepth=128 la
runtime=600 è il tempo concesso al bench in secondi. 10 minuti, vuol dire che il test viene ripetuto diverse volte per "riempire" tutti quei minuti. Crystaldiskmark concede pochi secondi
direct=1 (direct=1 oppure buffered=0) come spieghi permette l'uso della cache di scrittura
Ultima modifica: