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Riscaldamento globale e obiettivo emissioni 0 entro il 2050

luigidavino

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23 Dicembre 2017
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Innanzitutto grazie per la risposta.
Si, gli inquinamenti intensivi sono uno dei principali motivi dell'inquinamento.
Le mucche, per esempio, rilasciano metano nell'aria (CH4) è uno dei principali gas serra.
Infatti l'elevato consumo di carne è un problema, non solo dal punto di vista ambientale, ma come hai detto da un punto di vista sanitario.
Bisogna considerare anche tutta la filiale che c'è dietro, tonnellate di farmaci che ogni anno vengono prodotti per gli allevamenti intensivi,
Secondo l'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), in Italia, l'allevamento , andando a considerare il particolato primario e secondario, diventa la seconde fonte di inquinamento, superiore a industria e l'intero trasporto pubblico.
Concordo.
Ma, "stranamente", per i soliti noti la colpa è solo degli automobilisti e, ad un livello più alto, dei trasporti su gomma e industrie varie...
Riguardo le macchine elettriche non mi convincono molto, almeno per ora, ma non per la macchina in se ma più per ciò che c'è dietro quindi come si ricava l'energia per ricaricare la macchina.
Alla fine, se l'energia che usi per ricaricare la macchina elettrica deriva dal carbone hai risolto poco e nulla.
Poi c'è anche il problema delle batterie, però sono molto fiducioso che col tempo si riuscirà a trovare una soluzione.

Anche l'idrogeno è un ottima alternativa, ovviamente bisogna risolvere ancora dei problemi come lo stoccaggio che è abbastanza complicato.
Riguardo la carenza delle stazioni di rifornimento bisogna fare come si è fatto con le colonnine dell'elettrico, che in pochi anni si è raggiunto un numero "abbastanza" elevato in Italia.
Hai centrato un altro problema che si cela dietro questa nuova moda: la produzione di energia 100% green non raggiunge percentuali elevate in praticamente tutto il globo.
Diciamo che, per il momento, la spasmodica corsa all'elettrificazione non coinvolge i personaggi-chiave a tutti i livelli, ma, vuoi per interessi e pressioni dalle varie lobby, vuoi per incapacità, si è ancora troppo legati alle logiche arcaiche che, gioco forza, prima o poi verranno superate. O, quantomeno, relegate in nicchie.
E' successo per il trasporto su ferro con il passaggio dalla locomotiva a carbone agli elettrotreni, succederà anche nell'automotive.
Ma preferirei che questa cesura venisse operata in favore dell'idrogeno, o, quantomeno, per entrambe (elettrico e idrogeno). Non credo che l'elettrico diventerà l'unico protagonista.
Anzi, mi auguro che i motori a benzina non scompaiano. Ben vengano le scelte di abolire i diesel, ma per i benzina ci sono ancora grossi margini di miglioramento.
Questa è l'idea migliore, Fallout insegna:ROFLMAO:
Visto che lo hai cacciato come argomento, voi cosa ne pensate del nucleare come fonte di energia in Italia?
Allora, ti parlo come membro del World Institute for Nuclear Security di Vienna: l'energia nucleare se usata con tutti i crismi rappresenta una delle fonti migliori mai conosciute e utilizzate dall'uomo. Ma ha un grosso, grossissimo problema: lo smaltimento delle scorie con il rispetto dei criteri di sicurezza lungo tutta la filiera interessata.
Purtroppo la Storia ci insegna che l'uomo non è sempre stato conscio dei possibili rischi del nucleare e le varie disgrazie (Chernobyl, Fukushima-Dai-ichi, passando per gli incidenti più lievi in Francia) non sono riuscite a "svegliarlo" del tutto, col risultato che parecchie nazioni sono finite per boicottarla o, addirittura, metterla al bando.

Visione totalmente sbagliata, visto che il nucleare ha un rapporto costi/benefici molto alto se paragonato ad altre fonti.
Passi avanti sono stati fatti dagli stati del Nord Europa, con la costruzione di un deposito ad Onkalo, in Finlandia, dove, secondo i progettisti, sarà possibile interrare scorie per 100 anni.
Allo scadere del secolo (lasso tra il 2120 e il 2125) la capcità di immagazzinamento dovrebbe raggiungere il limite e il deposito verrà sigillato.
Da quel momento in poi i contenitori delle barre, realizzati in rame, dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) garantire che i rifiuti restino confinati per 100.000 anni.
Tenuto conto che le scorie dovrebbero decadere in circa 1.000 anni, il periodo di garanzia dovrebbe essere sufficientemente lungo affinché non ci siano danni di alcun tipo al sottosuolo.
E' uno scenario piuttosto fantascientifico, secondo qualcuno. Ma è il massimo che le attuali tecnologie ci consentono di ipotizzare.

Quanto all'Italia, il Referendum abrogativo del 2011 ha chiuso ogni porta al programma nucelare in sviluppo in quegli anni.
Ci sono solo 4 reattori attualmente attivi e utilizzati per ricerche scientifiche dall'ENEA e da alcune Università.
In riferimento al discorso fatto sopra, è importante per gli italiani prendere coscienza che, prima o poi, ogni Stato membro della UE dovrà dotarsi di un Deposito Nazionale, visto che, per legge comunitaria, le scorie generate devono restare nel Paese che le ha prodott e non girovagare mezza Europa come ora, alla ricerca di un posto dove interrarle.
Maggior informazioni potete trovarle qui: https://www.depositonazionale.it/
Spero vivamente che si arrivi presto ad una soluzione condivisa e che si lavori nell'esclusivo interesse dei cittadini.
Capisco la preoccupazione di qualcuno nel vedersi costruire un deposito nella propria regione, ma il nucleare è fondamentale per l'uomo.
Ma pensiamo alla Medicina e ai progressi che il nucleare ha permesso.
Immaginate se non fossero disponibili gli accertamenti radio-diagnostici o le radioterapie.

C'è, poi, un altro argomento molto delicato: la sicurezza, fisica e cyber, degli impianti.
Ma questo è un discorso molto articolato, con varie ramificazioni e che coinvolge più settori contemporaneamente.
 

Gwil a mae

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13 Marzo 2021
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Per quanto riguarda l'argomento produzione e consumo di carne, quoto al 200% quanto già detto da Saimon e luigidavino

Per l'idrogeno.
Attualmente buona parte dell'idrogeno è estratto o prodotto da steam reforming o cracking del petrolio (che io sappia). Sono tuttavia in fase di studio dei processi di produzione di idrogeno che ritengo veramente interessanti.
Per esempio si intende sfruttare la luce solare per favorire il processo di elettrolisi o termolisi, oppure si può delegare la produzione a microorganismi o alghe specifiche.
Per lo sfruttamento effettivo dell'idrogeno si usano celle a combustibile: tali celle hanno un'efficienza decisamente superiore ad un motore a combustione, ma i composti necessari alla costruzione possono essere difficilmente reperibili o eccessivamente costosi (la prof di Materiali Inorganici Funzionali scherzava spesso su "tutti bravi a far celle col platino")
Le celle a combustibile sono già state introdotte nel mercato, a quanto ne so, ma usano metano o altre miscele, prevalentemente.
Lo stoccaggio dell'idrogeno potrebbe essere un problema non indifferente, vista la natura esplodente dell'idrogeno e la pressione per liquefarlo. Esistono però dei MOF (Metal-Organic Frameworks), delle "spugne", che possono ospitare l'idrogeno, ma anche qua ci si sta studiando ancora abbastanza.
Non voglio assolutamente dire che l'idrogeno non sia una strada percorribile, anzi, ma solo che c'è ancora da studiarci. Tant'è che si avrebbe un ciclo chiuso abbastanza breve e semplice (acqua+energia=idrogeno-energia=acqua)

Si stanno studiando sistemi per catturare la CO2 presente in atmosfera e trasformarla in-situ in metano. Ma anche qua ci si sta ancora studiando su, almeno così ci ha detto la prof di M.I.F.

