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GUIDA Guida a tutti i componenti di un PC

R3d3x

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► Motherboard◄

La Scheda Madre (in inglese Motherboard, spesso lo troverete con l'acronimo MB o MoBo) è una parte fondamentale di un moderno PC: "Sotto forma di scheda elettronica principale raccoglie in sé tutta la circuiteria elettronica e i collegamenti di interfaccia tra i vari componenti interni principali del PC, comprendendo quindi anche i bus di espansione e le interfacce verso le periferiche esterne."


↑ Esempio di scheda madre (Maximus X Hero di ASUS)​

È responsabile dunque della trasmissione e temporizzazione corretta di molte centinaia di segnali diversi, tutti ad alta frequenza e sensibili ai disturbi, tra CPU e RAM, schede di espansione e periferiche esterne attraverso i vari bus di sistema. I BUS (acronimo Binary Unit System) sono dei collegamenti, dei canali di comunicazioni che permette lo scambio di informazioni, sono le "autostrade" che collegano i vari componenti.
Il chipset gestisce il traffico che viaggia sui bus in modo che tutti i vari componenti abbiano il proprio turno per l'utilizzo del bus opportuno.

Un BUS di tipo parallelo significa che adotta una trasmissione parallela. Sono di questo tipo i bus ISA, PCI e AGP; oramai obsoleti in quanto costosi ed ingombranti.
Un BUS di tipo seriale significa che adotta una trasmissione seriale. Esempi di bus seriali sono: SATA, PCI Express, USB.


↑ In figura le piste di una scheda madre
Per poter svolgere la funzione di mediatore della comunicazione tra i vari componenti, la scheda madre si avvale di un software chiamato BIOS (acronimo per Basic Input Output System) che permette la corretta gestione dei vari componenti installati sulla piastra madre.


↑ Chip del BIOS montato sulla Motherboard
Il BIOS è un bootloader che permette l'avvio del PC, eseguendo per prima cosa un controllo di coerenza sui componenti installati individuando cosi eventuali malfunzionamenti o componenti mancanti. Il BIOS comunica i problemi individuati tramite beep di tipo codificato (Mai sentiti dei Beep in fila? Bene quei beep codificano un messaggio ad esempio 7 Beep in fila indicano un problema della scheda video) o anche tramite messaggi a video in modo che l'utente possa capire come intervenire.


↑ In figura il counter Dr. Debug (LED6)
Attualmente esiste il Dr.Debug un piccolo counter a due cifre posto alla fine della Motherboard che identifica il problema, ogni numero o combinazione è riportato ad un errore sul manuale d'istruzione, un ottimo passo in avanti.


↑ In figura l'avvio del PC, premendo <Del> si potrà entrare nel BIOS
È inoltre possibile accedere all'interfaccia grafica del BIOS tramite alcuni tasti segnalati all'avvio o al riavvio come F1, F2, F11, F12, Del, Canc.
Bisogna però essere rapidi altrimenti il PC si avvierà senza che voi riusciate ad entrare nel BIOS.


↑ In figura BIOS UEFI (Sinistra) VS BIOS Legacy (Destra)
I nuovi BIOS UEFI hanno un interfaccia grafica migliore rispetto a quelli legacy che ricordiamo, rendendo più facile e fruibile l'esperienza con il BIOS.
Sono stati una significativa evoluzione rispetto ai BIOS Legacy utilizzati tempo a dietro, in cui era possibile utilizzare solo la tastiera e non il mouse, con una grafica più attuale e immediata anche per i meno esperti.

Con il BIOS possiamo controllare vari parametri fondamentali del nostro Computer tra i quali: gestire il clock del processore e delle RAM potendo spingerlo oltre i suoi limiti tramite la pratica dell'Over-Clock (ovvero andare oltre la frequenza di base o anche detta Stock) applicando tensioni maggiori al componente e regolandone i valori tramite le tante variabili di cui parleremo dopo.

Nel caso le opzioni inserite non vadano bene e vogliamo portare il BIOS alle condizioni di fabbrica basterà andare nell'Exit del BIOS dove troveremo Load Optimal Defaults che ci permetterà tramite di riportare il BIOS com'era prima che toccassimo i parametri.


↑ Creazione di un CD o USB bootale tramite Media Cration Tool
Possiamo modificare la sequenza del bootloading, ad esempio installando Windows per la prima volta da un CD o da una penna USB chiamata USB bootable (Creata tramite apposite applicazioni al fine di installare Windows su di un PC) dobbiamo selezionare per primo questo dispositivo rispetto all'SSD o all'Hard Disk per poi riavviare e far partire l'USB Bootale che avvierà l'installazione di Windows.

"La buona realizzazione del BIOS è quindi un fattore chiave per le prestazioni e l'affidabilità dell'intero PC."


↑ Esempio di Dual BIOS, Bios principale (a destra) e BIOS di Back Up (a sinistra)
Alcune aziende come Gigabyte hanno iniziato a montare anche un secondo BIOS chiamato Dual Bios, un BIOS non modificabile dall'utente, dal quale è possibile ripristinare in caso di brick (blocco, letteralmente significa diventare un mattone inutile) questo poiché alcuni valori che abbiamo impostato durante la nostra permanenza nel BIOS potrebbero aver creato un danno, oppure durante l'upgrade del BIOS una interruzione ci corrente o un errore potrebbe aver creato una corruzione (danno) dei dati del BIOS.
Gli aggiornamento del BIOS sono degli upgrade rilasciati dall'azienda produttrice della scheda madre. Per fare questo aggiornamento, basta trovare il nome della propria scheda madre tramite applicazioni come ad esempio CPU-Z e vista la versione del BIOS, si cerca la scheda madre dal sito ufficiale, si va nell'area di supporto della motherboard e si cerca tra la lista dei BIOS il più recente*, lo si scarica e lo si estrae su di una penna. Una volta riavviato, ed entrati nel BIOS ci sarà l'apposita sezione per l'Upgrade selezionando il file presente sulla penna USB, il processo sarà poi automatico.
Qui una spiegazione più approfondita sul come Upgradare il BIOS.


↑ In figura il Jumper del CMOS
Il CMOS è un chip di memoria che contiene i parametri di configurazione processati dal BIOS durante la sua esecuzione, in un dato momento del POST nel boot. Questi parametri sono: data, ora, password accesso BIOS (amministratore e avvio) durante il post, configurazione HD del sistema, come: scheda madre, CPU, scheda video, memoria RAM, dischi rigidi, lettori ottici, periferiche di input (mouse, tastiera, touch pad), scheda di rete, valori di default e altri dispositivi connessi alla scheda madre. La memoria CMOS è mantenuta in attività dalla relativa pila, che consente la conservazione dei parametri anche a computer spento.
Resettare il contenuto del CMOS è un’azione, mentre cancellare o aggiornare il BIOS, che è un software a tutti gli effetti, è un’altra azione, ed è indipendente dal contenuto CMOS.


↑ In figura l'esecuzione del reset tramite Jumper CMOS
Il reset del CMOS porta il BIOS alle opzioni di fabbrica, viene definita anche Clear CMOS o BIOS (Inteso come pulizia del...), qualora aveste effettuato un overclock troppo spinto delle frequenze del processore o più generalmente ottenuto errori continui all’avvio del PC, dovrete ricorrere al reset del BIOS attraverso l’ausilio di un piccolo jumper, definito Jumper CMOS, un piccolo componente hardware composto da due o tre pin (in italiano piedino, indica una qualunque terminazione metallica che, innestandosi nella sua controparte, stabilisce un contatto elettrico), chiamati CLRTC e dediti al controllo del funzionamento del BIOS.
Qui una guida più approfondita al Reset CMOS.


↑ In figura la batteria tampone
La batteria tampone CR2032, anche detta batteria CMOS, serve per mantenere aggiornata data e ora quando il computer non è alimentato. Quando le impostazioni del BIOS sono memorizzate in una CMOS SRAM, la batteria tampone alimenta anche quest'ultima per mantenere i dati quando il computer è spento. Nel caso si scarichi non verranno mantenute data, ora e informazioni nella CMOS SRAM.
Le CR2023 sono delle piccole batterie dal diametro di 20mm che forniscono una tensione di 3V e hanno una principale caratteristica: la lunga durata, che si aggira intorno ai quattro anni, ed è inversamente proporzionale ai lunghi periodi di inutilizzo e alle alte temperature.
È possibile fare un reset CMOS anche tramite la batteria. Qui una guida più approfondita al Reset CMOS.


↑ In figura i diversi form factor delle schede madri
Passando ad altro, il Form Factor (o formato) è il tipo di dimensione e forma che la scheda madre ha, questo implica principalmente in quale case/chassis può rientrare la nostra scheda madre. Esistono, infatti, case compatti adatti per schede madri ITX e M-ATX ma non compatibili con le ATX, ovvero le schede madri che rappresentano attualmente lo standard form. Questi 3 (ATX, M-ATX e M-ITX) sono quelli principalmente usati, ma c'è in oltre un formato più grande chiamato E-ATX, meno diffuso.
In genere possiamo conoscere in anticipo il tipo di Form Factor della Motherboard dal codice del Chipset, infatti schede madri M-ATX avranno nel codice la M, mentre le M-ITX avranno per l'appunto M-ITX ad esempio: X470 (In formato ATX), Z370M (In formato M-ATX), B350M ITX (In formato M-ITX).


↑ Esempio di Northbrige e Southbridge su scheda madre datata​

Tutti i componenti collegati alla scheda madre erano collegati a due chip: il Northbridge (o ponte nord) e il Southbridge (o ponte sud).
Il Northbridge era un circuito che permetteva il collegamento ad alta velocità tra i componenti critici per le prestazioni del computer: CPU, RAM, SATA, Slot PCIe. Il Southbridge gestiva le interfacce a bassa velocità, quali: USB, porta Ethernet, Periferiche input.

Dal 2003 per AMD e dal 2008 per Intel, il Northbridge non esiste più, in quanto si è deciso di integrare nelle CPU il controller delle memorie RAM per ridurre al minimo le latenze; nelle schede madri attuali ritroviamo soltanto il Southbridge ad oggi chiamato Chipset o PCH ovvero l'insieme di circuiti integrati di una scheda madre che si occupano di smistare e dirigere il traffico di informazioni tra le varie componenti della scheda (come anticipato all'inizio nella descrizione dei BUS).

Il Platform Controller Hub (PCH) è una famiglia di chipset Intel, introdotta circa nel 2008. È il successore della precedente Intel Hub Architecture, che utilizzava invece un northbridge e il southbridge. Il PCH controlla determinati percorsi dati e funzioni di supporto utilizzate in combinazione con la CPU. Questi includono clock, Flexible Display Interface (FDI) e Direct Media Interface (DMI), sebbene l'FDI sia usato solo quando il chipset è necessario per supportare un processore con grafica integrata. Pertanto, le funzioni di I / O (Input e Output) vengono riassegnate tra questo nuovo HUB centrale e la CPU rispetto all'architettura precedente: alcune funzioni di Northbridge, il controller di memoria e le linee PCI-e, sono state integrate nella CPU come anticipato prima mentre il PCH ha rilevato le restanti funzioni in oltre ai ruoli tradizionali del Southbridge, andandolo a soppiantare.

Il DMI (acronimo per Direct Media Interface) rappresenta il collegamento tra northbridge e southbridge nelle vecchie schede madri, ad 1 GB/s.
Successivamente il DMI 2.0 venne utilizzato per collegare una CPU Intel con l'Intel Platform Controller Hub (PCH), che sostituisce l'implementazione storica di un Northbridge e Southbridge separati, la velocità raddoppiò a 2.0 GB/s ed è stato montato dalle Z97, Z87, Z77, Z68 e dalle X99 motherboard usate per gli Haswell-E.
Nel 2015 abbiamo il rilascio del DMI 3.0 con una banda di 3,93 GB/s 1 GB per ognuna delle 4 linee, per il collegamento CPU-PCH, montato inizialmente dalle Z170 e H170 per processori Skylake, e poi dalle successive Z270, H270, B250 di Kaby Lake e Z370, B360 di Coffe Lake.
Il DMI 3.0 ha la stessa banda passante di 4 linee PCI-E.


Slot di espansione PCI-E in vari formati​

Sulla scheda madre ritroviamo come interfaccia di espansione le PCI-E (acronimo per Peripheral Component Interconnect - Express), ha sostituito già da un bel po' di tempo PCI, PCI-X e AGP. È quindi un evoluzione del vecchio PCI che però trasferisce dati in serie invece che in parallelo come anticipato precedentemente. Si sono susseguite alcune evoluzioni dalla versione PCI-E 1.0 all'attuale PCI-E 3.0 e l'ormai prossima PCI-E 4.0, la differenza sostanziale è l'aumento di banda passante (la banda indica la quantità di dati informativi che possono essere trasferiti).


↑ Linee elettriche per gli slot PCI-E​

Sulla scheda madre sono presenti PCI-E con Form Factor x16, x8, x4 e x1.
Non è però detto che un connettore formato x16 funzioni effettivamente su 16 linee PCI-E, ma dipende dalle linee occupate ma non solo dipende anche da quante linee elettriche arrivano a quel determinato slot in questo caso possiamo vederlo nell'immagine che ci basterà contare il numero di saldature per sapere quante linee elettriche arrivano a quel determinato slot.

In genere gli slot in formato x16 sono gestiti dal processore, ma non è detto, ed occupati solitamente da schede grafiche mentre gli slot in formato x8, x4, x1 sono in gestiti dal Chipset.
La potenza del marketing di CrossFire e SLI spinse i produttori di motherboard a mettere "slot grafici" in quante più posizioni possibili, persino usando connettori fisici x16 laddove la scheda ha un collegamento elettrico x4 o x8 ma come potete immaginare le prestazioni erano nettamente inferiori in alcuni casi.


