PARAMETRI DEL SENSORE
Abbiamo parlato di due tipologie (o tre) di sensore, ma cosa cambia tra un modello e l'altro? Cosa guardare per la scelta di uno o l'altro mouse?
La risposta è semplice, come ogni componente hardware ha delle specifiche tecniche e dei parametri che si possono confrontare (
Guida ai sensori ), aiutandoci nella scelta o altre volte confondendoci inutilmente.
Primo fra tutti i valori che possiamo trovare abbiamo i
CPI o spesso chiamati anche DPI che sono letteralmente "Counts per Inch" o nella stampa "dots per inch" (punti per pollice).
I CPI sono un espressione del numero di punti o unità che verrà inviato dal mouse quando si sposta di un pollice. Se ad esempio possediamo un mouse da 1000 CPI o DPI, avremo a monitor uno spostamento del cursore pari a 1000 pixel con un movimento di 2,54 centimetri (ovvero 1 pollice), da questo si può dedurre che maggiori quantità di DPI permetteranno spostamenti maggiori a schermo con movimenti più contenuti sul tappetino.
Tutto questo fa riferimento ad un sistema dove la
sensibilità è impostata 1 ad 1, ovvero un punto della traccia data dal mouse corrisponde ad un pixel del dispositivo.
La sensibilità non è un parametro intrinseco del sensore ma ci si può trovare di fronte ad essa in tre situazioni:
- impostazioni di windows
- impostazioni di gioco
- software del mouse
Per semplificare l'argomento, e renderlo quindi fruibile agli utenti di ogni livello, diremo che la sensibilità ideale va impostata su 1:1, questo per evitare che windows o il gioco vadano a eliminare oppure creare dei punti sulla traccia del mouse.
Il
set ideale di sensibilità su windows sarà 6/11, ma per conoscenza ecco il moltiplicatore in base al valore selezionato:
1/11 = 0.1
2/11 = 0.2
3/11 = 0.4
4/11 = 0.6
5/11 = 0.8
6/11 = 1.0 "sistema ideale"
7/11 = 1.2
8/11 = 1.4
9/11 = 1.6
10/11 = 1.8
11/11 = 2.0
Seguendo questo link potete trovare una guida a
come modificare la sensibilità scritta da
@Federico83
Per quanto riguarda i giochi, le impostazioni son diverse e variano in base alla casa, ma di norma se è presente "l'input raw" è preferibile selezionarlo, il gioco prenderà i dati direttamente dal mouse senza elaborazioni, lasciando il segnale "pulito".
Altre specifiche del sensore che possiamo trovare sono gli FPS (frame o immagini per secondo), IPS (inch o pollici per secondo) e l'accelerazione.
Gli FPS, già molto noti grazie ai videogiochi, non cambiano di significato, sono
immagini per secondo che il sensore riesce ad acquisire ed elaborare dalla superfice o tappetino dove viene utilizzato.
Queste fondamentali immagini sono elaborate dal DSP per determinare la direzione e la distanza del movimento. Il DSP calcola i relativi valori di spostamento Δx e Δy. Un microcontrollore esterno legge le informazioni Δx e Δy dalla porta seriale del sensore che quindi traduce i dati in segnali PS2, USB o RF prima di inviarli al PC.
Gli IPS si riferiscono alla velocità massima di spostamento che il sensore riesce a tracciare ed elaborare. In un attuale PixArt PMW3310 ad esempio parliamo di 130 ips, che convertiti risultano essere 3,3 m/s o addirittura 250 ips e 6,3 m/s per il PMW3360.
L'accelerazione è un valore assai semplice, come per le auto,
è la variazione di velocità avvenuta in un determinato intervallo di tempo, in questo caso quindi sarà il valore massimo a cui potrà rispondere il sensore senza fallire nella traccia. Riprendendo l'esempio dei 2 sensori precedenti avremo 30g per un PMW3310 e 50g per un PMW3360, valori ormai notevoli (294m/s² e 490m/s²)che difficilmente limiteranno le vostre potenzialità di giocatori.
Per concludere questo riassunto dei principali parametri del mouse e del sensore andiamo a trattare la
LOD o anche detta Lift-Off Distance. Quest'ultima non è altro che
l'altezza massima dal tappetino a cui il sensore traccerà. Influente sopratutto sui giocatori lowsenser che alzano spesso il mouse per riportarlo sul tappetino durante un 360 essa negli ultimi anni si è notevolmente ridotta e spesso risulta regolabile tramite software del produttore.
Un bug di cui han sofferto alcuni vecchi mouse, basati sui primi sensori Philips, era il cosidetto bug dell asse Z. In un corretto tracciamento, sollevando il mouse entro i valori di lettura della LOD, le posizioni dei valori X e Y devono rimanere nella stessa posizione, ma cosí non avveniva con mouse come l'imperator, il razer mamba o anche il lachesis, dove il cursore si posizionava in basso a destra ad ogni sollevamento richiedendo al giocatore di tornare in centro con un ulteriore movimento.