Riguardo all'elettrico nelle auto sono piuttosto perplesso.
I motori elettrici sono molto efficienti, ma sulla produzioni di accumulatori e dell'energia elettrica stessa attualmente ho forti dubbi.

Sulle fonti rinnovabili "classiche".
Il fotovoltaico può avere un problema simile alle fuel-cell, è efficiente ma la produzione può richiedere elementi chimici particolari.
L'idroelettrico secondo me è il top. Okay, qualche volta devi sommergere qualche zona, ma non penso sia così grave.
Le biomasse credo possano essere vantaggiose solo a livello locale per lo smaltimento di rifiuti organici. Coltivare per produrre energia non mi sembra vantaggioso e nemmeno trasportare rifiuti per lunghi tragitti.

Riguardo al nucleare.
Sappiamo bene come funziona e come sfruttarlo efficacemente.
Bisogna "solo" far le cose in modo acconcio, altrimenti gli effetti collaterali li senti in fretta.
Sappiamo che le scorie possono essere parzialmente "riciclate" e riutilizzate prima di essere definitivamente dismesse, sappiamo l'emivita degli isotopi in gioco e sappiamo come costruire depositi sufficientemente sicuri.
Prima o poi finisce anche il materiale fissile, quindi non è esattamente rinnovabile. Ma dovrebbe durare molto a lungo.

Non mi ritengo preparato a dovere in tutti i campi che si vorrebbero trattare in questo topic.
Per la parte fuel-cell ho seguito un corso all'uni, il resto sono nozioni accumulate qua e là negli anni.

Volevo inoltre esternare il mio stupore per la vastità di campi in luigidavino risulta più che preparato. Incredibile.
 

Saimon

Utente
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8 Dicembre 2018
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Concordo.
Ma, "stranamente", per i soliti noti la colpa è solo degli automobilisti e, ad un livello più alto, dei trasporti su gomma e industrie varie...

Hai centrato un altro problema che si cela dietro questa nuova moda: la produzione di energia 100% green non raggiunge percentuali elevate in praticamente tutto il globo.
Diciamo che, per il momento, la spasmodica corsa all'elettrificazione non coinvolge i personaggi-chiave a tutti i livelli, ma, vuoi per interessi e pressioni dalle varie lobby, vuoi per incapacità, si è ancora troppo legati alle logiche arcaiche che, gioco forza, prima o poi verranno superate. O, quantomeno, relegate in nicchie.
E' successo per il trasporto su ferro con il passaggio dalla locomotiva a carbone agli elettrotreni, succederà anche nell'automotive.
Ma preferirei che questa cesura venisse operata in favore dell'idrogeno, o, quantomeno, per entrambe (elettrico e idrogeno). Non credo che l'elettrico diventerà l'unico protagonista.
Anzi, mi auguro che i motori a benzina non scompaiano. Ben vengano le scelte di abolire i diesel, ma per i benzina ci sono ancora grossi margini di miglioramento.
Beh, speriamo che avvenga questo cambiamento, e preferibilmente il prima possibile.

Allora, ti parlo come membro del World Institute for Nuclear Security di Vienna: l'energia nucleare se usata con tutti i crismi rappresenta una delle fonti migliori mai conosciute e utilizzate dall'uomo. Ma ha un grosso, grossissimo problema: lo smaltimento delle scorie con il rispetto dei criteri di sicurezza lungo tutta la filiera interessata.
Purtroppo la Storia ci insegna che l'uomo non è sempre stato conscio dei possibili rischi del nucleare e le varie disgrazie (Chernobyl, Fukushima-Dai-ichi, passando per gli incidenti più lievi in Francia) non sono riuscite a "svegliarlo" del tutto, col risultato che parecchie nazioni sono finite per boicottarla o, addirittura, metterla al bando.

Visione totalmente sbagliata, visto che il nucleare ha un rapporto costi/benefici molto alto se paragonato ad altre fonti.
Passi avanti sono stati fatti dagli stati del Nord Europa, con la costruzione di un deposito ad Onkalo, in Finlandia, dove, secondo i progettisti, sarà possibile interrare scorie per 100 anni.
Allo scadere del secolo (lasso tra il 2120 e il 2125) la capcità di immagazzinamento dovrebbe raggiungere il limite e il deposito verrà sigillato.
Da quel momento in poi i contenitori delle barre, realizzati in rame, dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) garantire che i rifiuti restino confinati per 100.000 anni.
Tenuto conto che le scorie dovrebbero decadere in circa 1.000 anni, il periodo di garanzia dovrebbe essere sufficientemente lungo affinché non ci siano danni di alcun tipo al sottosuolo.
E' uno scenario piuttosto fantascientifico, secondo qualcuno. Ma è il massimo che le attuali tecnologie ci consentono di ipotizzare.

Quanto all'Italia, il Referendum abrogativo del 2011 ha chiuso ogni porta al programma nucelare in sviluppo in quegli anni.
Ci sono solo 4 reattori attualmente attivi e utilizzati per ricerche scientifiche dall'ENEA e da alcune Università.
In riferimento al discorso fatto sopra, è importante per gli italiani prendere coscienza che, prima o poi, ogni Stato membro della UE dovrà dotarsi di un Deposito Nazionale, visto che, per legge comunitaria, le scorie generate devono restare nel Paese che le ha prodott e non girovagare mezza Europa come ora, alla ricerca di un posto dove interrarle.
Maggior informazioni potete trovarle qui: https://www.depositonazionale.it/
Spero vivamente che si arrivi presto ad una soluzione condivisa e che si lavori nell'esclusivo interesse dei cittadini.
Capisco la preoccupazione di qualcuno nel vedersi costruire un deposito nella propria regione, ma il nucleare è fondamentale per l'uomo.
Ma pensiamo alla Medicina e ai progressi che il nucleare ha permesso.
Immaginate se non fossero disponibili gli accertamenti radio-diagnostici o le radioterapie.

C'è, poi, un altro argomento molto delicato: la sicurezza, fisica e cyber, degli impianti.
Ma questo è un discorso molto articolato, con varie ramificazioni e che coinvolge più settori contemporaneamente.
Incredibile come tu arrivi a toccare ogni ambito.:ROFLMAO:
Purtroppo il nucleare ha dei rischi che possono essere ridotti al minimo, ma mai azzerati come tutto d'altronde.
Con gli ultimi reattori di III generazione, la sicurezza è arrivata ad altissimi livelli, basta vedere i costi che si hanno proprio per questi criteri di sicurezza.
Solo una cosa non sono riuscito a capire, per costi/benefici alti intendi dire che è preferibile rispetto ad altre fonti oppure no?