↑ Scherma del Chipset Z170 con CPU 6° Gen
A volte vediamo nelle recensioni queste immagine ma non abbiamo la più pallida idea di cosa significhino bene è ora di spiegarle e di capire per cosa siano realmente queste linee PCIe.

Ogni CPU genera un numero di linee PCI - Express che varia a seconda della generazione e del modello facciamo qualche esempio:

i5 2500K → 16 Linee PCI-E 2° Gen*
i7 8700K / i3 7100 / i7 6700K / i5 4440 / i5 3570K / Pentium G4560 ** → 16 Linee PCI-E 3° Gen**
Ryzen 3/5/7 → 16 Linee PCI-E 3° Gen + 4 Linee PCI-E 3° Gen riservate agli NVMe
(Sebbene non sia esattamente così Ryzen possiede la bellezza di 32 linee delle quali 8 sono inutilizzate, 4 sono dirette al chipset e non utilizzabili e le restanti divise come accennato prima, non è quindi un caso che i Threadripper abbiamo 64 linee ovvero 2x32 linee)
i7 5820K → 28 Linee PCI-E 3° Gen
i7 5960X / i7 6950X→ 40 Linee PCI-E 3° Gen
i9 7980XE → 44 Linee PCI-E 3° Gen
Threadripper → 60 Linee PCI-E 3° GEn + 4 Linee PCI-E 3° riservate agli NVMe
* Esempio di CPU pre-Ivy Bridge che supportano la 2° Gen di PCI-E
** Esempi di CPU successive a Sandy Bridge che supportano la 3° Gen di PCI-E

Il 6700K ad esempio gestisce direttamente 16 linee PCIe 3.0 dedicata alla grafica e dialoga con il chipset mediante una connessione DMI 3.0 che garantisce una banda passante di circa 3,9 GB/s.
Il chipset Z170 mette a disposizione ulteriori 20 linee PCI 3.0 suddivise fra tutti i vari device, ivi comprese USB, SATA, M.2, LAN, slot PCI 1X, etc.
Quindi la CPU dedica le sue linee alla grafica nei soli Slot più grandi in formato x16 (In alto a sinistra in varie configurazioni x16 oppure x8 + x8 oppure x8 + x4 + x4 in base al numero di schede video collegate) e il Chipset dedica le sue linee ai restanti device per gli Slot di formato più piccolo (Up to 20x PCIe 3.0 per il resto), e dialogano tra loro tramite la connessione DMI 3.0 a 3,9 GB/s che vediamo in figura come il collegamento tra Chipset e CPU.

L'i7 5820K invece, garantisce 28 linee PCIe 3.0 ma dialoga con il chipset X99 mediante una connessione DMI 2.0 che assicura un bandwidth di 2 GB/s. Quanto al chipset X99, questo fornisce solo 8 linee PCI 2.0. Allo stesso modo l'i7 5960X ha a disposizione ben 40 linee + 8 linee dell'X99. Quindi:

i7 6700K con 16 linee PCIe 3.0 + Z170 con 20 linee PCIe 3.0 (3,9 GB/s) (Sono invece 24 le linee PCIe 3.0 nel caso delle Z270 e Z370)
i7 5820K con 28 linee PCIe 3.0 + X99 con 8 linee PCIe 2.0 (2 GB/s)
i7 5960X con 40 linee PCIe 3.0 + X99 con 8 linee PCIe 2.0 (2 GB/s)

Questo implica che con un i7 6700K e una Z170 potremo fare al massimo uno SLI di 2 schede video senza subire un impatto notevole alle prestazioni dovuto alle linee in quanto due schede funzioneranno entrambe a x8 (1° GPU a x8 + 2° GPU a x8) ma dobbiamo considerare che 8 linee al momento sono appena sufficienti per le top di gamma GTX 1080 e GTX 1080Ti in quanto sebbene nell'ordine di pochi fps o piccoli decimi di fps, iniziamo a vedere già una piccola discrepanza di prestazioni.
La singola schede funzionerebbe a x16 che garantirebbe le massime prestazioni sopratutto per schede come la GTX 1080Ti e ancora di più per le RTX. (1° GPU a x16)

Se invece tentassimo un 3-way SLI avremmo un brusco calo di prestazioni dovuto all'utilizzo di x8 linee per la prima scheda (in genere non viene castrata in prestazioni come accennato prima) e da 2 schede che invece vengono molto castrate dalle linee x4. (1° GPU a x8 + 2° GPU a x4 + 3° GPU a x4)

Ne consegue che con un processore i7 6700K non si può fare più di un solo SLI/CrossFire o addirittura in caso di schede molto prestanti neanche il singolo SLI tra due GPU, poiché hanno solo 16 linee dedicate ma, in compenso, si possono mettere molti più device senza preoccuparsi perché il chipset mette a disposizione 20 linee aggiuntive.

Con l'i7 5820K possiamo fare più SLI/Crossfire poiché la CPU mette a disposizione ben 28 linee (1° GPU a x16 + 2° GPU a x8 + 3° GPU a x4) ma avremo meno linee per altri device fino ad un massimo di 8 linee con un dialogo tra CPU e PCH ancora più lento.
Con l'i7 5960X avremo ancora più possibilità con le 40 linee a disposizione (1° GPU a x16 + 2° GPU a x16 + 3° GPU a x8) potremo anche tentare il 4-way SLI (1° GPU a x16 + 2° GPU a x8 + 3° GPU a x8 + 4° GPU a x8 ), oltre alle 8 linee per il resto dei device.

Per la restante parte dell'immagine iniziale notiamo semplicemente la possibile espansione della scheda madre in porte USB, il tipo di connessione Ethernet a sinistra e a destra, scheda audio, espansione SATA e le tecnologie per audio e storage.
In alto a destra con quali RAM si rapporta la CPU e la iGPU (La scheda grafica integrata nel processore) e a sinistra circa a metà quanti display può supportare la suddetta iGPU.

Successivamente vediamo il collegamento tramite SPI (Acronimo per Serial Peripheral Interface) è un collegamento master & slave (Padrone e schiavo), il master controlla il bus, emette il segnale di clock, decide quando iniziare e terminare la comunicazione


↑ Questo è il Socket di Intel, LGA 1151 ↑ Questo è il Socket di AMD, PGA AM4
Questo è il Socket, ovvero il luogo dove va posizionata la CPU, come possiamo vedere qui abbiamo due tipi di Socket differenti:
A sinistra, il Socket LGA 1151 di una Scheda Madre Intel.
A destra, il Socket PGA AM4 di una Scheda Madre AMD.
Non è stato sempre così molto tempo fa utilizzavano lo stesso socket, ma con il tempo hanno preso due strade diverse al momento:
Per Intel troviamo LGA 1151 ovvero Land Grid Array - 1151, nella quale la scheda madre Intel ha i piedini (Maschio) e la CPU si connette ai piedini (Femmina)
Per AMD troviamo PGA AM4 ovvero la Pin Grid Array di quarta generazione (AMD codifica il socket in generazioni rispetto ad intel che la codifica in base al numero di piedini) con 1331 buchi sulla scheda madre (Femmina) dove rientrano i 1331 piedini della CPU (Maschio)

Ci sono varie generazioni di Socket, i processori hanno determinati socket di compatibilità, anche se possono essere create diversi tipi di schede madri con lo stesso socket, in questo caso parliamo di Chipset, il Chipset identifica il codice della Motherboard, solitamente serve per differenze le Motherboard con quelle che hanno Socket diversi o Motherboard che montano processori di generazioni diverse ma non solo si differenziano anche in termini di accessori e prestazioni oltre che di prezzo, dividendosi solitamente in 3-4 fasce di prezzo principalmente.

Qui sotto la tabella con CPU-Socket-Chipset per capire quale socket appartiene a determinati Chipset:


Chipset per Motherboard Intel:
I Chipset identificati con le lettere X (X299/X99
solo per processori extreme) e Z (Z370, Z270, Z170) , sono le uniche Motherboard per poter fare l'Over-Clock con i processori con la K/X finale nel codice.
I Chipset, per così dire economici e non da OverClock, sono codificati dalle lettere H, B e H (Da non confondere con la prima in quanto ad esempio le H170sono di fascia alta mentre le H110 sono di fascia bassa mentre il Chipset B150 è di fascia media) sono per processori tutti i processori normali che non devono essere overclockati.
La differenza è in ciò che danno sopratutto in termini di features (Accessori, dettagli, etc...) e anche di prestazioni e qualità.

Chipset per Motherbaord AMD:
Il Chipset X (X370) e B (B350) permettono l'overclock di tutti i Processori AMD compatibili con Socket AM4, X è la fascia alta mentre B o
L'unico Chipset che non permette l'OverClock è il Chipset A (A320).
Il Chipset X399 (da non confondere con X370 che invece è per processori Ryzen) è invece simile alle CPU Extreme Edition di Intel infatti viene utilizzato per i processori ThreadRipper, ha un Socket differente chiamato TR4 (Abbreviazione di ThreadRipper 4) che però è un LGA e non un PGA.
Precedentemente, nell'era di Piledriver e Bulldozer, la distinzione del Chipset non veniva fatta con le lettere ma tramite i numeri ad esempio un processore FX-8320 poteva andare sia su una scheda madre 990 che 970 ma la 990 era di fascia alta, mentre la 970 di fascia media, anche se permettevano entrambe l'Over-Clock.


Per la scelta della scheda madre troviamo vari marchi: ASRock, MSI, Gigabyte, Biostar, EVGA e Asus (e altri minori come NZXT, Cinesi, etc. )
Sia per Intel che per AMD non c'è una migliore marca o un miglior modello ma ogni volta vanno valutate le features, la qualità della Motherboard, la qualità del BIOS che monta, e le potenzialità in Over-Clock ma sopratutto va valutato l'uso che dovrete andare a farne quindi utilizzare una scheda madre da 250€ come la ROG Maximus X Hero o una ASRock Taichi e montarci un i3 xx00 senza la fatidica K, ha poco senso dato che non possiamo overclockarlo, ma anche se avessimo un i7-xx00K ma sappiamo di fare degli Over-Clock moderati e non estremi, risulterebbe inutilizzata o sprecata.
In genere fin quando non si tratta di Over-Clock non ci sono grandi differenze se non in accessori che offrono, spesso sopratutto con AMD si tratta di BIOS migliori rispetto ad altri mentre quando si parla di Over-Clock sarebbe più utile sapere quali sono le più affidabili e prestanti ma sopratutto capire quanto over-clock vorrai fare.
Il discorso è ampio e non del tutto facile ma in linea di massima bisogna ragionare che nel caso in cui non si necessiti di overclock si può semplicemente puntare ad un qualsiasi marchio (sebbene sarebbe sempre importante leggere una review della MB scelta).

Continua ↓ (Ma da qui in poi la guida è in ricostruzione sullo stile finora usato)
 

R3d3x

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Processore

Cos'è la CPU?
Il processore o unità di elaborazione centrale (CPU ossia Central Processing Unit) rappresenta il motore di un computer.
Coordina tutte le altre unità di elaborazione dati, svolge calcoli matematici ed esegue ogni istruzione di ogni software utilizzato.
Il processore va sulla scheda madre specifica per quel processore e sopra di esso va aggiunto un dissipatore aggiuntivo specifico, in quanto genera calore e questo va dissipato e raffreddato.
Il processore tipicamente lavora ad una certa frequenza di clock che rappresenta uno dei suoi parametri prestazionali in termini di capacità di processamento.
Un Core è il nucleo elaborativo di un processore, un core crea un thread ovvero l'elaborazione di un singolo processo, la parola Multi core viene utilizzata per indicare una CPU composta da 2 o più core messi in parallelo, ovvero da più nuclei di processori "fisici" montati sullo stesso package (Contenitore), da qui nascono i multi-thread ovvero più processi possono essere svolti contemporaneamente.
La CPU cache è la cache utilizzata dalla CPU per ridurre il tempo medio d'accesso alla memoria, con il termine Cache si indica una area di memoria di piccole dimensioni ed estremamente veloce più veloce della RAM. Il suo scopo è di velocizzare l'esecuzione dei programmi in quanto al suo interno risiedono temporaneamente un insieme di dati e programmi che si prevede debbano essere utilizzati nell'immediato futuro e che quindi possano essere velocemente recuperati. L'uso della cache è non visibile al programmatore e la sua gestione è completamente affidata alla CPU.
Per renderlo facile, è uno spazio su cui lavora la CPU stessa, più la memoria è capiente, più dati è possibile immagazzinare, e meno spesso sarà necessario scaricare e caricare la memoria con altri dati.
Il TDP è il Thermal Design Power ovvero il consumo designato della CPU.
Attualmente ci sono due competitor principali nel settore Desktop/Notebook/Workstation: Intel ( abbreviato da Integrated Electronic Corporation) è il principale produttore di CPU con circa l'80% delle quote di mercato, contro il 20% delle quote in possesso di AMD (Advanced Micro Devices) il suo diretto concorrente, molti altri c'erano prima come Cyrix, IBM, VIA, MIPS (alcuni dei quali si sono poi distaccati dal settore CPU desktop o sono stati acquistati da altre aziende) ma non hanno saputo tenere il passo molti anni prima.
Come funziona?
Attraverso questi calcoli, la CPU coordina tutte le altre componenti interne del PC per mezzo di istruzioni e dati fornitegli da programmi. Per fare ciò, il processore esegue 4 fasi:
- Fase di Fetching: in questo stadio la CPU preleva i dati necessari dalla memoria primaria (memoria Cache e memoria RAM).
- Fase di Decoding: in questa fase la CPU traduce le informazioni che deve elaborare, ovvero vengono decodificate nel linguaggio che parla il processore, il famoso codice binario, composto dalle sole cifre 0 e 1.
- Fase di Executing: in questo stadio la CPU esegue, sulla base delle informazioni decodificate nella precedente fase, i calcoli necessari a fornire il risultato richiesto... ma come funziona tutto ciò ? premesso che per capirlo realmente occorrerebbero competenze ingegneristiche, si può accennarne comunque una spiegazione: il processore è formato da circa un miliardo di transistor, componente elettrico che funge da porta e, in base al codice binario, un singolo transistor fa passare corrente (nel caso della cifra 1) oppure ne impedisce il passaggio (nel caso di 0). Combinando i vari codici con calcoli di ogni tipo, il processore fornirà il risultato, composto anch'esso da un codice binario.
- Fase di Write-Back: in quest'ultima fase, i dati del risultato del calcolo vengono riscritti nel linguaggio precedente alla decodificazione e vengono inviati in una porzione casuale di memoria, a disposizione del programma che ne ha fatto richiesta.