Riguardo le scorie nucleari, si sono un problema, ma non cosi grande rispetto all'inquinamento quotidiano che si ha con l'industria di vario tipo.
Sicuramente si stanno facendo passi avanti riguardo i depositi, come i casi che hai citato tu.
Anche in Italia si stanno facendo passi avanti con il deposito nazionale, un qualcosa che andava fatto anni fa ma come al solito si è rimandato sempre.
Un progetto molto importante, che alla fine saremo costretti a fare, anche perché a breve dovrebbero tornare i rifiuti che abbiamo mandato in Francia per essere processati se non sbaglio.
Ho letto molte lamentele riguardo questo deposito, io lo ritengo sicuramente più sicuro rispetto ai depositi temporanei che si hanno ora e ha standard di affidabilità molto elevati.

Riguardo la sicurezza degli impianti, quella cyber non ne ero a conoscenza e non pensavo potesse essere un problema per questo tipo di depositi, mentre per quella fisica credo tu ti riferisca alla sicurezza della struttura in se, giusto?

Per quanto riguarda l'argomento produzione e consumo di carne, quoto al 200% quanto già detto da Saimon e luigidavino

Per l'idrogeno.
Attualmente buona parte dell'idrogeno è estratto o prodotto da steam reforming o cracking del petrolio (che io sappia). Sono tuttavia in fase di studio dei processi di produzione di idrogeno che ritengo veramente interessanti.
Per esempio si intende sfruttare la luce solare per favorire il processo di elettrolisi o termolisi, oppure si può delegare la produzione a microorganismi o alghe specifiche.
Per lo sfruttamento effettivo dell'idrogeno si usano celle a combustibile: tali celle hanno un'efficienza decisamente superiore ad un motore a combustione, ma i composti necessari alla costruzione possono essere difficilmente reperibili o eccessivamente costosi (la prof di Materiali Inorganici Funzionali scherzava spesso su "tutti bravi a far celle col platino")
Le celle a combustibile sono già state introdotte nel mercato, a quanto ne so, ma usano metano o altre miscele, prevalentemente.
Lo stoccaggio dell'idrogeno potrebbe essere un problema non indifferente, vista la natura esplodente dell'idrogeno e la pressione per liquefarlo. Esistono però dei MOF (Metal-Organic Frameworks), delle "spugne", che possono ospitare l'idrogeno, ma anche qua ci si sta studiando ancora abbastanza.
Non voglio assolutamente dire che l'idrogeno non sia una strada percorribile, anzi, ma solo che c'è ancora da studiarci. Tant'è che si avrebbe un ciclo chiuso abbastanza breve e semplice (acqua+energia=idrogeno-energia=acqua)

Si stanno studiando sistemi per catturare la CO2 presente in atmosfera e trasformarla in-situ in metano. Ma anche qua ci si sta ancora studiando su, almeno così ci ha detto la prof di M.I.F.

Riguardo all'elettrico nelle auto sono piuttosto perplesso.
I motori elettrici sono molto efficienti, ma sulla produzioni di accumulatori e dell'energia elettrica stessa attualmente ho forti dubbi.

Sulle fonti rinnovabili "classiche".
Il fotovoltaico può avere un problema simile alle fuel-cell, è efficiente ma la produzione può richiedere elementi chimici particolari.
L'idroelettrico secondo me è il top. Okay, qualche volta devi sommergere qualche zona, ma non penso sia così grave.
Le biomasse credo possano essere vantaggiose solo a livello locale per lo smaltimento di rifiuti organici. Coltivare per produrre energia non mi sembra vantaggioso e nemmeno trasportare rifiuti per lunghi tragitti.

Riguardo al nucleare.
Sappiamo bene come funziona e come sfruttarlo efficacemente.
Bisogna "solo" far le cose in modo acconcio, altrimenti gli effetti collaterali li senti in fretta.
Sappiamo che le scorie possono essere parzialmente "riciclate" e riutilizzate prima di essere definitivamente dismesse, sappiamo l'emivita degli isotopi in gioco e sappiamo come costruire depositi sufficientemente sicuri.
Prima o poi finisce anche il materiale fissile, quindi non è esattamente rinnovabile. Ma dovrebbe durare molto a lungo.

Non mi ritengo preparato a dovere in tutti i campi che si vorrebbero trattare in questo topic.
Per la parte fuel-cell ho seguito un corso all'uni, il resto sono nozioni accumulate qua e là negli anni.

Volevo inoltre esternare il mio stupore per la vastità di campi in luigidavino risulta più che preparato. Incredibile.
Ti ringrazio per la risposta, ogni aggiunta a questa discussione è sempre ben accetto.
Credo nessuno sia preparato su tutto ed è per questo è bello che ognuna aggiunga una cosa.

Riguardo l'utilizzo dell'idrogeno, come hai detto, c'è ancora molto da studiare.
Se solo si spendesse di più in ricerca e sviluppo, soprattutto in Italia che ha una delle spese minori in questo ambito anche se lo ritengo di elevata importanza.
Riguardo il materiale fissile, si prima o poi finirà, anche se si spera che quando sarà finito ci saranno ben altre scelte per produrre energia in modo pulito ed economico.
Quindi per ora non lo ritengo un problema.

E si, anche io ogni volta rimango stupito dalle conoscenze di Luigidavino.
 
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luigidavino

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Per quanto riguarda l'argomento produzione e consumo di carne, quoto al 200% quanto già detto da Saimon e luigidavino

Per l'idrogeno.
Attualmente buona parte dell'idrogeno è estratto o prodotto da steam reforming o cracking del petrolio (che io sappia). Sono tuttavia in fase di studio dei processi di produzione di idrogeno che ritengo veramente interessanti.
Per esempio si intende sfruttare la luce solare per favorire il processo di elettrolisi o termolisi, oppure si può delegare la produzione a microorganismi o alghe specifiche.
Per lo sfruttamento effettivo dell'idrogeno si usano celle a combustibile: tali celle hanno un'efficienza decisamente superiore ad un motore a combustione, ma i composti necessari alla costruzione possono essere difficilmente reperibili o eccessivamente costosi (la prof di Materiali Inorganici Funzionali scherzava spesso su "tutti bravi a far celle col platino")
Le celle a combustibile sono già state introdotte nel mercato, a quanto ne so, ma usano metano o altre miscele, prevalentemente.
Lo stoccaggio dell'idrogeno potrebbe essere un problema non indifferente, vista la natura esplodente dell'idrogeno e la pressione per liquefarlo. Esistono però dei MOF (Metal-Organic Frameworks), delle "spugne", che possono ospitare l'idrogeno, ma anche qua ci si sta studiando ancora abbastanza.
Non voglio assolutamente dire che l'idrogeno non sia una strada percorribile, anzi, ma solo che c'è ancora da studiarci. Tant'è che si avrebbe un ciclo chiuso abbastanza breve e semplice (acqua+energia=idrogeno-energia=acqua)
Si, il cracking è uno dei metodi utilizzati per produrre idrogeno.
In Germania ne hanno svilupato uno in grado di spaccare il metano dividendolo in Carbonio e Idrogeno, senza emissioni di CO2 in atmosfera. Tra le menti coinvolte, il premio Nobel Carlo Rubbia.
Si, le celle a combustibile usano gas diversi o miscele di essi. L'obiettivo è usare prevalentemente la meno inquinante e, al tempo stesso, la più performante. Anche qui il metano sembra giocare un ruolo chiave.
Concordo anche sul problema dello stoccaggio. Forse è questo che fa storcere il naso a parecchi.

Riguardo all'elettrico nelle auto sono piuttosto perplesso.
I motori elettrici sono molto efficienti, ma sulla produzioni di accumulatori e dell'energia elettrica stessa attualmente ho forti dubbi.
Esatto.
Converrai con me che un'auto elettrica, alla fine, in tutto il suo ciclo di vita, finisce per inquinare più di una a combustione... Un controsenso esagerato...

Sulle fonti rinnovabili "classiche".
Il fotovoltaico può avere un problema simile alle fuel-cell, è efficiente ma la produzione può richiedere elementi chimici particolari.
L'idroelettrico secondo me è il top. Okay, qualche volta devi sommergere qualche zona, ma non penso sia così grave.
Le biomasse credo possano essere vantaggiose solo a livello locale per lo smaltimento di rifiuti organici. Coltivare per produrre energia non mi sembra vantaggioso e nemmeno trasportare rifiuti per lunghi tragitti.
Si, il fotovoltaico è pulito, ma solo di facciata: per produrre un pannello viene sprecata una quantità incredibile di risorse e vengono prodotte quantità di rifiuti non indifferenti.
Concordo sull'idroelettrico. Anche se molto più complesso da gestire rispetto all'eolico (uno dei metodi che preferisco).

Riguardo al nucleare.
Sappiamo bene come funziona e come sfruttarlo efficacemente.
Bisogna "solo" far le cose in modo acconcio, altrimenti gli effetti collaterali li senti in fretta.
Sappiamo che le scorie possono essere parzialmente "riciclate" e riutilizzate prima di essere definitivamente dismesse, sappiamo l'emivita degli isotopi in gioco e sappiamo come costruire depositi sufficientemente sicuri.
Prima o poi finisce anche il materiale fissile, quindi non è esattamente rinnovabile. Ma dovrebbe durare molto a lungo.
Sul nucleare si hanno conoscenze molto ampie, atte a coprire tutte le fasi.
Ciò che occorre sono investimenti e progetti seri e ragionati. Altrimenti, già sappiamo come può finire...
Secondo gli esperti, il materiale fissile può essere sfruttato ancora per qualche millennio prima di esaurirsi.

Beh, speriamo che avvenga questo cambiamento, e preferibilmente il prima possibile.


Incredibile come tu arrivi a toccare ogni ambito.:ROFLMAO:
Purtroppo il nucleare ha dei rischi che possono essere ridotti al minimo, ma mai azzerati come tutto d'altronde.
Con gli ultimi reattori di III generazione, la sicurezza è arrivata ad altissimi livelli, basta vedere i costi che si hanno proprio per questi criteri di sicurezza.
Solo una cosa non sono riuscito a capire, per costi/benefici alti intendi dire che è preferibile rispetto ad altre fonti oppure no?

Riguardo le scorie nucleari, si sono un problema, ma non cosi grande rispetto all'inquinamento quotidiano che si ha con l'industria di vario tipo.
Sicuramente si stanno facendo passi avanti riguardo i depositi, come i casi che hai citato tu.
Anche in Italia si stanno facendo passi avanti con il deposito nazionale, un qualcosa che andava fatto anni fa ma come al solito si è rimandato sempre.
Un progetto molto importante, che alla fine saremo costretti a fare, anche perché a breve dovrebbero tornare i rifiuti che abbiamo mandato in Francia per essere processati se non sbaglio.
Ho letto molte lamentele riguardo questo deposito, io lo ritengo sicuramente più sicuro rispetto ai depositi temporanei che si hanno ora e ha standard di affidabilità molto elevati.

Riguardo la sicurezza degli impianti, quella cyber non ne ero a conoscenza e non pensavo potesse essere un problema per questo tipo di depositi, mentre per quella fisica credo tu ti riferisca alla sicurezza della struttura in se, giusto?
Si, intendo che il nucleare può offrire un alto rendimento in rapporto agli investimenti, visto che per produrre la medesima quantità di energia, con impianti fatti bene e a regime, si andrebbe a spendere molto meno di qualunque altra fonte.
Per far ciò è importante che ci siano più centrali che cooperino in sinergia, visto che, per ammortizzare i costi, non basta un singolo impianto.

Le scorie, purtroppo, sono in grado di nuocere molto più del normale inquinamento da CO2 e simili. Ciò perché, se trattati e depositati in malo modo, possono finire per inquinare il suolo che li ospita, causando danni che si potrarranno per secoli, anche alla popolazione residente.
Il deposito è una priorità e come tale dovrebbe essere trattata. Ma, a giudicare dalla quantità di informazioni rilasciate attraverso i vari organi, direi che non si sta facendo il massimo, al contrario di quanto avviene negli altri stati-membri.

La sicurezza degli impianti è molto difficile da realizzare e da implementare. Per non parlare del rispetto degli standard internazionali di riferimento.
Le carenze sono molteplici e, purtroppo, come alcuni fatti hanno dimostrato, ignorate.
Oggigiorno i layer di protezione, così come in qualsiasi azienda che si rispetti, sono di 2 tipi: fisico e cyber.
Non basta più proteggere il perimetro e i locali sensibili, ma occorre blindare il più possibile qualunque dispositivo connesso in rete.

L'esempio più famoso di quanto una vulnerabilità possa creare una catastrofe è il virus Stuxnet, malware creato dagli USA nel 2006 per bloccare il funzionamento delle centrifughe di Teheran attraverso la tecnica man-in-the-middle.
Il meccanismo di Stuxnet è semplice, ma, al tempo stesso, sensazionalmente complesso, in quanto va ad agire addirittura a 3 livelli (OS, SW di gestione SCADA e PLC Siemens).
SCADA e i PLC Siemens rappresentano punti nevralgici comuni a più infrastrutture (sono utilizzati anche in ambiti non di produzione nucleare). Passano gli anni, ma, purtroppo, restano estremamente vulnerabili. Per non parlare di Windows.
Stuxnet ha aperto la strada ad altre varianti, molto più complesse a livello di codice e, addirittura, in grado di autoeliminarsi senza lasciare tracce.
Il vettore di infezione? Una comune penna USB (perché, in barba alle best practice internazionali, le porte non sempre vengono disabilitate...).
Provate ad immaginare le conseguenze di un attacco del genere (tra l'altro, con i tecnici completamente all'oscuro, visto che questo genere di operazioni fanno credere che tutto stia funzionando correttamente...).