Un po' di Storia di Intel:
https://forum.hwreload.it/threads/storia-dei-processori-intel.257/
Un po' di Storia di AMD:
https://forum.hwreload.it/threads/storia-dei-processori-amd.258/

Che differenza c'è tra le CPU di Intel? Ovvero cos'è un Atom, un Celeron, un Pentium, un i3, un i5 e un i7 e cos'è l'HyperThreading (HT) e Turbo Boost?
Intel divide i processori in grandi famiglie, generalmente si può dire che i Processori Intel per PC Desktop e Notebook si dividono così:
Atom, ovvero, dei processori indicati per Nettop, Notebook o Smartphone, pochi sono quelli creati per Desktop, hanno basse prestazioni e bassi consumi, posso avere 1 (Quelli più vecchi) o 2 Core, ultimamente sono stati creati dei Quad Core Atom (Atom Bay Trail, il nuovo SoC multicore di Intel).
I numeri dei processori per la famiglia di processori Intel Atom sono contraddistinti da una sequenza numerica a tre cifre, i processori Intel Atom per netbook di rete presentano un prefisso N e i processori Intel Atom con un prefisso Z indicano che il processore è un dispositivo MID (Mobile Internet Device). Da poco le nuove CPU Atom hanno un prefisso x3, x5, o x7 distinte come per i Core, semplicemente gli x3 sono per tablet o smartphone di fascia bassa, x5 intermedi e x7 su top di gamma o su convertibili 2-1.
Celeron, ovvero, dei processori indicati per chi ha un budget per la CPU che si aggira al di sotto dei 50€, il codice è composto da 4 numeri preceduti da una lettera o da 3 numeri. Questa tipologia di processori presenta principalmente dei modelli dual core (Alcuni processori datati anche 1 solo Core, mentre dal 2013 alcuni della Serie J e N hanno anche 4 Core) dotati di grafica integrata chiamata HD Graphics (avente 6 unità di calcolo quindi inferiore alle altre), con frequenze non superiori a 3GHz, senza Turbo Boost.
Pentium, ovvero, dei processori indicati per chi ha un budget per la CPU compreso all’incirca tra i 50€ e i 80€, il codice è composto da 4 numeri preceduti da una lettera. Anche questa tipologia di processori presenta esclusivamente dei modelli dual core dotati di grafica integrata chiamata sempre HD Graphics (avente, però, 10 unità di calcolo) con frequenze solitamente non superiori ai 3,7 GHz , senza Turbo Boost e con I-GPU discrete o più potenti in base al modello.
Con KabyLake sono stati creati del Pentium Dual Core con HyperThreading.

La famiglia più grande e più adatta al Gaming è quella degli Intel Core dai 100€ ai 350€:
Per la fascia da gaming entry level abbiamo gli Intel Core i3 composti da 2 Core con tecnologia HyperThreading ma senza Turbo Boost.
Per la fascia media da gaming abbiamo gli Intel Core i5 composti da 4 Core con Turbo Boost, in caso di necessità le frequenze possono salire automaticamente.
Per la fascia alta da gaming abbiamo gli Intel Core i7 composti da 4 Core con tecnologia HyperThreading e Turbo Boost.
Però abbiamo anche una fascia estrema chiamati Intel Core Extreme, i7 EXTREME possono avere dai 6 ai 10 Core con tecnologia HyperThreading e Turbo Boost, il cui prezzo si aggira dai 400€ ai 1500€ per il Deca Core.
Più saliamo di fascia e più aumenta la memoria cache che ci consente quindi calcolare più dati contemporaneamente.
Solitamente ad 1 Core corrisponde 1 Thread, il quale è una suddivisione di un processo in due o più filoni o sotto-processi, che vengono eseguiti insieme da una CPU.
Gli i3, gli i7 e gli Extreme hanno la tecnologia HyperThreading (HT), viene utilizzata per migliorare le prestazioni dei processori, creando una duplicazione interna di alcune unità dei chip, cosi che da 2 Core Fisici si creino 4 Thread invece di 2, nel caso di un i3, mentre nel caso di un i7 con 4 Core Fisici si creano 8 Thread, utile nelle operazioni di multitasking. L'i5 non è dotato di HyperThreading avendo 4 Core Fisici e 4 Thread.
Per i Notebook abbiamo le rispettive famiglie dei Core in varie serie a risparmio energetico e non, come la Serie U (i3 6100u, i5 6200u, i7 6500u) sta per bassi consumi ovvero un minor TDP, i processori U sono tutti Dual-Core sia gli i3 che gli i7 con HT e con basse frequenze rispetto ai desktop, la differenza sta nel fatto che un i3 non ha il turbo boost, l'i5 ce l'ha, e l'i7 ha frequenze maggiori dell'ì5, lo stesso avviene per i Core M e quindi per la Serie Y, abbiamo anche le famiglie di Atom, Pentium e Celeron sempre per notebook.
Come si leggono i codici delle CPU Intel?


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Nella prima parte c'è il marchio della casa produttrice, poi abbiamo la tipologia di CPU e la fascia a cui appartiene in questo caso l'i7 è la fascia alta, il primo numero indica la generazione della CPU in questo caso la sesta (Skylake), mentre i restanti 3 numeri sono cifre per distinguere le varie CPU, mentre i suffissi finali hanno vari significati:
La Serie K è quella per l'overclock.
La Serie T indica un TDP inferiore a quello standard consumano quindi meno ma lavorano a frequenze più basse.
La Serie S hanno base clock leggermente più bassi rispetto alle CPU normali e quindi un minor TDP.
La Serie P prima era priva di GPU attualmente invece monta un chip grafico inferiore.
La Serie E sono processori Embedded ovvero saldati sulle Motherboard o OEM.
La Serie R sono processori Embedded dotati di eDRAM che è una memoria integrata sul package a supporto di processore e GPU, più potente delle altre come per la Serie C.
La Serie C usciti solo con Broadwell, dotati di una potente GPU con memoria eDRAM a supporto, oltre che di moltiplicatore sbloccato.
La Serie X sono processori della serie estrema e quindi sono overclockabili e possono avere più di 4 Core.
Per i notebook invece:
La Serie M è la classica serie per notebook ovvero Mobile dual core con HT a consumi ridotti.
La Serie U sta per bassi consumi, i processori U sono tutti dual-core con HT con un TDP ridotto e basse frequenze rispetto ai desktop.
La Serie H hanno un I-GPU a prestazioni elevate, un TDP maggiore e quindi lavorano a frequenze un po' più alte della serie U.
La Serie Q sono processori Quad Core con HT o no.
La Serie MX sono processori ad alte prestazioni per notebook.
La Serie HQ sono processori Quad Core con HT o no, hanno un I-GPU a prestazioni elevate.
La Serie HK hanno un I-GPU a prestazioni elevate, e sono overcloccabili.
Un altra serie è nata dalla nascita degli Intel Core M una CPU utilizzabile su convertibili, tablet, notebook e All-in-one, inoltre utilizzano un nuovo nome in modo da immettere la serie nel codice stesso invece che alla fine, inoltre hanno la tecnologia vPro esclusiva degli Intel Core a differenza degli Atom.
La Serie Y ha un TDP dimezzati rispetto alla Serie U, frequenze molto più basse ma con boost maggiore che arriva fino a quasi 2GHz di boost.
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Ma la differenza tra un i3 con 2 core fisici e HyperThreading,e un i5 con 4 core fisici senza HT, qual è?
I 4 Core Fisici sono molto più potenti di 2 Core Fisici a cui si sommano i 2 Core Logici, poiché un Core Logici fa guadagnare circa un 30% di prestazioni non il 100% di un Core Fisico.
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Single core senza HT: 1 core fisico, 1 core logico (Intel Pentium 3)
Single core con HT: 1 core fisico, 2 core logici (Intel Pentium 4 HT)
Dual-core senza HT: 2 core fisici, 2 core logici (Intel Pentium D, AMD Athlon X2)
Dual-core con HT: 2 core fisici, 4 core logici (Intel Core i3)
Quad-core senza HT: 4 core fisici, 4 core logici (Intel Core i5)
Quad-core con HT: 4 core fisici, 8 core logici (Intel Core i7)
Esa-core senza HT: 6 core fisici, 6 core logici (FX 6300 o superiori)
Esa-core con HT: 6 core fisici, 12 core logici (Intel Core Extreme)
Octa-core senza HT: 8 core fisici, 8 core logici (AMD FX-8100 o superiori)
Octa-core con HT: 8 core fisici, 16 core logici (Intel Xeon E5 o Intel Core Extreme)
Deca-core con HT: 10 core fisici, 20 core logici (Intel Core Extreme Broadwell-E)

Cosa significa Moltiplicatore Sbloccato? Che significano quelle K nei codici delle CPU Intel?
Un processore i5 6600K quindi con la K, nel suo codice, ha il Moltiplicatore sbloccato (solitamente non lo è, viene anche chiamato CPU Ratio) sono quindi processori pensati per l' Over-clock (Superare le frequenze di base, o frequenze stock), il risultato del Moltiplicatore x BLCK dà la frequenza quindi ad esempio un Moltiplicatore di 35x (per) un BLCK di 100 MHz dà come risultato 3,5 GHz che è la frequenza base, per farla salire noi modifichiamo il moltiplicatore ad esempio a 42 * 100 = 4,2 GHz.
Tutto ciò è possibile alzando le tensioni (alzando quindi sia l'energia che le temperature, in quanto più tensione determina più calore) applicate al Core (VCore), alle Cache, al Ring e alle Ram (VDRam innalzando poi la loro frequenza tramite la DRAM Frequency), che possono essere anche loro overclockate, ed in infine le tensioni applicate al regolatore di tensioni interne (VCCIN o VRIN); in OffSet queste tensioni vengono settate da noi, Interpolation sono scalati in automatico.
Il Loadline o VDrop serve a non far cadere le tensioni quando la CPU è sotto stress.
Ma come nasce questo overclock?
Quando vengono prodotti i processori vengono prodotti per operare ad esempio ad una velocità di 1000 MHz con una tolleranza di 200 MHz, ma dovrà necessariamente produrre chip da almeno 1200 MHz nominali, per evitare che buona parte della produzione non regga le frequenze prefissate.
Gli overclocker sfruttano tali differenze per spingere i chip ai loro limiti prestazionali ed è per questo che a parità di modello alcuni chip sono più o meno "fortunati" di altri. Spesso, inoltre, diversi modelli di processore derivano da un'unica filiera produttiva: ciò spiega come può accadere che, in alcuni casi, dei modelli economici possano raggiungere facilmente le prestazioni di modelli più performanti, mentre magari alcuni esemplari di questi ultimi fatichino ad operare oltre la loro frequenza nominale.
Ma quindi perchè farlo?
Sfruttare una vecchia CPU per eseguire ad esempio un gioco che richiederebbe del nuovo materiale hardware giustifica l'esecuzione di un overclock. Stesso vantaggio si otterrebbe overcloccando un hardware utilizzato per eseguire lunghe ed impegnative elaborazioni, quale ad esempio un secondo PC adibito alla codifica di filmati o al rendering di grafica 3D che spesso richiedono ore.
Per eseguire un overclock di una CPU, bisogna garantire che l'hardware interessato non subisca danni: ogni processore ha come caratteristica una Temperatura di Core che deve essere mantenuta stabile e sotto una certa soglia di pericolo.
Se il processore viene fatto operare ad una velocità più elevata di quella nominale, l'energia termica sviluppata dallo stesso aumenterà rapidamente con carichi elaborativi elevati.
Inoltre, non sempre il sensore di temperatura interno al processore riuscirà ad essere d'aiuto, in quanto potrebbe rilevare troppo tardi un repentino ed improvviso innalzamento della temperatura del core. Il core per l'appunto è la parte del processore che è racchiusa dall'involucro del processore stesso, mentre il sensore di temperatura si trova spesso all'esterno o ai bordi dell'involucro.
Per evitare spiacevoli inconvenienti dovuti ad un surriscaldamento (overheat) della CPU (NOTA BENE: con conseguente blocco del sistema e possibili danni irreparabili all'hardware) è necessario, quindi, fare in modo che il core del processore, a sistema avviato ed a pieno regime di elaborazione, venga comunque a trovarsi al di sotto della temperatura di funzionamento nominale dichiarata dal costruttore.
Da qui nasce la necessità di un Dissipatore ovvero una componente che dissipi il calore della CPU, la maggioranze delle case produttrici vendono le "CPU Boxate" ovvero con Dissipatore Stock già incluso, ovvero un Dissipatore che riesce a reggere le temperature della CPU a Frequenze Stock (Stock significa a frequenze di fabbrica) e non sono quindi adatti all'Overclock.
Come abbino CPU e GPU? Cos'è il "Bottleneck" o "Collo di bottiglia"?
Per abbinare CPU e GPU bisogna fare una piccola premessa, ovvero il bottleneck o collo di bottiglia, immaginate la forma a collo di bottiglia stretto iniziale che poi si allarga? Bene, la CPU è la parte "stretta" il collo della bottiglia, mentre la GPU è la parte larga, il corpo di tale bottiglia.
Il che signica che la CPU è una componente che riduce le prestazioni della GPU, quindi la GPU non riesce a lavorare al massimo delle sue potenzialità, viene limitato il flusso dei dati e non viene sfruttata perchè il processore è troppo lento ad elaborare i dati avendo un flusso di dati minore rispetto a quello che può ricevere ed elaborare la GPU.
In generale schede come top di gamma o loro SLI sono affidati a i7 overclockabili o extreme