Volevo inoltre esternare il mio stupore per la vastità di campi in luigidavino risulta più che preparato. Incredibile.
E si, anche io ogni volta rimango stupito dalle conoscenze di Luigidavino.
Grazie. Troppo buoni. :)
 

Saimon

Utente
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Si, il cracking è uno dei metodi utilizzati per produrre idrogeno.
In Germania ne hanno svilupato uno in grado di spaccare il metano dividendolo in Carbonio e Idrogeno, senza emissioni di CO2 in atmosfera. Tra le menti coinvolte, il premio Nobel Carlo Rubbia.
Si, le celle a combustibile usano gas diversi o miscele di essi. L'obiettivo è usare prevalentemente la meno inquinante e, al tempo stesso, la più performante. Anche qui il metano sembra giocare un ruolo chiave.
Concordo anche sul problema dello stoccaggio. Forse è questo che fa storcere il naso a parecchi.


Esatto.
Converrai con me che un'auto elettrica, alla fine, in tutto il suo ciclo di vita, finisce per inquinare più di una a combustione... Un controsenso esagerato...


Si, il fotovoltaico è pulito, ma solo di facciata: per produrre un pannello viene sprecata una quantità incredibile di risorse e vengono prodotte quantità di rifiuti non indifferenti.
Concordo sull'idroelettrico. Anche se molto più complesso da gestire rispetto all'eolico (uno dei metodi che preferisco).
Se si guarda alla produzione delle batterie, quindi enormi quantità di minerali rari, e anche lo smaltimento di quest'ultime alla fine le macchine elettriche non sono così sostenibili.
Senza parlare, come già detto, della produzione in se dell'energia elettrica.
Anche la produzione di pannelli fotovoltaici inquina, di gran lunga inferiore rispetto ai combustibili fossili, ma maggiore rispetto ad altre fonte rinnovabili come l'eolico.
Anche riguardo la produzione di idrogeno, oggi avviene principalmente grazie a processi come lo "steam methane reforming" oppure con la gassificazione, con il quale si ottiene il syngas, o con l'elettrolisi.
Alcuni dei problemi principali dell'idrogeno a parer mio sono questi
1) La densità, quindi molto spazio per piccole quantità di idrogeno. Esempio stupido, nelle bombole a metano di una panda entrano all'incirca 10kg di gas. Per avere la stessa energia con l'idrogeno servono ben 9 bombole. Si può portare a pressioni elevate per aumentare la densità ma poi si va a ridurre troppo l'efficienza del processo
2) Il trasporto, che risulta essere più complicato rispetto al gas naturale, e anche più costoso. Forse il problema minore
3) Quello di trasformare l'idrogeno in energia elettrica o calore, quindi ulteriore energia.
Alla fine si avrà un'efficienza molto bassa.
Però un modo per produrre idrogeno in modo conveniente esiste, usare il nucleare (non ve lo aspettate vero?)
Usando il calore, e visto che le centrali nucleari producono tantissimo calore, si può pensare ad usare le centrali nucleare non solo per produrre energia ma anche idrogeno senza usare energia in più.
Sul nucleare si hanno conoscenze molto ampie, atte a coprire tutte le fasi.
Ciò che occorre sono investimenti e progetti seri e ragionati. Altrimenti, già sappiamo come può finire...
Secondo gli esperti, il materiale fissile può essere sfruttato ancora per qualche millennio prima di esaurirsi.


Si, intendo che il nucleare può offrire un alto rendimento in rapporto agli investimenti, visto che per produrre la medesima quantità di energia, con impianti fatti bene e a regime, si andrebbe a spendere molto meno di qualunque altra fonte.
Per far ciò è importante che ci siano più centrali che cooperino in sinergia, visto che, per ammortizzare i costi, non basta un singolo impianto.

Le scorie, purtroppo, sono in grado di nuocere molto più del normale inquinamento da CO2 e simili. Ciò perché, se trattati e depositati in malo modo, possono finire per inquinare il suolo che li ospita, causando danni che si potrarranno per secoli, anche alla popolazione residente.
Il deposito è una priorità e come tale dovrebbe essere trattata. Ma, a giudicare dalla quantità di informazioni rilasciate attraverso i vari organi, direi che non si sta facendo il massimo, al contrario di quanto avviene negli altri stati-membri.

La sicurezza degli impianti è molto difficile da realizzare e da implementare. Per non parlare del rispetto degli standard internazionali di riferimento.
Le carenze sono molteplici e, purtroppo, come alcuni fatti hanno dimostrato, ignorate.
Oggigiorno i layer di protezione, così come in qualsiasi azienda che si rispetti, sono di 2 tipi: fisico e cyber.
Non basta più proteggere il perimetro e i locali sensibili, ma occorre blindare il più possibile qualunque dispositivo connesso in rete.

L'esempio più famoso di quanto una vulnerabilità possa creare una catastrofe è il virus Stuxnet, malware creato dagli USA nel 2006 per bloccare il funzionamento delle centrifughe di Teheran attraverso la tecnica man-in-the-middle.
Il meccanismo di Stuxnet è semplice, ma, al tempo stesso, sensazionalmente complesso, in quanto va ad agire addirittura a 3 livelli (OS, SW di gestione SCADA e PLC Siemens).
SCADA e i PLC Siemens rappresentano punti nevralgici comuni a più infrastrutture (sono utilizzati anche in ambiti non di produzione nucleare). Passano gli anni, ma, purtroppo, restano estremamente vulnerabili. Per non parlare di Windows.
Stuxnet ha aperto la strada ad altre varianti, molto più complesse a livello di codice e, addirittura, in grado di autoeliminarsi senza lasciare tracce.
Il vettore di infezione? Una comune penna USB (perché, in barba alle best practice internazionali, le porte non sempre vengono disabilitate...).
Provate ad immaginare le conseguenze di un attacco del genere (tra l'altro, con i tecnici completamente all'oscuro, visto che questo genere di operazioni fanno credere che tutto stia funzionando correttamente...).



Grazie. Troppo buoni. :)

E' vero che le scorie sono pericolose e devono essere trattate con estrema cura, però se gestite bene non creano alcun problema.
Infatti vanno stoccate in depositi che dovrebbero essere sotterranei anche se, per motivi economici, si preferisce gestirli in superficie, anche perché i volumi sono abbastanza contenuti.
Speriamo che il deposito nazionale diventi una priorità nei prossimi anni, come è stato fatto in Canada o in paesi europei come Finlandia e Norvegia che sono due dei pochi paesi ad avere un deposito sotterraneo.
Riguardo gli attacchi che ci potessero essere non ne ero a conoscenza, grazie per avermelo detto.
E soprattutto che fossero in grado di bloccare macchinari come le centrifughe per produrre armi nucleari.
 
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luigidavino

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Se si guarda alla produzione delle batterie, quindi enormi quantità di minerali rari, e anche lo smaltimento di quest'ultime alla fine le macchine elettriche non sono così sostenibili.
Senza parlare, come già detto, della produzione in se dell'energia elettrica.
Anche la produzione di pannelli fotovoltaici inquina, di gran lunga inferiore rispetto ai combustibili fossili, ma maggiore rispetto ad altre fonte rinnovabili come l'eolico.
Anche riguardo la produzione di idrogeno, oggi avviene principalmente grazie a processi come lo "steam methane reforming" oppure con la gassificazione, con il quale si ottiene il syngas, o con l'elettrolisi.
Alcuni dei problemi principali dell'idrogeno a parer mio sono questi
1) La densità, quindi molto spazio per piccole quantità di idrogeno. Esempio stupido, nelle bombole a metano di una panda entrano all'incirca 10kg di gas. Per avere la stessa energia con l'idrogeno servono ben 9 bombole. Si può portare a pressioni elevate per aumentare la densità ma poi si va a ridurre troppo l'efficienza del processo
2) Il trasporto, che risulta essere più complicato rispetto al gas naturale, e anche più costoso. Forse il problema minore
3) Quello di trasformare l'idrogeno in energia elettrica o calore, quindi ulteriore energia.
Alla fine si avrà un'efficienza molto bassa.
Però un modo per produrre idrogeno in modo conveniente esiste, usare il nucleare (non ve lo aspettate vero?)
Usando il calore, e visto che le centrali nucleari producono tantissimo calore, si può pensare ad usare le centrali nucleare non solo per produrre energia ma anche idrogeno senza usare energia in più.
Si, sono allo studio una serie di soluzioni per tentare di ridurre, ove possibile, i disagi causati dai 3 punti da te indicati.
Idrogeno dal nucleare: assolutamente si. Il problema è che, come detto in precedenza, c'è una tendeza a non ritornare sui programmi archiviati (da noi servirebbe un ulteriore referendum, ad esempio).
Inoltre, l'endorsement di alcuni big come Rubbia, schieratosi apertamente a favore di processi alternativi, complica non poco le cose.
Staremo a vedere.

E' vero che le scorie sono pericolose e devono essere trattate con estrema cura, però se gestite bene non creano alcun problema.
Infatti vanno stoccate in depositi che dovrebbero essere sotterranei anche se, per motivi economici, si preferisce gestirli in superficie, anche perché i volumi sono abbastanza contenuti.
Speriamo che il deposito nazionale diventi una priorità nei prossimi anni, come è stato fatto in Canada o in paesi europei come Finlandia e Norvegia che sono due dei pochi paesi ad avere un deposito sotterraneo.
Riguardo gli attacchi che ci potessero essere non ne ero a conoscenza, grazie per avermelo detto.
E soprattutto che fossero in grado di bloccare macchinari come le centrifughe per produrre armi nucleari.
Se ti riferisci alla sola logistica, sì: se tutti i crismi vengono rispettati, non c'è il benché minimo pericolo.
Sotterranei o superficie, se qualcuno commette una cappellata, i danni saranno irreparabili.
Quanto ai depositi nazionali, ci sono leggi comunitarie con scadenze precise. Certo, la pandemia potrà far slittare qualche scadenza, ma non di troppo. Qualora uno o più Paesi non le rispettino, giù di sanzioni (cui l'Italia è abituata, ormai...).
Bloccare? Non solo. Esistono malware denominati "Logic Bombs", il cui obiettivo è far letteralmente saltare un sistema a livello hardware, agendo, ad esempio, sulle tensioni, ma anche sui sistemi di raffreddamento (interni o ambientali) o di alimentazione elettrica.
Immagina gli effetti anche solo su un singolo reattore...
 

Saimon

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Vi pubblico questo video, sicuramente da un'idea generale su quanto inquiniamo e cosa bisogna fare per ottenere emissioni 0 entro il 2050. Poi il video è molto bello graficamente e con un inglese molto semplice.
 

Zultan

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ho trovato sta discussione stasera... mi sento giustamente di dire la mia ignorantata classica... :metalslug.97:
a parte che nel 2050 avró 80 anni quindi potrebbe anche importarmene poco di questa palla sporca che si chiama terra...
per il resto mi sembra tutta una farsa abbastanza assurda visto che per tutti questi anni hanno scaricato nel pianeta
tutta la porcheria piú inimmaginabile, che ben sapete tutti, e adesso che sto posto é diventata una pattumiera
di colpo fai togliere le cannucce dalle bibite?? in california bannano i pc gaming??
continui a cambiare le norme euro delle macchine (solo per farti spendere soldi) quando gli autobus statali (per esempio) sono euro -1?
ma ci prendono per il culo? escono le auto elettriche, e casualmente ho letto un articolo apparentemente serio che forse
sta per finire il petrolio? ah certo adesso tiri fuori le auto elettriche dopo che si sono finiti tutta la loro porcheria??
a me sembra solo un gran circo che non fa ridere. mi spiace che il mondo stia finendo a donnine ma dubito che si riesca a recuperarlo
senza tornare all´etá della pietra perché il "benessere" porta consumi e sporcizia.
chi é che vuole tornare ad andare a cavallo (ah no scusate il cavallo caga scorreggia e inquina) o usare le candele in casa?
lavare i panni al lavatoio? io boh di mio credo di avere fatto sempre il possibile per non strafare, spengo le luci, chiudo l´acqua, sto attento
con l´immondizia, riscaldamento minimo sindacale. vado solo casa lavoro casa discount peró se permettete non ci vado in bicicletta.
e dopo che tutte le multinazionali del globo hanno fatto un porcile per soldi fin dal 1800 aiutati da tutti i vari governi
adesso mi girano un pochino le palline a sentirmi dare del criminale se mangio una bistecca (quando ho i soldi) o se mi
faccio una partita con il pc.
Io sinceramente soluzioni non ne ho ma mi sembra che adesso che l´acqua sulla nave inizia a toccare un po il sedere, come si dice,
stiano cercando di attaccare un cerotto per chiudere una falla grande come una casa.
La vedo male. Anche perché secondo me adesso stanno facendo finta di interessarsi perché la gente inizia a lamentarsi ma
probabilmente a chi tira i fili e incassa i soldi non glie ne frega proprio niente o ci avrebbero pensato prima....
Sono solo riflessioni delle tre di notte :levitation:. Non prendetemi per forza sul serio.
Se voi siete fiduciosi leggete e passate oltre scrollando le spalle...
buona notte
 