•Memoria RAM
Cos'è la RAM?
La memoria RAM (Random Access Memory) è una memoria ad accesso casuale che permette l'accesso diretto ai dati memorizzati con lo stesso tempo di accesso, indipendentemente da dove essi si trovino.
La memoria RAM è usata dal Processore come un luogo molto veloce sul quale fare dei calcoli ed ottenere un dato risultato; questo ultimo potrebbe poi essere consolidato e scritto sul disco fisso ma viene "lavorato" all'interno della RAM, che può quindi essere considerata una memoria "volatile" sulla quale scrivere al momento del bisogno per poi svuotarsi completamente quando il pc si spegne.
Nel caso al RAM non bastasse, verrà effettuato un swap utilizzando la memoria dell'hard disk che causa un rallentamento a tutto il pc.
Che cos'è la Latenza?
La latenza esprime il ritardo tra l’inoltro di una richiesta in lettura alla memoria e l’istante in cui il dato è pronto per l’uscita (quindi, in poche parole, più è bassa questa latenza e meglio è). In genere viene rappresentata mediante il valore di CL (ovvero di CAS latency) ma, oltre a questo, esistono però anche i valori di Row Address to Column Address Delay, Row Precharge Time e Row Active Time (tutti comunemente misurati in nanosecondi). In ogni caso, se ad esempio devi scegliere tra due moduli di memoria uguali in tutto e per tutto tranne che nella latenza, dovrai preferire quello dotato di un CL minore.
Qual è la differenza tra DDR,DDR2,DDR3,DDR4?
La prima cosa da capire è che hanno dei PIN diversi di attacco quindi le DDR4 non possono andare in canali per DDR3 in quanto non ci entra fisicamente lo stesso per le altre quindi le schede madri solitamente hanno dei canali per un solo tipo di DDR (Dico solitamente poichè ci sono motherboard con 2 canali DDR3 e 2 DDR4 ma lasciatele perdere.) quindi la scheda madre determina il tipo di DDR che acquisterete.
I tipi di memoria DDR (Double Data Rate ovvero l'evoluzione delle SDR Single Data Rate) lavorano con i pacchetti prefetch buffer, che sono utilizzati per collezionare i dati prima di fornirli a un'interfaccia più veloce.
Le DDR usano un prefetch di 2, le DDR2 di 4, le DDR3 di 8 questa caratteristica ne determina le prestazioni tra generazioni e del perchè le latenze si dilatino all'aumentare della generazione. Ad esempio le DDR lavorano con CAS di 2, 2,5, o 3 cicli di clock mentre le DDR2 con 3, 4,o 5 e le DDR3 con CAS da 5 a 8 ovvero il numero di clicli per "riempire" il prefetch buffer. Per Frequenze più alte avremo Latenze più alte.
Esempi:
Una memoria DDR a 200 MHz ha una frequenza di clock di 100 MHz, una frequenza del bus di I/O di 100 MHz, una velocità di trasferimento di 200 MT/s, una banda passante di 1,6 gigabyte al secondo per canale (da cui il termine PC-1600) e una tensione di 2,5 volt.
Una memoria DDR2 a 400 MHz ha una frequenza di clock di 100 MHz, una frequenza del bus di I/O di 200 MHz, una velocità di trasferimento di 400 MT/s, una banda passante di 3,2 GB/s per canale (da cui il termine PC2-3200) e una tensione di 1,8 V.
Una memoria DDR3 a 800 MHz ha una frequenza di clock di 100 MHz, una frequenza del bus di I/O di 400 MHz, una velocità di trasferimento di 800 MT/s, una banda passante di 6,4 GB/s per canale (da cui il termine PC3-6400) e una tensione di 1,5 V.
Una memoria DDR4 a 1600 MHz ha una frequenza di clock di 200 MHz, una frequenza del bus di I/O di 800 MHz, una velocità di trasferimento di 1600 MT/s, una banda passante di 12,8 GB/s per canale (da cui il termine PC4-12800) e una tensione di 1,2 V.
Formato DIMM o Formato SO-DIMM?
Il formato DIMM è per i fissi.
Il formato SO-DIMM è per i notebook.
Perchè la frequenza è dimezzata quando guardo CPU-Z o altri programmi?
La sigla DDR sta per Double Data Rate ed indica la capacità di queste memorie di trasferire i dati sia durante la salita che durante la discesa del segnale di clock.
RAM DDR di 1° Generazione (DDR) con un clock di 400MHz hanno una frequenza del BUS (reale) 200MHz, frequenza di lavoro 400MHz (frequenza effettiva)
RAM DDR di 2° Generazione (DDR2) con un clock di 800MHz hanno una frequenza del BUS (reale) 400MHz, frequenza di lavoro 800MHz (frequenza effettiva)
RAM DDR di 3° Generazione (DDR3) con un clock di 1600MHz hanno una frequenza del BUS (reale) 800MHz, frequenza di lavoro 1600MHz (frequenza effettiva)
RAM DDR di 4° Generazione (DDR4) con un clock di 3000MHz hanno una frequenza del BUS (reale) 1500MHz, frequenza di lavoro 3000MHz (frequenza effettiva).
Nel 2019 è prevista l'uscita delle DDR5 ovvero delle DDR di 5° Generazione.
Come si sono evolute le RAM?
Inizialmente esistevano le SRAM ovvero Static Random Access Memory, evolute poi in DRAM ovvero Dynamic Random Access Memory.
Si arrivò infine alla SDRAM, acronimo di Synchronous Dynamic Random Access Memory, ovvero DRAM sincrone, si differenzia dalla DRAM normale per il fatto che l'accesso è sincrono, ovvero governato dal clock. Tale segnale di clock temporizza e sincronizza le operazioni di scambio di dati con il processore.
ECC, Buffered e XMP che significa?
Allora le ECC sono semplicemente delle memorie RAM con tecnologia Error Connection Code, sono più costose e lente delle non-ECC ma servono per workstation e server in quanto riducono i Blue screen of death(un tipico errore di windows che un server non può permettersi di avere)
Buffered sono un tipo di memoria con un particolare registro tra SDRAM e controller di memoria che serve a ridurre il carico elettrico sul controller di memoria per rendere il tutto più stabile.
XMP è un tipo di tecnologia sviluppato da intel (Intel Extreme Memory Profile) che consente di avere prestazioni superiori senza overclockare la RAM ma solo attivando questo profilo dal bios.
Come faccio a capire se la RAM sono compatibili?
In generale come detto vediamo prima la compatibilità delle DDR tramite la motherboard e qual è la frequenza che il nostro processore richiede ad esempio Haswell lavorava con DDR3 a 1600mhz, Skylake lavora con DDR4 a 2133mhz per i processori bloccati mentre per quelli sbloccati le frequenze possono essere più alte.
Qualsiasi marca va bene sono tutte compatibili se rispettano DDR e Frequenze.
Quanta RAM conviene avere?
Attualmente il minimo necessario per giocare sono 4GB di RAM, per poter sfruttare sistemi a 64bit e sopratutto per poter giocare bene.
Il quantitativo consigliato è sicuramente 8GB di RAM è il quantitativo migliore difficilmente saturabile e 8GB di DDR4 costano 50€ quindi un prezzo accettabile, non dovreste avere nessun tipo di problema con nessun gioco, e non riuscirete a saturarli, e guadagnerete dai 1 fino a 3 FPS in più in gaming rispetto ai 4GB, e migliori risultati con la grafica 3D. 16GB di RAM sono consigliati solo per chi fa anche video Editing oltre il gaming ma il guadagno prestazionale è comunque minimo, un video di 17min per convertirlo con 4GB ci voglio 415 sec con 8GB ce ne vorrano 300 sec mentre con 16Gb 290 sec. Per quanto riguarda il gaming le prestazioni sono uguali o differiscono di appena 1 FPS però in un ottica futura in cui i giochi prendono sempre più RAM investire in 16GB non sembra essere una cattiva idea dato il costo veramente irrisorio delle RAM attualmente, mentre per il 3D i risultati sono minimi, però c'è da dire che in un ottica di multitasking un maggiore quantitativo di RAM può risultare molto più incisivo per esempio un graphic designer oltre Autocad o Photoshop potrebbe aver bisogno di usare una condivisione di schermo, usare vari programmi o altro in questi caso sarebbe sicuramente utile avere più RAM ma qui noi stiamo parlando di configurazioni da gaming e non da editing.
Perchè non acquistare RAM con alte frequenze nelle build con processore bloccato?
Le CPU bloccate le impostano a 2133 MHz, diventa solo una spesa in più prendere RAM a frequenze maggiori.
Che differenza c'è tra RAM ad alte frequenze e a basse frequenze. e per le latenze?
La latenza esprime quanti cicli di clock servono per compiere una determinata operazione, e sono strettamente riferiti alla frequenza e non confrontabili direttamente tra ram a frequenza diversa.
Per fare una sorta di confronto andrebbero trasformate le latenze da n° cicli clock a "tempo"
Si può fare tramite la formula: t=1000/f*l, dove t è il tempo di latenza, f è la frequenza reale di funzionamento (pari a metà di quella effettiva) e l è la latenza in cicli di clock (il dato che si ottiene è il tempo di latenza espresso in ns)
Aumentare la frequenza invece porta sempre e comunque ad avere una banda di memoria maggiore e quindi una maggior rapidità teorica di scambio dati
In linea di massima comunque oramai nell'uso quotidiano non vi è una differenza apprezzabile tra le varie ram, soprattutto nell'ambito gaming, quindi a parità di prezzo si può valutare frequenza e latenza, altrimenti non è praticamente mai conveniente spendere troppo sulle RAM.

4000-19 --> 1000/2000*19 = 9,5 ns
3800-18 --> 1000/1900*18 = 9,47 ns
3600-16 --> 1000/1800*16 = 8,89 ns
3400-16 --> 1000/1700*16 = 9,41 ns
3200-14 --> 1000/1600*14 = 8,75 ns
3200-16 --> 1000/1600*16 = 10,00 ns
3000-14 --> 1000/1500*14 = 9,33 ns
3000-15 --> 1000/1500*15 = 10,00 ns
2800-14 --> 1000/1400*14 = 10,00 ns
2800-15 --> 1000/1400*15 = 10,71 ns
2666-13 --> 1000/1333*13 = 9,75 ns
2666-16 --> 1000/1333*16 = 12,00 ns
2400-12 --> 1000/1200*12 = 10,00 ns
2400-14 --> 1000/1200*14 = 11,66 ns
2133-13 --> 1000/1066*13 = 12,20 ns
2133-14 --> 1000/1066*14 = 13,13 ns
2133-15 --> 1000/1066*15 = 14,07 ns
2133-16 --> 1000/1066*16 = 15,00 ns

Qui i Test in base alle Frequenze e Latenze delle RAM
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Perchè RAM in 2x4GB e non in 1x8GB?
Perché la Ram in Single Channel può creare bottleneck (colli di bottiglia) a processori più veloci, che rimangono in attesa dei dati in arrivo dalla memoria senza essere sfruttati appieno.
La configurazione Dual Channel, mettendo la ram su due canali e quindi in 2x4GB permette di alleviare questo problema duplicando la quantità di dati trasferibile nello stesso intervallo di tempo.
Esiste, per alcune piattaforme con socket 1366, il Triple Channel.
Se la Piattaforma è una X99 si consiglia di mettere la ram in 4x4GB o in 4x8GB per sfruttare il Quad Channel.
Mentre se si mette la RAM in 4x4GB su di una piattaforma Dual Channel non fa che aumentare il lavoro per il Controller delle RAM.
Cos'è la RAM Disk?
Un RAM Disk non è altro che una porzione di RAM utilizzata come se fosse un disco rigido, col vantaggio di avere prestazioni in lettura e scrittura enormemente più elevate, con tempi di accesso significativamente migliori. Un altro relativo vantaggio è la volatilità di questo disco virtuale, che rende necessario salvare i dati sui quali si è lavorato su una memoria permanente per evitare la perdita di questi ultimi allo spegnimento della macchina.