Saimon

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ho trovato sta discussione stasera... mi sento giustamente di dire la mia ignorantata classica... :metalslug.97:
a parte che nel 2050 avró 80 anni quindi potrebbe anche importarmene poco di questa palla sporca che si chiama terra...
per il resto mi sembra tutta una farsa abbastanza assurda visto che per tutti questi anni hanno scaricato nel pianeta
tutta la porcheria piú inimmaginabile, che ben sapete tutti, e adesso che sto posto é diventata una pattumiera
di colpo fai togliere le cannucce dalle bibite?? in california bannano i pc gaming??
continui a cambiare le norme euro delle macchine (solo per farti spendere soldi) quando gli autobus statali (per esempio) sono euro -1?
ma ci prendono per il culo? escono le auto elettriche, e casualmente ho letto un articolo apparentemente serio che forse
sta per finire il petrolio? ah certo adesso tiri fuori le auto elettriche dopo che si sono finiti tutta la loro porcheria??
a me sembra solo un gran circo che non fa ridere. mi spiace che il mondo stia finendo a donnine ma dubito che si riesca a recuperarlo
senza tornare all´etá della pietra perché il "benessere" porta consumi e sporcizia.
chi é che vuole tornare ad andare a cavallo (ah no scusate il cavallo caga scorreggia e inquina) o usare le candele in casa?
lavare i panni al lavatoio? io boh di mio credo di avere fatto sempre il possibile per non strafare, spengo le luci, chiudo l´acqua, sto attento
con l´immondizia, riscaldamento minimo sindacale. vado solo casa lavoro casa discount peró se permettete non ci vado in bicicletta.
e dopo che tutte le multinazionali del globo hanno fatto un porcile per soldi fin dal 1800 aiutati da tutti i vari governi
adesso mi girano un pochino le palline a sentirmi dare del criminale se mangio una bistecca (quando ho i soldi) o se mi
faccio una partita con il pc.
Io sinceramente soluzioni non ne ho ma mi sembra che adesso che l´acqua sulla nave inizia a toccare un po il sedere, come si dice,
stiano cercando di attaccare un cerotto per chiudere una falla grande come una casa.
La vedo male. Anche perché secondo me adesso stanno facendo finta di interessarsi perché la gente inizia a lamentarsi ma
probabilmente a chi tira i fili e incassa i soldi non glie ne frega proprio niente o ci avrebbero pensato prima....
Sono solo riflessioni delle tre di notte :levitation:. Non prendetemi per forza sul serio.
Se voi siete fiduciosi leggete e passate oltre scrollando le spalle...
buona notte
Sicuramente alle aziende non piace iniziare a rispettare tutte le norme per l'ambiente, evitare i combustibili fossili che sono molto economici e tutto il resto.
Lo fanno sia perché sono costretti sia perché si sono addirittura convinti anche loro. Hanno capito che se non c'è nessuno che compra i loro prodotti falliscono anche loro.
Ovviamente loro hanno sfruttato a più non posso, anche perché la gente chiedeva quindi hanno risposto alle esigenze, forse si può discutere in che modo l'hanno fatto ma comunque...
Purtroppo a tutti deve interessare il riscaldamento globale e la salvaguardia del pianeta in generale.
 

Zultan

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Sicuramente alle aziende non piace iniziare a rispettare tutte le norme per l'ambiente, evitare i combustibili fossili che sono molto economici e tutto il resto.
Lo fanno sia perché sono costretti sia perché si sono addirittura convinti anche loro. Hanno capito che se non c'è nessuno che compra i loro prodotti falliscono anche loro.
Ovviamente loro hanno sfruttato a più non posso, anche perché la gente chiedeva quindi hanno risposto alle esigenze, forse si può discutere in che modo l'hanno fatto ma comunque...
Purtroppo a tutti deve interessare il riscaldamento globale e la salvaguardia del pianeta in generale.
https://corrierequotidiano.it/scien...potuto-cambiare-il-mondo-ma-fu-trovato-morto/

pare che anni fa ci fosse un tizio che aveva inventato un motore ad acqua.... guarda caso é morto ....
e l´FBI ha fatto sparire tutto..... sembra una puntata dei simpson :asd
questa cosa dovrebbe fare riflettere su quanto gli interessi salvare il pianeta....

come ho detto sopra io di mio faccio quello che posso, dimenticavo che ho anche la macchina a gpl che inquina poco.
credo che di piú non posso fare. devo trattenere anche il respiro?
me ne staró qui con il pop corn a guardare come si evolve la farsa.
io me lo auguro per i giovani che si trovi qualche pezza ma ripeto non sono molto ottimista.
per me il bicchiere é mezzo vuoto appena manca 1mm dal bordo
 

Saimon

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So che è di qualche giorno fa la notizia ma è uscito il reporto dell'IPPC.
Nulla di nuovo, la situazione è grave e bisogna intervenire subito e vedendo le agente dei vari governi mondiali per ora gli obiettivi da rispettare sono molto lontani.
https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg1/downloads/report/IPCC_AR6_WGI_SPM.pdf
https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg1/downloads/report/IPCC_AR6_WGI_Full_Report.pdf
Se a qualcuno interessa leggere qualcosa del report, vi avviso, sono quattro mila pagine...

Vi linko anche il ricercatore italiano che ha collaborato con IPCC. per stilare il report
https://www.researchgate.net/figure...te-to-extreme-corresponding-to_fig2_343147917

Infine, vi linko l'ultimo report dell'UNECE (United Nations Economic Commission for Europe)

"International climate objectives will not be met if nuclear power is excluded"

https://unece.org/climate-change/pr...ves-will-not-be-met-if-nuclear-power-excluded

Anche per loro il nucleare è necessario per la transizione ecologica, senza nucleare ridurre le emissioni a 0 è praticamente impossibile.
 

Zultan

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il nucleare é tanto grazioso ma va fatto come si deve. dall´inizio alla fine.
quindi direi che all´italia va assolutamente proibito perché se devi fare gli impianti giá a sparagno e commissionarli ad amici e parenti.
poi finché sono nuovi bene poi gli fai zero manutenzione per quarant´anni sempre per sparagnare (vedi ponte di genova e tutto il resto in italia)
le scorie le vai a seppellire sotto ai pomodori al sud (cosa che é giá stata fatta) o a buttarle nel mare perché cosí costa meno.
ecco in quel caso va a finire male. forse peggio dell´inquinamento globale.
il nucleare é per i paesi ricchi (che possono fare le cose bene) e molto inquadrati dove se fai qualcosa che non va finisci in galera.
cioé... non siamo in grado di tenere puliti i tombini o mettere giú quattro cavi decenti della fibra. strade che sembrano bombardate.
ponti che cadono. ospedali che ti lasciano in corridoio un mese. immondizia per le strade ovunque.
vi immaginate dovessero fare delle centrali nucleari?? voi vi fidate di sta gente?? roba da brividi...
 

Saimon

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il nucleare é tanto grazioso ma va fatto come si deve. dall´inizio alla fine.
quindi direi che all´italia va assolutamente proibito perché se devi fare gli impianti giá a sparagno e commissionarli ad amici e parenti.
poi finché sono nuovi bene poi gli fai zero manutenzione per quarant´anni sempre per sparagnare (vedi ponte di genova e tutto il resto in italia)
le scorie le vai a seppellire sotto ai pomodori al sud (cosa che é giá stata fatta) o a buttarle nel mare perché cosí costa meno.
ecco in quel caso va a finire male. forse peggio dell´inquinamento globale.
il nucleare é per i paesi ricchi (che possono fare le cose bene) e molto inquadrati dove se fai qualcosa che non va finisci in galera.
cioé... non siamo in grado di tenere puliti i tombini o mettere giú quattro cavi decenti della fibra. strade che sembrano bombardate.
ponti che cadono. ospedali che ti lasciano in corridoio un mese. immondizia per le strade ovunque.
vi immaginate dovessero fare delle centrali nucleari?? voi vi fidate di sta gente?? roba da brividi...
Sai perché invece mi fido del nucleare?
Perché tutto quello che hai detto tra ponti a pezzi, strade distrutte e sanità da terzo mondo in alcune parti d'Italia non viene controllato da enti internazionali come la AIEA ma solo dal governo e enti locali.
Le centrali nucleari sono state fatti in paesi come Messico, Pakistan e Sudafrica ed eppure non hanno nessun problema ed eppure lì la corruzione è a livelli altissimi, moto di più rispetto all'Italia, questo perché tutta la filiale viene controllata.
In Francia hanno rifatto fare un intero circuito di raffreddamento perché le saldature non erano come le voleva la AIEA.
Anche le scorie radioattive sono estremante controllate. Se manca anche solo un kg di rifiuti, le agenzie se ne accorgono subito.
 

Tommy

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Favorevolissimo agli impianti nucleari in Italia, se solo non avessimo deciso di spegnerle col referendum negli anni '80. Io credo che il futuro non sia caratterizzato dalle soli fonti rinnovabili in quanto non ci si può affidare ad esse perché dipendenti da sole (fotovoltaico) e vento (eolico), bensì ci possa arrivare una diversificazione delle fonti in base all'utilizzo finale, il tutto con una rete elettrica intelligente fondata sulle smart grid.
 

Zultan

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Sai perché invece mi fido del nucleare?
Perché tutto quello che hai detto tra ponti a pezzi, strade distrutte e sanità da terzo mondo in alcune parti d'Italia non viene controllato da enti internazionali come la AIEA ma solo dal governo e enti locali.
Le centrali nucleari sono state fatti in paesi come Messico, Pakistan e Sudafrica ed eppure non hanno nessun problema ed eppure lì la corruzione è a livelli altissimi, moto di più rispetto all'Italia, questo perché tutta la filiale viene controllata.
In Francia hanno rifatto fare un intero circuito di raffreddamento perché le saldature non erano come le voleva la AIEA.
Anche le scorie radioattive sono estremante controllate. Se manca anche solo un kg di rifiuti, le agenzie se ne accorgono subito.
si l´unica speranza di non finire arrosto credo proprio sia che i controlli non siano fatti dagli italiani.
e mi auguro che sia cosí anche se io probabilmente, come ho giá detto, non faró in tempo a vedere la Chernobyl italiana.
ancora per qualche anno saranno occupati a mettere le mani in pasta con il covid, vendere vaccini e mascherine, maneggiare fondi europei. facciamo 3.
poi dovranno cominciare a discutere, approvare, si no non so forse, poi la gente andrá fuori di testa, secondo me ci vorranno minimo 5 anni.
poi google dice che per realizzare una centrale ci vogliono dai 5 ai 7 anni. in italia facciamo 10 se tutto va bene.
avró 68 anni. la vita media di una centrale sempre google dice che é di circa 23/25 anni. poi adesso la tecnologia non é piú quella degli anni 80.
presumo quindi che non faccia il botto nei primi 10 anni? sono a 78.
da li in poi é tutto un in piú... qualsiasi cosa vogliono fare per me va bene.
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Favorevolissimo agli impianti nucleari in Italia, se solo non avessimo deciso di spegnerle col referendum negli anni '80. Io credo che il futuro non sia caratterizzato dalle soli fonti rinnovabili in quanto non ci si può affidare ad esse perché dipendenti da sole (fotovoltaico) e vento (eolico), bensì ci possa arrivare una diversificazione delle fonti in base all'utilizzo finale, il tutto con una rete elettrica intelligente fondata sulle smart grid.
secondo me negli anni 80 hanno fatto bene ad abolirle qui. non vedi come va il paese? pensi veramente che qualcuna non avrebbe fatto il botto??
forse e dico forse adesso che, come dice @Saimon , ci sono enti che ti vengono a controllare (e mi auguro esterni all´italia), potrebbe forse
anche funzionare. non per altro, ma visto che l´italia é proprio in mezzo a tutti i paesi normali di mente, francia, germania, inghlterra, non credo
ci lascino costruire bombe ad orologeria proprio sotto di loro...
 
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Saimon

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si l´unica speranza di non finire arrosto credo proprio sia che i controlli non siano fatti dagli italiani.
e mi auguro che sia cosí anche se io probabilmente, come ho giá detto, non faró in tempo a vedere la Chernobyl italiana.
ancora per qualche anno saranno occupati a mettere le mani in pasta con il covid, vendere vaccini e mascherine, maneggiare fondi europei. facciamo 3.
poi dovranno cominciare a discutere, approvare, si no non so forse, poi la gente andrá fuori di testa, secondo me ci vorranno minimo 5 anni.
poi google dice che per realizzare una centrale ci vogliono dai 5 ai 7 anni. in italia facciamo 10 se tutto va bene.
avró 68 anni. la vita media di una centrale sempre google dice che é di circa 23/25 anni. poi adesso la tecnologia non é piú quella degli anni 80.
presumo quindi che non faccia il botto nei primi 10 anni? sono a 78.
da li in poi é tutto un in piú... qualsiasi cosa vogliono fare per me va bene.
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secondo me negli anni 80 hanno fatto bene ad abolirle qui. non vedi come va il paese? pensi veramente che qualcuna non avrebbe fatto il botto??
forse e dico forse adesso che, come dice @Saimon , ci sono enti che ti vengono a controllare (e mi auguro esterni all´italia), potrebbe forse
anche funzionare. non per altro, ma visto che l´italia é proprio in mezzo a tutti i paesi normali di mente, francia, germania, inghlterra, non credo
ci lascino costruire bombe ad orologeria proprio sotto di loro...
L'età media di una centrale nucleare è di 60 anni e si può anche allungare di 20 anni se la struttura lo permette.
Parlo però dei nuovi reattori di III+ generazione.
Riguardo i controlli, si, io mi fido perché non vengono fatti dalle istituzioni italiane (si lamentano della bassa fiducia verso le istituzioni.... e ci credo)
Sono organi a livello internazionale, che controllano le centrali nucleare in ogni paese, anche in paesi dove le informazioni non escono quasi mai tipo la Cina.
Per quanto riguarda i tempi di costruzione, si sono circa 5-7 anni senza intoppi.
E comunque si, la Francia e la Germania non farebbe accendere manco una lampadina della centrale nucleare se non sono sicuri che sia stata costruita con tutti i crismi necessari.
 
G

guest

Guest
Purtroppo per molti questo basta a dire che il riscaldamento globale non è causato dall'uomo e che non bisogna fare nulla in quanto appunto, non è causato da noi.
una volta si pensava che la Terra fosse al centro dell'universo, ora dicono che non è cosi, ma non conoscendo il centro dell'universo, come fanno a dire che non è cosi ?? ;)
 

Saimon

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una volta si pensava che la Terra fosse al centro dell'universo, ora dicono che non è cosi, ma non conoscendo il centro dell'universo, come fanno a dire che non è cosi ?? ;)
Eh?
Non capisco se è serio oppure no.
Una volta si pensava che la terra fosse il centro dell'universo ma non c'erano dati che supportassero questa teoria, infatti non esisteva ancora il metodo scientifico.
Oggi il mondo scientifico è completamente diverso, dire che il riscaldamento globale non è causato dall'uomo non ha evidenze scientifiche, anzi tutte vanno nella direzione opposta.
Cioè, l'aumento spropositato dei gas serra come la CO2 ha portato il pianeta a scaldarsi con una rapidità mai vista prima.
Ci sono 50 anni di studi dietro, gli effetti del riscaldamento globale si conoscevano bene già negli anni 70.
 
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