•Alimentatore

Cos'è un alimentatore?
L'alimentatore (PSU ovvero Power Supply Unit) è un apparato elettrico che serve a raddrizzare la tensione elettrica che viene dalla linea di ingresso, in modo da adattarla all'uso dei componenti del computer attraverso la sua modifica e stabilizzazione.
Ne esistono di molti tipi, ma più la tensione fornita è stabile e precisa e più il componente sarà affidabile e di conseguenza costoso.
Come capisco se il mio alimentatore è EFFICIENTE?
Più bassa è la quantità di energia che un alimentatore deve attingere per produrre una determinata potenza, maggiore è la sua efficienza.
Anche se ciò è piuttosto chiaro, vorremmo chiarire un equivoco molto comune sull'efficienza. Se avete un alimentatore da 500 watt con un'efficienza del 75% ciò non significa che fornirete al PC solo 375 watt. Invece è necessario attingere dalla presa di corrente 666 watt per fornire 500 watt al computer. Perciò la domanda da porsi è "quanta energia il mio PC attinge dalla presa quando richiede una certa potenza?"
Ipotizziamo che stiamo davvero mettendo sotto carico il nostro PC e che questo necessita di 600 watt.
Il nostro alimentatore è attestato a un'efficienza dell'80%. Ecco ciò che l'alimentatore attinge effettivamente dalla presa:
600W / 0,80 = 750W
In realtà il nostro PC, sotto carico, raccoglierà circa 750 watt dalla presa. I rimanenti 150 watt sono, in sintesi, sprecati e generalmente dissipati dall'alimentatore sotto forma di calore.

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Diamo un'occhiata al grafico. La curva dice che l'alimentatore raggiunge la massima efficienza al 50% circa della potenza nominale. Un osservatore attento suggerirebbe che rendendo semplicemente l'alimentatore il doppio più potente si dovrebbe risolvere il problema. Anche se è corretto, in linea di principio, si dimentica qualcosa: lo stato di inattività (Idle). È in questo stato che un alimentatore moderno affronta problemi. Se il carico scende sotto il 10%, l'efficienza passa al 50 o 60%, possibilmente anche meno. Ironicamente questa situazione è esasperata dai meccanismi di risparmio energetico implementati nei componenti. Per esempio un sistema potente con una buona scheda video può cavarsela con un minimo di 65 watt in idle, ma richiedere 500 watt sotto carico. Pertanto, è necessario assicurarsi che l'alimentatore non sia né sovradimensionato né sottodimensionato per l'hardware che si possiede.
Diciamo che il nostro alimentatore da 600 watt sta fornendo 65 watt al sistema. A quale carico corrisponde?
(100% / 600W) x 65W = 10,83%
Guardando il grafico le cose non vi sembrano troppo buone. Ripetiamo il nostro calcolo, stavolta ipotizzando un'efficienza del 68%.
65W / 0,68 = 95,6W
Nonostante il sistema richieda davvero 65W, l'alimentatore sta richiedendo quasi 100W dalla presa a muro e trasformando 30W in calore. E questi sono i numeri per i due alimentatori ipoteticamente più efficienti! Non per andare troppo oltre, ma in quel diagramma c'erano un paio di curve d'efficienza, una per l'alimentatore meno costoso e l'altra per quello più costoso. L'alimentatore da poche decine di euro si è rivelato un vero animale affamato di energia con il sistema in idle, facendo crescere la bolletta elettrica sul lungo periodo.
Che differenza c'è tra 80+ Bronze, Silver, Gold, Platinum e Titanium?
Uno degli indicatori più importanti dell'efficienza di un alimentatore è se è conforme o no con le linee guida Energy Star 5.0. Inoltre deve rispecchiare i requisiti di un livello di efficienza 80 PLUS.
Gli alimentatori che sono conformi a queste esigenti regole e superano un insieme definito di test saranno poi pubblicizzati con l'appropriato badge 80 PLUS in base al loro livello d'efficienza.
Il concetto originale della certificazione 80 PLUS è stato rivisto aggiungendo livelli di efficienza nuovi e più definiti. Le certificazioni Bronze, Silver, Gold e Platinum hanno tutte i propri requisiti. Perciò un alimentatore certificato "80 PLUS Gold" o "80 PLUS Platinum" è più efficiente di uno che non lo è. D'altra parte è necessaria della circuiteria più complessa per raggiungere quei livelli e ciò porta a un prezzo più alto.



Cos'è il Vampire Power o Phantom Power?
Quando spegnete il PC l'alimentatore non è davvero spento. Ciò è necessario per garantire il funzionamento di caratteristiche come Wake-on-LAN.
Il punto è che l'alimentatore continua ad attingere energia - si parla di standby power, phantom power o vampire power - anche quando il computer è spento.
Gli alimentatori più recenti, specie quelli venduti in Europa e certificati per essere conformi ErP/EuP, consumano meno di 0,5 watt in questa modalità.
Se avete a cuore il consumo energetico optate per un nuovo modello con supporto ErP Lot6 2013.
Cosa guardo sull'etichetta di un alimentatore?
Questa domanda ci porta a uno dei punti più cruciali dei moderni alimentatori: in particolare la potenza che sono in grado di fornire a varie tensioni. Oggigiorno i PC attingono la maggior parte della loro energia dal canale +12V. Di contro le altre due tensioni, 3,3 e 5 V, giocano un ruolo molto meno importante. Questo è il motivo per cui potete usare quanto segue come una regola di massima: se il canale 12V di un alimentatore può fornire tutta l'energia richiesta con margine, allora anche le tensioni inferiori sono sufficienti. L'opposto non è tuttavia inevitabilmente vero. Confrontiamo le etichette delle specifiche di due modelli di alimentatori:




La differenza è fin troppo chiara. Anche se il secondo modello è venduto come un'unità da 550 watt, i suoi canali +12 V arrivano solo fino a 380 watt. Questo, inoltre, è vero solo se gli altri canali non sono stressati nello stesso momento! Nessuno ha bisogno di 315 watt sui canali 3,3 e 5 volt. In pratica questo alimentatore dovrebbe raggiungere il proprio limite con un carico di 350 watt sul canale +12 V.
Ironia della sorte, anche un buon alimentatore da 425 watt potrebbe essere in grado di garantire più potenza di questo modello a +12 V. Non cadete in questo tipo di inganno.
I prodotti di qualità costano di più, ma ciò non sempre si traduce in minori costi sul lungo periodo.
Che significa se un'alimentatore è Modulare o non?
Gli alimentatori modulari sono alimentatori con la possibilità di staccare i cavi superflui che possono creare spessore o dare fastidio, aiutano quindi in cable management (ovvero aiutano nell'organizzare i fili, sistemandoli in modo da creare minor calore e un maggiore afflusso d'aria) più professionale, esistono anche dei semi-modulari in cui soltanto alcuni cavi possono essere staccati, mentre in quelli non modulari nessun cavo può essere tolto anche se inutilizzato.
Modulare
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Semi Modulare
Ma cosa cambia se prendo un alimentatore cinese?
Un alimentatore decente dovrebbe contenere un chip supervisore, ossia più protezioni. Purtroppo ci sono ancora alcune aziende che vendono modelli a bassissimo costo con un fusibile convenzionale e un MOV (Metal Oxide Varistor), affermando che i prodotti sono dotati di protezione da corto circuiti e sovratensioni. Anche se tale affermazione è tecnicamente vera, questa combinazione rappresenta una vera e propria "ricetta per il disastro", che può ripercuotersi su tutti i componenti a cui è collegato l'alimentatore.
Altra cosa importante è che gli alimentatori cinesi non danno i watt reali, un alimentatore da 800w può darne anche solo 300w quindi fate attenzione.
Come scegliere quindi un PSU?
Per prima cosa lo scegliamo con una certificazione 80+, poi iniziamo a calcolare i watt ad idle, a medio e pieno carico, cercando di non prendere un alimentatore sovradimensionato per l'idle e di stare comunque nel range dei watt per il pieno carico quindi per un pieno carico di 500w un alimentatore adatto sarebbe un 550/600w 80+ e non di certo un 1000w anche se avrebbe il massimo dell'efficienza a pieno carico non sempre stiamo a pieno carico e quando scendiamo in idle il calo di efficienza sarebbe drastico.


•Monitor

In base a quali caratteristiche scegliamo un monitor e cos'è la risoluzione?
Quando giochiamo ovviamente vogliamo avere la più alta risoluzioni possibile con i dettagli al più alto livello (Ultra), ma cos'è la risoluzione?
La risoluzione dello schermo è il numero dei pixel orizzontali e verticali presenti o sviluppabili in uno schermo, ma cos'è un pixel?
Un pixel (picture element) indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione di una immagine, in termini poveri il pixel è l'elemento più piccolo che costituisce un'immagine.
Ma quindi quando abbiamo un Megapixel o MP? Quando abbiamo un milione di pixel, anche se viene usato di più in fotografia, è importante sapere che la risoluzione in HD ad esempio essendo 1280x720 da come risultato 921.600 pixel ovvero quasi un megapixel.
Ed un Gigapixel? Un gigapixel corrisponde a un miliardo di pixel, e viene solitamente usato con riferimento alle schede grafiche (Pixel Fillrate).
L'illusione di una immagine uniforme è resa più realistica mediante l'uso di sfumature di colore sul bordo delle immagini, evitando bruschi passaggi di colore è detto processo di Antialiasing. È uno dei filtri più pesanti che influenzano molti gli FPS.

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Altri Filtri importanti sono i Bilineari e Trilineari riducono l'antialiasing ma aumentano la qualità delle immagini che ritraggono texture inclinate rispetto al punti di osservazione, la seconda riesce a rendere graduale il passaggio delle Mini Map nascondendo l'effetto di transizione tra i Mini Map cosa che il Bilineare non fa.
Un altro filtro importante è l'Anisotropico (AF) che aumenta anche lui la qualità di texture messe su superfici inclinate, riducendo l'antialising e riducendo lo sfocamento negli angoli più estremi, questo filtro può aumentare aumentando la resa grafica, aumentando il livello del filtro cambia il numero di texture alternative analizzate per migliorare la resa grafica, e per conoscere il numero delle texture analizzate basta moltiplicare il livello del filtro (2x, 4x, ex, ecc) per 8: con un livello di filtro 1x, si analizzano 8 texture alternative
Anisotropic_filtering_en.png

La Frequenza di aggiornamento o Fresh Rate è la frequenza di aggiornamento dell’immagine sullo schermo, cioè il numero di volte che l’immagine viene ridisegnata sul display ogni secondo.
La Frequenza dei Fotogrammi o Frame Rate è la frequenza di cattura o riproduzione dei fotogrammi che compongono un filmato.
Un filmato, o un'animazione al computer, è infatti una sequenza di immagini riprodotte ad una velocità sufficientemente alta da fornire, all'occhio umano, l'illusione del movimento che avviene al di sopra dei 30 Hz o 29,5 fps.
La frequenza dei fotogrammi viene misurata in hertz (Hz), nei monitor a scansione progressiva, oppure espresso in termini di fotogrammi per secondo (fps) la differenza sta che gli Hz sono quelli del Refresh del monitor mentre gli fps sono quelli che renderizza la GPU.
Il rapporto d'aspetto (DAR, display aspect ratio), indica il rapporto matematico tra la larghezza e l'altezza di un'immagine, viene utilizzato principalmente nei settori Cinema e TV, definendo la forma del "quadro" durante la visione ad esempio 21:9, 4:3, 16:9
Il rapporto d'aspetto, la risoluzione e la frequenza dei fotogrammi, rappresentano le principali caratteristiche tecniche di un filmato.
Ma quali sono le risoluzioni più usate in gaming? SVGA 800x600, HD 1280x720 16:9, Full HD 1920x1080 16:9, UWHD o 21:9 FHD 2560x1080, Quad HD 2560x1440 16:9, UWQHD o 21:9 QHD 3440x1440, UltraHD 3840x2160.
Il 2K e il 4K sono rispettivamente 2048x1080 e 4096x2160 non sono risoluzioni usate e in quanto tali non sono da confondere con il QHD e UHD.
Qui sotto una tabella con tutte le risoluzioni attuali ↓
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Che tipi di monitor esistono?
Il Tempo di risposta è il tempo impiegato dal monitor a cambiare lo stato di un pixel,solitamente è espresso con il valore gray to gray (GtG), cioè il valore in ms impiegato dai pixel per passare da grigio a grigio.
I monitor TN (Twisted Nematic) sono quelli più adatti ai videogiocatori, in quanto hanno tempi di risposta molto più bassi (1ms~2ms) e frequenze più alte (60Hz~144Hz).
I monitor IPS (In Plane Switching) invece, sono più adatti al settore professionale e multimediale, sono caratterizzati da frequenze che raramente superano i 60Hz e tempi di risposta relativamente ampi (circa 8ms), il che li rende inadatti al gaming poichè potrebbero essere visibili scie dovute al rapido susseguirsi di fotogrammi diversi però in compenso hanno una taratura professionale del colore. Gli stessi sono comunque molto usati in gaming, per i colori più professionali, e molti si stanno adattando ad avere tempi di risposta più bassi.
I monitor VA offrono un buon angolo di visione e un buon contrasto, ma hanno tempi di risposta medi e la riproduzione dei colori non è a livello dei pannelli IPS.
Inoltre possono soffrire del fastidiosissimo effetto ghosting. Si suddividono in PVA (Patterned Vertical Alignment) ed MVA (Multi-domain Vertical Alignment) che hanno neri e contrasti ancora più marcati rispetto ai primi. Questo tipo di pannello va preso in considerazione soprattutto in ambito lavorativo.
I Display possono avere una finitura lucida o opaca, quelli con la superficie opaca evitano i riflessi, quelli con la finitura lucida invece hanno qualche problema in più con i riflessi ma assicurano colori più vividi (quindi, in teoria, stancano anche più facilmente gli occhi).
Cos'è la tecnologia G-Sync e Free-Sync?
Prima differenza NVIDIA G-Sync e AMD Free-Sync, i primi sono quindi adatti per schede video NVIDIA, mentre i secondi per schede video AMD.
Attualmente, i display sono caratterizzati da refresh rate fissi – solitamente di 60 volte al secondo (Hertz). Ma a causa della natura dinamica dei giochi per PC, le GPU eseguono il rendering dei frame a velocità variabili. Il tentativo della GPU di sincronizzarsi con il display causa la comparsa di tearing persistenti.
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L'attivazione del V-SYNC (o Vertical-SYNC) può eliminare il tearing, ma genera un aumento della latenza e del saltellamento.
La GPU imposta il tempo per l'aggiornamento del display, e la funzione G-SYNC NVIDIA è in grado di eliminare l'effetto di tearing riducendo al minimo la latenza e il saltellamento.

La tecnologia FreeSync disponibile con specifiche GPU AMD risolve i problemi di sincronizzazione tra processore e monitor, eliminando gli effetti che fanno apparire le immagini disallineate e mosse per ottenere un'esperienza di gioco più fluida.
V-SYNC forzerà il monitor ad aggiornare lo schermo ad una velocità costante, per ottenere la frequenza di aggiornamento più efficiente. Tuttavia, quando la GPU non ha completato la nuova schermata, il monitor non effettua l’aggiornamento e causa dei saltellamenti
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Con la tecnologia Free-Sync,sincronizza la GPU e il monitor in modo che i fotogrammi vengano visualizzati quando sono pronti, in modo che non ci sia nessuna latenza e saltellamenti.
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•GPU e Scheda Video
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Vi Lascio il Link alla guida più completa:
GPU e Scheda Video - Cos'è? Come funziona?


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↑ Vecchio confronto tra la generazione Maxwell e le Radeon 300 prima dell'uscita nel 2016 delle GTX Serie 10 Pascal




•Dissipatore del processore

Che cos'è un Dissipatore della CPU e a cosa serve?
Il processore ha bisogno di un unità adibita al raffreddamento obbligatoria, in quanto la CPU genera calore, e lo scopo del dissipatore è appunto dissipare questo calore generato dalla CPU.
Più bassa è la temperatura del processore più anni vivrà complessivamente la stessa, ma sopratutto è importante per chi fa overclock in quanto le temperature della cpu salgono oltre i limiti (solitamente 100°) della stessa se non dissipata a dovere, causando gravi danni alla cpu e mandandola in Throttle (Una misura di protezione che riduce le frequenze operative in modo tale da ridurre l’affaticamento dell’unità. Spingendosi oltre queste soglie, il processore invia un comando diretto di spegnimento del computer in modo tale da non compromettere la salute dell’unità, che a temperature alte finisce inesorabilmente per bruciarsi).
Più la CPU scalda e più il dissipatore dovrà lavorare e dovrà aumentare i giri delle ventole, aumentando quindi la rumorosità.
Tra il processore e il dissipatore va messa obbligatoriamente la pasta termica di cui parleremo.
La prima cosa da capire è che insieme alla CPU solitamente viene dato un Dissipatore Stock, solitamente sono rumorosi e appena sufficienti per frequenze stock.
Quando ne compriamo uno diverso da quello stock, stiamo comprando un Dissipatore After Market.
Conviene comprare un dissipatore After Market invece del mio Stock?
Si, conviene anche per chi non fa overclock, poiché basse temperature fanno durare la CPU più a lungo, e inoltre avrete meno rumore dato che quello Stock è abbastanza rumoroso a differenza di quelli After Market, alcuni dissipatori dipendono dal socket quindi chiedete se siete indecisi.
Il dissipatore After Market può essere comprato anche successivamente, usando quello Stock fin quando il budget non permette di meglio per poi sostituirlo.
Ci sono problemi di compatibilità?
Si la scelta dipende dallo spazio che avete nel case! Prima di comprare un qualsiasi Dissipatore After-Market chiedete o cercate le misure! Molti case non supportano dissipatori più grandi di 120mm o 140mm.
Secondo problema controllate la compatibilità con la vostra scheda madre, non è detto che tutti i dissipatori vadano bene.
Cosa significa Flusso d'aria?
La risposta semplice è che il flusso d'aria corrisponde al volume d'aria spostato da una ventola in un determinato intervallo di tempo.
È un parametro molto importante e spesso si rappresenta con diverse unità di misura, il che può confondere chi si trova alle prime armi. Nella maggior parte delle schede tecniche in inglese, questo parametro è tipicamente indicato come CFM, cioè piedi cubi al minuto, mentre da noi è m³/h (metri cubi per ora).
Ecco una tabella di conversione in modo che possiate capire il tutto:
Valore inputFattore di conversioneRisultato conversione

1 m³/h

x 0.58867

0.58867 cfm

1 cfm

/ 0.58867

1.69874 m³/h
Perchè alcuni dissipatori come quello stock sono rumorsi?







Una ventola grande da 140mm sposterà più aria quindi farà più rumore ma girerà più lentamente e farà meno rumore di una più piccola che per compensare girerà più velocemente per mantenere la stessa temperatura.
Osservando le schede tecniche delle ventole, i livelli di rumorosità sono specificati in dB (decibel), dB(A) o in Sone (loudness, rumorosità).
Guardando solo a questi valori però è difficile capire quanto sia davvero fastidioso il rumore.
Anche il motore di una ventola può contribuire alla rumorosità; spesso è più fastidioso a bassa velocità e produce un ronzio.
Poi ci sono i cuscinetti, anch'essi una fonte di rumore: quelli a sfera offrono meno resistenza delle bronzine, e generalmente sono più duraturi - a seconda di lubrificazione e progettazione. Alcune ventole economiche però ne hanno solo uno, che potrebbe rompersi prematuramente a causa delle forze di rotazione e della pressione dell'aria. Le ventole con doppi cuscinetti a sfera invece non soffrono di questo problema.
Come funziona un Dissipatore ad Aria?
Il calore che sale dalla cpu viene trasmesso tramite la pasta termica che conduce il calore alla Base del Dissipatore, il quale sale per il Gruppo Lamellare, collegato ad una Ventola che spinge l'aria attraverso il gruppo lamellare, il quale trasmette il calore all'aria che passa.
Le Heatpipe sono dei piccoli tubi che collegano la base al gruppo lamellare, solitamente sono in rame.
Il metallo è usato per l'alta conduttività termica(Rame 390 W/MK solitamente la base, Alluminio 290 W/MK solitamente il gruppo lamellare), l'aria ha una conduttività termica molto bassa(0.026 W/MK). Attenzione quindi ai materiali, per un dissipatore ad Aria più heatpipe ci sono maggiore è il trasferimento, stesso per le ventole e per la grandezza.
Per dissipatore a liquido, partiamo dall'acqua che ha una conduttività termica maggiore dell'aria (0,60 W/MK) ed una capacità termica maggiore ovvero prima che si scaldi è in grado di trasferire una quantità termica maggiore.
Come funziona un Dissipatore a Liquido?
C'è una prima distinzione generale gli AIO e i Custom, gli AIO sono sistemi già fatti e pronti all'uso con pompa integrata sopra al waterblock, mentre i Custom sono sistemi che possiamo personalizzare.
I prezzi principali di un dissipatore a liquido Waterblock (In rame ed è la base del dissipatore a liquido), il Radiatore (Serve a raffreddare l'acqua ed è abbinato a ventole), la Pompa (che spinge l'acqua), il Serbatoio d'acqua (non presente nell'aio che utilizza l'acqua presente nello stesso; ha la funzione di contiene appunto l'acqua e farla raffreddare) e componenti vari(tubi, serpentine etc).
Nel waterblock ci sono delle serpentine che trasferiscono il calore al waterblock l'acqua si scalda e lo porta via nel radiatore che raffredda l'acqua che gira nel serbatoio, arriva alla pompa che lo raffredderà ancora e tornerà alla CPU; in sistemi con più elementi da raffreddare, l'acqua sarà più calda poiché si riscalderà con ogni componente che andrà a raffreddare.
Oltre che la compatibilità con il processore per il waterblock serve lo spazio fisico per i radiatori.

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Differenze tra i due tipi?
I dissipatori ad aria sono sicuramente più ingombranti sulla MB (Sulla quale fanno maggior peso) rispetto a quelli AIO che invece hanno l'ingombro del radiatore, mentre per quelli Custom hanno un ingombro dovuto ai tubi oltre che al radiatore.
Sicuramente i più belli esteticamente sono quelli Custom molto personalizzabili, poi ci sono gli AIO eleganti, e alla fine i nostri bei dissipatori ad aria.
Per efficienza i migliori sono i raffreddamenti Custom mentre tra AIO e Aria c'è una bella lotta vinta nella fascia estrema dai dissipatori AIO, ma allo stesso prezzo i dissipatori ad aria sono più potenti e hanno prestazioni maggiori dei dissipatori AIO, oltre che una minor rumorosità nella maggior parte dei casi.
Che cos'è la pasta termica e qual è la migliore?
La pasta termica è un materiale semi-solido messo tra la base del dissipatore e la cpu, ne basta un chicco riso al di sopra della cpu, poiché entrambi i componenti non sono perfettamente lisci e quindi per rendere compatto il tutto la pasta termica è essenziale.
Le più usate per il rapporto qualità prezzo sono Artic MX-4 e Noctua NT-H1 a solo 6-7€ contro i 15-20€ della Coolaboratory e Gelid poca e a caro prezzo, qui di seguito una lista di test di 39 Paste Termiche con dissipatore ad Aria a bassa pressione.




•Scheda Audio
Ho bisogno di una scheda audio?
Le schede audio non sono necessarie, poiché ogni MotherBoard ha la sua scheda audio integrata qualcuna quasi decente e altre pessime ma per chi ricerca una qualità audio superiore consiglio l'acquisto di queste schede audio dedicate che sono decisamente ad un livello superiore rispetto a quella integrata, consiglio la lettura delle guide dedicate, perché quello che dirò non è detto da una persona che se ne intende ma solo frutto di spiegazioni di vari amici e lettura di guide qui sul forum.
Ottimizzare la qualità audio rende migliore l'esperienza in game.
Cos'è una scheda audio?
È una scheda di "espansione" che converte un segnale digitale in input in un output analogico ad una periferica audio come cuffie o casse.
Una scheda audio tipica include un chip sonoro solitamente equipaggiato con un convertitore digitale-analogico che converte onde sonore registrate o generate in digitale in un segnale analogico o il contrario per i microfoni. Questo segnale è indirizzato a un connettore al quale può essere connesso un amplificatore o simile.
Le architetture più avanzate solitamente includono più di un chip sonoro, e dividono fra sintetizzatore di suoni (solitamente usato per generare suoni in tempo reale sgravando questo compito alla CPU) e riproduzione digitale di suoni.
Le schede audio più avanzate possiedono anche un processore (CPU) proprio per migliorare l'elaborazione del suono.
Cosa cambia tra i colori delle varie uscite e tra i canali?
Colore Funzione
Rosa
Entrata analogica per il microfono.
Azzurro Entrata analogica. (per mixer o altro dispositivo digitale o analogico tramite RCA/jack)
Verde Uscita stereo principale (per cuffie o altoparlanti frontali).
Nero Uscita per gli altoparlanti posteriori (nei sistemi surround).
Argento Uscita per gli altoparlanti laterali (nei sistemi surround).
Arancione Uscita digitale S/PDIF (a volte utilizzata come uscita analogica per subwoofer).
Due importanti caratteristiche di una scheda audio sono:
La sua polifonia, ovvero il numero di suoni e voci distinti che possono essere riprodotti indipendentemente e simultaneamente;
Il numero di canali, intesi come segnali audio elettrici distinti, corrispondenti alla configurazione degli altoparlanti, come 1 (mono), 2.0 (stereo), 2.1(stereo e subwoofer), 5.1 7.1 ecc.
Esempio di 5.1
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Una scheda che fornisce una polifonia hardware viene definita un "acceleratore audio" e include funzioni avanzate per il calcolo del suono 3D o effetti DSP in tempo reale.
Come scelgo una scheda audio?
In generale bisogna fare una differenziazione, per quale motivo prendiamo la scheda audio?
Per Gaming e Musica/Multimedia o per livelli più professionali come audiomaker etc.
Nella guida non parlerò di quelle più professionali ma di quelle adatte al gaming, per le altre chiedete sul forum nelle sezioni adatte.
Non scenderò nei particolari in quanto non sono competente in materia.
Scheda Audio Interna o Esterna?
Beh in generale vanno bene entrambe.
La qualità audio di due schede dello stesso livello è pressochè simile anche se molti giudicano quelle interne avere un miglior suono, sicuramente la differenza principale è che quelle interne possono subire interferenze dalla scheda video o dall'overclock sentendo quindi dei brusii di sottofondo mentre quelle esterne ne sono esenti e inoltre le schede audio esterne possono essere spostate anche su portatili o altri pc più facilmente, sono anche più pratiche nell'inserimento di cuffie e microfoni, i quali possono essere anche professionali se si hanno un alimentazione phantom a 48 volt.
Quanto devo spendere per avere un miglioramento reale?
Schede Audio Interne
Partiamo da una fascia di 40€ con Sound Blaster Audigy FX e ASUS DGX, entrambe migliorano la vostra esperienza audio oltre ad avere una buona componentistica hanno un ottimo software interno.
Per una fascia medio-alta troviamo sui 70-80€ la Sound Blaster Creative Z e la ASUS Gaming Strix SOAR consiglio entrambe con la copertura per ridurre le interferenze, un ottimo compartimento hardware e software, con software adatti ai videogiocatori sopratutto per quelli che giocano ad FPS come la Scout Mode che ti permette di sentire meglio i passi per Sound Blaster e Sonic Pro Radar per ASUS che ti consente di sapere l'esatta posizione dei suoni del gioco e migliora dettagli critici come nemici in avvicinamento, esteticamente belle entrambe con Led, queste sono quelle più adatte ad un Gamer di tutto rispetto.
Per una fascia più alta sui 110-120€ abbiamo la Sound Blaster Creative Zx, la ASUS Gaming Strix PRO e l'ASUS Xonar Phoebus ROG in generale almeno che non le troviate a prezzi molto convenienti non conviene prenderle in quanto la qualità audio sembra essere del tutto simile alla fascia precedente, il mio consiglio per quanto ne ho capito è di evitarle.
L'ultima fascia quella più alta dai 200€ in su, è composta da Sound Blaster Creative ZxR e Sound Blaster X-Fi Titanium HD sono per un livello davvero alto di audiofili probabilmente esagerate per un giocatore comune.
Schede Audio Esterne
Non ne conosco molte ma quelle migliori dovrebbero essere su di una fascia di 80€ la Xonar U7, la Sound Blaster X-FI HD e Sound Blaster Creative Omni.
Mentre per una fascia più economica abbiamo la Xonar U3 e U5.
Surround quando usarlo?
In generale consiglio di usarlo durante il gaming e i film, mentre di non usarlo durante l'ascolto di musica.
Per le cuffie è consigliato il Virtual Surround mentre per i diffusori quello reale.
In generale non avrete bisogno di canali come il 5.1 o 7.1 durante il gaming con cuffie stereo (consigliate le Semi-Aperte per un miglior positioning dei nemici, senza perdere troppo in isolamento rispetto alle chiuse) ma solo di un canale stereo e di un programma per virtualizzare il surround.
Se giocate con diffusori ovviamente cercate una scheda adatta al numero di diffusori che usate e utilizzate il Surrond reale.



•Case
Cos'è il Case?
Il case del computer, anche nota come scocca, cabinet, chassis o cassa è l'organo preposto ad accogliere i principali componenti di un PC.
Normalmente la scocca è in lamiera metallica e più precisamente in SECC (dall'inglese "Steel Electrogalvanized Cold-rolled Coil", un tipo di acciaio apprezzato per il basso costo e l'elevata conducibilità termica), oppure in alluminio, o in rame, ultimamente va di moda il case in vetro temprato.
Un buon case solitamente è fatto da materiali di qualità come detto sopra, ha una buona aerazione tramite le ventole di qualità in estrazione che mandano il calore all'esterno del case e ventole in entrata che fanno entrare aria nel case, hanno filtri anti-polvere per non fare entrare polvere tramite le ventole, sul frontale solitamente hanno USB 3.0.
Alcuni case sono insonorizzati, un ottimo vantaggio per chi odia i rumori.
Quanti tipi di case esistono?
Si distinguono sopratutto in base alle dimensioni, hanno varie dimensioni messi verticalmente: Micro Torre (Micro-Tower); Mini Torre (Mini-Tower); Mezza Torre (Middle-Tower o Mid-Tower); a Torre Piena (Full-Tower o Tower) messi dal più piccolo al più grande e adatti accogliere rispettivamente diversi formati di schede madri.
Quale scelgo?
Questa è una vostra scelta non mia, siete liberi di creare un Full Tower o un Micro ITX, ma ricordate un full tower può contenere tutto ma sarà enorme di certo non potrà stare in salotto, mentre un Micro ITX sarà comodo da spostare e carino in un salotto ma di certo non sarà ne facile montare le componenti al suo interno, ne facili trovare i pezzi adatti in quanto bisogna controllare bene le misure o prendere schede adatte all'ITX.
I principali pezzi che vanno adattati sono Scheda Madre, Scheda Video e Dissipatore.
Solitamente si consiglia un Mid Tower o Mini Tower in quanto sono facili da montare, hanno abbastanza spazio per futuri aggiornamenti, il primo solitamente può accogliere sia MB ATX che M-ATX mentre il secondo solo le M-ATX, il Micro Tower invece soltanto le M-ITX.
Quante ventole devo cercare e quali?
La qualità del case non dipende dal numero di ventole! Possono essere di 120mm o 140mm, mediamente nel case possono entrare una ventola posteriore, due superiori, una sul fondo, due frontali e alcuni case anche due laterali, quelle frontali e sul fondo fanno entrare aria, quelle superiori e posteriori la fanno uscire facendo in modo da non far entrare polvere per caduta.
È preferibile avere lo spazio per un buon radiatore fino a 3 ventole per eventuali aggiornamenti futuri, nella maggior parte dei casi le ventole vanno sostituite, con quelle suggerite successivamente.
Vanno bene i bellissimi e tamarrissimi case iTek/Aerocool/CiT e simili che costano poco e sono fighi?
Non sono adatti in quanto di qualità scadente, tendono a rompersi facilmente, non assicurano un buon ricircolo d'aria, la maggior parte non ha filtri antipolvere o ha poche ventole integrate se non una a led scadente e rumorosa solo per attirare gli utenti.
Non fatevi fregare, soprattutto dalle recensioni di amazon fatte da persone inesperte.
Cosa sono i Bench Test?
È una piattaforma dove è possibile posizionare tutte le nostre componenti del pc lasciandole però "all'aria", ovvero senza rinchiudere le nostre piccole bestioline in una prigione con tanto di vetro.
Ottima per Benchmark e come piattaforma di test di componenti, possibilità di usare l'azoto liquido, facili da montare e ancora più facile trovare problemi hardware. Qui una maggiore descrizione




•Ventole Interne del Case
Di quante ventole ho bisogno?
Rispondere è difficile, partiamo però da un presupposto: più ventole spostano più aria, ma producono anche più rumore, soprattutto ad alte velocità; inoltre, è importante ricordare che più le ventole sono grandi, maggiore sarà il rumore prodotto. Bisogna quindi trovare il compromesso giusto, preferendo una ventola grande a bassi regimi (o RPM, cioè Revolution Per Minute) ad una piccola, che ruota ad alta velocità, per mantenere le temperature entro soglie accettabili. Un buon punto di partenza potrebbe essere quello che prevede l’installazione di una ventola frontale in immissione, ed una posteriore (o superiore) in espulsione.
Come devo montare le ventole? Come faccio a capirne il verso?
Su molte ventole è presente una freccia, che indica da quale lato l’aria viene immessa; qualora non fosse presente alcuna freccia, basta tenere a mente che l’aria è immessa dalla parte convessa delle pale. Quanto all'installazione, è importante avere presente che l’aria calda tende a salire verso l’alto: per questo motivo, è consigliabile installare le ventole in immissione nella parte inferiore e frontale del case, e quelle in espulsione nella parte posteriore e superiore; in questo modo, l’aria calda (che naturalmente si sposta verso l’alto), riceve un’ulteriore aiuto dalle ventole.
Come collego le ventole?
Le ventole dispongono di diversi connettori, da 2 a 4 pin. Generalmente, funzionano a 12 V, e a prescindere dal numero di cavi e di pin, necessitano di terra e fase; nelle ventole a 3 pin troviamo un cavo addizionale per il controllo tachimetrico, che offre la possibilità di rilevamento delle velocità di rotazione, espressa in RPM. Se i pin sono 4, oltre al segnale tachimetrico, abbiamo un quarto cavo, per il controllo della velocità tramite PWM, cioè Pulse With Modulation: in questo modo, viene inviato alla ventola un segnale logico, che ne adatta la velocità di rotazione alla temperatura. Tuttavia, è possibile regolare la velocità delle ventole tramite voltaggio, tenendo a mente che questo deve essere almeno pari alla tensione di avvio della ventola. Un ulteriore metodo di collegamento, è quello che consente di utilizzare un connettore molex: così, sarà possibile collegare le ventole direttamente all’alimentatore, qualora non fossero disponibili altre possibilità di connessione alla scheda madre.
Quali parametri devo considerare prima di acquistare una ventola?
Dipende dalla funzione svolta dalla ventola; in linea di massima, è meglio che l’emissione sonora (espressa in decibel) sia quanto più bassa possibile. Ma il parametro più importante è senz’altro la portata d’aria; questa può essere espressa in m[SUP]3[/SUP]/h (metri cubi orari) o CFM (Cubic feet per minute, cioè piedi cubi al minuto).
Se, invece, la ventola andrà installata su un dissipatore, è fondamentale che abbia un’elevata pressione statica, meglio se con connessa con connettore 4 pin (così da regolare la velocità in base alla temperatura della CPU, ad esempio).
Qualche marchio/modello suggerito?
Il top per prestazioni, silenziosità e costruzione sono le Noctua, un marchio che si occupa solo di sistemi di raffreddamento; il loro prezzo, tuttavia, è elevato. Per risparmiare, si può puntare alle Coolink, prodotte da Noctua, e vendute con una dotazione un po’ più scarna; altri marchi suggeriti sono Enermax (modelli T.B. Apollish, T.B. Vegas, T.B Silence per citarne alcuni, questo marchio spesso offre la possibilità di controllo hardware della velocità, tramite micro switch), Lepa, Thermaltake (eccellenti le Riing ad elevata pressione statica per i dissipatori, così come le Pure, dall’ottimo rapporto qualità prezzo, da installare sul case), Noiseblocker, Scythe (altro marchio al top per i sistemi di raffreddamento, ottime le Slip Stream), Bitfenix, Cooler Master ed infine Arctic, che propone le F12 ad un prezzo imbattibile per le prestazioni offerte (spesso si trovano su Amazon in vendita a 3,70 €). Questi sono soltanto alcuni modelli, vale sempre la stessa regola: a parità di prestazioni (flusso d’aria, pressione statica), meglio scegliere le più silenziose, cercando il compromesso ideale tra tutti i parametri, sulla base della funzione svolta.


Continua ↓
 

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Hard Disk, SSD e M2

Hard Disk

Un Hard Disk o disco rigido è un dispositivo di memoria di massa di tipo magnetico sul quale è possibile compiere operazioni di lettura e di scrittura, memorizzano i dati su dei piattini di materiale elettromagnetico mentre sono in rotazione, per azione di due testine, tramite la magnetizzazione che va a modificare i singoli bit di dati sui piattini.
Le principali marche di Hard Disk sono: Western Digital, Seagate, Toshiba e HGST. Questi Hard Disk dato che si basano sulla rotazione possono avere differenti velocità:
5.400 RPM, 7.200 RPM e 10.000 RPM sono quelle ormai ancora in uso, sebbene 10.000 RPM sia la migliore continua ad essere molto costosa e si preferisci quindi Hard Disk a 7.200 RPM. Fate attenzione quando acquistate un hard disk, controllate le specifiche, basta anche il seriale se non viene citata la velocità per esempio per Western Digital: WD10EZEX per il 7200rpm, mentre quello per il 5400rpm è WD10EZRZ.

Che differenza c'è tra i Western Digital Blue, Black, Green, Red e Purple?
La differenza è nelle prestazioni il Black è quello più prestanze, rumoroso, consuma e scalda; il Blue quello suggerito nella guida è quello più equilibrato in tutto; il Green è fatto per il risparmio energetico, consuma e scalda meno, e quindi ha prestazioni minori; il Red è un HD per NASware ovvero la condivisione di file online, come se fosse un tuo Cloud online; il Purple è per lo storage di sistemi di videosorveglianza.

Gli Hard Disk moderni hanno tagli da minimo 500GB/1TB fino a 7-8TB, quelli più datati sono meno capienti arrivando ad essere di 100-200GB al massimo. Tagli da 2-3TB sono spesso più conveniente in quanto meno cari al terabyte, ma spesso per una persona che non ha molto d'archiviare 1TB è più che sufficiente.

La deframmentazione degli hard disk, risulta fondamentale per riorganizzare gli spazi per un accesso più veloce ai vari applicativi.

La miglior statistica per valutare una marca è un più basso Failure Rate, è il tasso di guasto che viene definito come il rapporto tra il numero di oggetti guasti dopo un tempo t e il numero di quelli controllati.



SSD

Il Solid State Drive (ovvero Unità a Stato Solido, in sigla SSD) è una tipologia di dispositivo di memoria di massa che utilizza memoria a stato solido, la maggior parte utilizzano le celle di memorie NAND per l'archiviazione dei dati. La tecnologia NAND sfrutta l'effetto tunnel per modificare lo stato elettronico di celle di transistor; per questo essi non richiedono parti meccaniche e magnetiche (dischi, motori e testine), portando notevoli vantaggi per la sicurezza dei dati, nella velocità di scrittura e lettura e nella velocità di accesso dei dati. Gli SSD memorizzano ogni bit di memoria nei transistor delle celle delle memorie NAND modificandone il loro stato elettronico (in base al valore logico del bit, 0 o 1) e anche senza energia riescono a mantenere il loro stato. Per questo principio queste memorie hanno tempi di accesso molto più rapidi, inoltre le memorie NAND non sono fragili come i piattini elettromagnetici, e non avendo componenti in movimento consumano meno e non emettono alcun tipo di rumore. Anche se presentano alcuni svantaggi; le celle di memoria NAND hanno un limite di cicli di scrittura dopo il quale cominciano a diventare inutilizzabili, e i transistor riescono a conservare il loro stato elettronico per meno tempo di quanto i dati riescano ad essere conservati su un Hard Disk meccanico, quindi hanno una peggiore permanenza dei dati in assenza di alimentazione.
La deframmentazione è invece inutile se non dannosa sugli SSD, poiché non farebbe che logorare ulteriormente le celle di memoria.

Consiglio di mettere sull'SSD come sistema operativo Windows 7 o superiore per la presenza del TRIM. Il comando TRIM permette ad un sistema di indicare i blocchi che non sono più in uso in un'unità a stato solido, come ad esempio i blocchi liberati dopo l'eliminazione di uno o più file. Generalmente, nell'operazione di cancellazione eseguita da un Sistema Operativo (OS), i blocchi data vengono contrassegnati come non in uso. Il TRIM permette all'OS di passare questa informazione al controller dell'SSD, il quale altrimenti non sarebbe in grado di sapere quali blocchi eliminare, il che permette di non avere cali di prestazione con il saturarsi della memoria.

Differenze tra gli SSD

SSD 2.5" SATA, si connette alla scheda madre tramite cavo SATA al connettore SATA tramite interfaccia SATA.
Esistono anche SSD 3.5" SATA ma sono ormai obsoleti, infatti questi SSD 2.5" derivano dagli Hard Disk da 2.5" utilizzati sui portatili.
Prestazioni in genere sui 500/550 MB/s in lettura e in scrittura.

SSD mSATA, sono nati per connettersi sui notebook più sottili, da qui sono nati vari form factor divisi in altezza x lunghezza:
Questi non sono gli unici form factor esistenti ma i più usati attualmente anche sugli M.2 di ultima generazione.
22 x 30 = SSD 2230
22 x 42 = SSD 2242
22 x 60 = SSD 2260
22 x 80 = SSD 2280
22 x 110 = SSD 22110

SSD SATA Express, non sono altro che degli SSD mSATA in RAID 0 per cercare di migliorare le performance degli SSD su notebook, utilizzando 2 linee PCIe.

SSD M.2 AHCI PCIe, si connettono alla scheda madre tramite connettore M.2 (chiamato prima NGFF), tramite interfaccia PCIe con protocollo AHCI.
Un SSD PCIe è più veloce di un pari SSD SATA perché utilizza il canale che connette direttamente la scheda alla CPU-RAM cosa che vale ad esempio per le schede video. La velocità acquisita è un mix tra velocità della connessione diretta (minore latenza) e ampiezza di bandwidth offerta dal PCIe, assai superiore al SATA, tanto che si possono trasferire parallelamente più informazioni nell'unità di tempo.
Prestazioni in genere molto variabili tra i 1000-2000 MB/s in lettura e in scrittura.
Questi SSD possono utilizzare un Adattatore HHHL, che li rende dei veri è propri SSD PCIe ovvero connessi allo slot PCIe (quello delle schede video) garantendo le stesse performance del connettore M.2.

SSD M.2 NVMe PCIE, si connettono alla scheda amdre tramite connettore M.2, tramite interfaccia PCIe con protocollo NVMe.
Questo protocollo a differenza dell'AHCI, è stato appositamente studiato per gli SSD portando al massimo il loro potenziale nascosto.
Questi SSD possono utilizzare un Adattatore HHHL, che li rende dei veri è propri SSD PCIe ovvero connessi allo slot PCIe (quello delle schede video) garantendo le stesse performance del connettore M.2.

Esistono delle differenze nei connettori:
SATA I, SATA II e SATA III (sono le varie generazioni di SATA) avanzando con la generazione, aumentano la banda passante; con un SSD 2.5" SATA è preferibile utilizzare il SATA III.
I Connettori M.2 vengono in genere distinti per questioni di marketing in Connettori Ultra M.2, i quali possiedono 4 linee PCIe, e Connettori M.2 i quali possiedono 2 linee PCIe.
I Connettori U.2 sono equivalenti agli M.2, sono posizionati vicino alle porte SATA, ma funzionano tramite 4 linee PCIe e possono connettere SSD a distanza tramite cavo. Questi sono meno utilizzati in ambito consumer ma più in ambito enterprise.

Differenze tra i PIN che si connettono al connettore M.2:
B-Key - Supporta SATA e x2 PCIe.
M-Key - Supporta SATA e x4 PCIe.
B&M-Key - Supporta SATA, x2 PCIe, e x4 PCIe.


►Sistema Operativo e Sicurezza◄
Un sistema operativo (SO o OS per Operative System), è un sistema che gestisce le risorse hardware e software della macchina, fornendo servizi di base ai software applicativi (programmi) installati. Si impone come mezzo di comunicazione tra l'uomo e la macchina, delimitando un interfaccia sulla quale è possibile agire. Tipicamente il sistema operativo, una volta installato sulla macchina, risiede nell'hard disk pronto ad essere caricato nella RAM durante la fase di avvio della macchina (boot o bootstrap). Possono essere installati anche più sistemi operativi in modalità dual boot e selezionando in fase di avvio l'OS desiderato tramite il boot manager. All'accensione del PC, il BIOS, dopo la fase di POST (Power On Self Test, fase di autodiagnosi di un pc per controllare il corretto funzionamento di tutti i componenti), prosegue con la fase di boot grazie al boot loader, il quale carica il Kernel dalla memoria secondaria (SSD/Hard Disk/USB) alla memoria primaria (RAM) e il conseguente avvio del sistema.

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↑ Le applicazioni si interfacciano con il Kernel che si interfaccia con l'hardware​

La struttura del Sistema Operativo è generalmente composta da:
Il Kernel (è il nocciolo dell'OS) ovvero un gruppo di funzioni fondamentali, strettamente interconnesse fra loro e con l'hardware, che vengono eseguite con il privilegio massimo disponibile sulla macchina. Un Kernel non è altro che un software che ha il compito di fornire ai moduli che compongono il sistema operativo e ai programmi in esecuzione sul computer le funzioni fondamentali e un accesso controllato all'hardware. È definibile come il motore di un sistema operativo. Un Kernel Monolitico integra tutte le funzioni dentro di sé (gestione memoria virtuale, CPU, Scheduler, gestori di file system e driver) oppure può esserci un Kernel Modulare con dei MicroKernel a cui delegare alcune funzioni. Esiste anche un Kernel ibrido ma non approfondirò oltre il discorso.
Lo scheduler è il componente fondamentale dei sistemi operativi multitasking, cioè quelli in grado di eseguire più processi contemporaneamente (va inteso simbolicamente. In realtà non c'è una gestione parallela dei processi ma avviene in sequenza, i tempi sono talmente brevi che all'utente sembrerà che i programmi vadano contemporaneamente). Lo scheduler si occupa di fare avanzare un processo interrompendone temporaneamente un altro, realizzando così un cambiamento di contesto (context switch) .
Il gestore di memoria è la componente del sistema operativo che si occupa di gestire ed assegnare la memoria primaria ai processi che ne fanno richiesta immediatamente prima dell'elaborazione. La gestione della memoria è necessaria anche per tenere traccia di quanta memoria è impegnata e di quanta invece è disponibile per soddisfare nuove richieste: in mancanza di un sistema di gestione, si avrebbe prima o poi il caso nefasto di processi che ne sovrascrivono altri, con gli ovvi inconvenienti.
Il File System, un computer diventa infatti molto più utile ed efficace se dotato di una memoria di massa: per gestirla serve un gestore di file system, cioè un software che in sintesi è composto da un insieme di funzioni che permetta di organizzare e gestire (accesso o lettura, scrittura o memorizzazione, ordinamento) i dati sulla superficie dei mezzi di memorizzazione secondo una struttura ben precisa.
L'Interfaccia Utente, è il secondo passo verso una migliore gestione del computer si ha con lo sviluppo di una interfaccia utente separata dal kernel, un interprete di comandi che funzioni anche da interfaccia utente ovvero da Shell. Questa shell primitiva di solito funge anche da interprete per un linguaggio di programmazione: a seconda delle scelte dei progettisti del software può essere un vero linguaggio oppure un più semplice linguaggio di scripting con cui creare comandi batch.

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↑ Una rappresentazione immaginaria della struttura del Sistema Operativo
Windows (85% del mercato)
Sicuramente consiglio di non usare versioni più vecchie di Windows 7 a 64bit (dato che ormai tutti i pc hanno almeno 4gb di RAM), poiché Vista è un OS molto pesante mentre per XP ormai non esiste neanche più il supporto (ad oggi anche per Vista e a breve pure per Windows 7).
Migliore è sicuramente la versione di Windows 8 e 8.1, più ottimizzate per SSD, più fluidi rispetto ai vecchi sistemi e più stabili ma meno apprezzato da molti; poiché l'estetica e l'interfaccia di Windows 8/8.1 è molto diversa da a cui siamo stati abituati.
Personalmente ritengo che la scelta migliore sia sempre e solo l'ultima versione ovvero Windows 10 che fa pace tra Windows 7 e Windows 8/8.1, prende l'ottimizzazione dell'8 e la rivede lo stile di W7, aggiungendo però l'utilità di dividere lo schermo in 4 parti e creare altri desktop virtuali oltre ad un assistente vocale Cortana. Naturalmente ci sarà sempre qualcuno che si lamenta del suo windows 10 pezzotto, ma senza dubbio è da preferire a tutte le restanti versioni.
Nel 2019 rappresenta il 40% di tutti i sistemi operativi usati, un 37% è invece rappresentato da Windows 7, quindi quasi l'80% del mercato al quale vanno aggiunti i restanti Windows (XP, Vista, 8 e 8.1) per completare la quota totale dell'85% dei PC esistenti.
Vi consiglio comprare la licenza su Amazon poiché la Key di Window 10 Pro costa meno di 10€ ormai nella sua forma ESD.
Vi ricordo inoltre che esiste la versione OEM che si lega alla motherboard, cambiata quella non sarà più valida; e la versione completa che potrete riutilizzare nel caso cambiate motherboard.
Vantaggi: Sistema aperto, compatibilità con tutti i giochi, aggiornamento dei driver, compatibilità con l'hardware, possibilità di utilizzare la stragrande maggioranza delle app.
Svantaggi: a pagamento, sistema vulnerabile (richiede subito installazione antivirus), non esattamente user-friendly come Mac OS ma non complesso come alcune distro di Linux.

Linux (2,5% del mercato)
Non è consigliato per giocare in quanto tanti (troppi purtroppo) giochi non partono, non sono sviluppati per linux e quindi tanti problemi...
Il sistema inoltre è consigliato per utenti un po' più esperti, poiché è un open source con un interfaccia meno intuitiva di Windows e Mac OS, è quindi gratuito a differenza degli altri sistemi ma rimane non consigliato per Gamer.
Ci sono svariate distro (distribuzioni) ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi, alcune possono anche riportare in vita computer molto vecchi dando maggior fluidità grazie a distro molto leggere. Tra le più famose annoveriamo: Kali Linux, Debian, Ubuntu, Mint, Fedora, Arch, Elementary, Manjaro.
Inoltre Linux Live USB può essere utilissimo per svariati motivi, è infatti la possibilità di usare un sistema operativo senza doverlo installare nel PC.
Data la scarsa diffusione di Linux e le sue tante diverse distro è quasi improbabile (ma non impossibile) beccare un virus apposito per Linux e per la vostra distro, quindi la sicurezza è sicuramente un suo vantaggio.
Vantaggi: gratuito, veloce, leggero, sicuro, open source, completamente personalizzabile.
Svantaggi: pochi giochi compatibili, problemi con hardware, problemi con software famosi, in alcune distro per nulla user-friendly

Mac OS o Hackintosh (10% del mercato)
È compatibile per lo più con prodotti Apple in quanto ottimizzati per quei prodotti.
Se dovessi scegliere direi che non è per gli assemblati, Hackintosh è solo un estremizzazione, e ha poco senso montarlo se non per determinate situazioni tra le quali non rientra il gaming, infatti ci sono ancora moltissimi giochi non compatibili con questo sistema.
Infine rimane un falso mito la sua inattaccabilità per i virus, si può dire anzi che indirettamente sia uno dei sistemi più colpiti in quanto l'utenza che usa MacOS è molto più ignorante in termini di difesa rispetto a quella che usa sistemi Windows, infatti Mac OS è sempre più soggetto a Trojan e Spyware di vario tipo.
Molti utenti non utilizzano un adeguato antivirus che riesce a prevenire sicuramente più attacchi di quelli prevenibili dal sistema, che sebbene di base sia sempre stato più chiuso e quindi meno accessibile e penetrabile ormai Gatekeeper non è più sufficiente alla difesa del sistema.
Vantaggi: ottimizzato per l'hardware, applicativi molto professionali, ottima gestione della RAM, user-friendly.
Svantaggi: Prezzo, sicurezza sottovalutata, pochi giochi compatibili. Problemi con hardware (Hackintosh)

La scelta tra i 3 sistemi come Gamer è sicuramente Windows 10 per la massima compatibilità con tutti i giochi, per i driver, i bug, i virus e quant'altro la Microsoft offre.

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The End

"Mi complimento con te che sei arrivato fino in fondo, riposati te lo sei meritato, hai letto qualcosa come 50 pagine di informazioni, esclusi i collegamenti ad altre guide, praticamente un intero libro. Continua il tuo processo di apprendimento e non lasciarti plasmare da quello che affermano gli altri ma con pensiero critico approfondisci tramite il vasto mondo del net a tua disposizione e trova dati per confutare o supportare la tesi. Nel tempo potranno capitarti esperienze negative e positive, ma ricordati che l'esperienza deve essere una forza in più non una zavorra che ti limita nel pensiero e nelle scelte. Non esiste mai il migliore in assoluto, ma solo in relazione a determinate situazioni."
 
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