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NEWS La falsa E-mail dal Ministero della Salute

Blume

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23 Dicembre 2017
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Da qualche tempo è in atto una campagna di phising che riguarda il green pass vaccinale.
Si riceve una mail che allerta l'individuo e lo mette a conoscenza, che il suo green pass è stato sospeso per un uso illecito...ecco nulla di più falso, è solo un tentativo di carpire dati sensibili della persona interessata per poi venire in possesso del green pass valido dello stesso.
Se ricevete una mail come quella sotto, cestinatela non subito, ma immediatamente senza pensarci due volte, non cliccate su nessun link presente.
Direttamente dal sito del Ministero della Salute:

"L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul proprio sito ha lanciato l’allerta su messaggi di posta elettronica sospetti che tentano di trarre vantaggio dall'emergenza del nuovo coronavirus. Questa azione fraudolenta si chiama phishing.
Per evitare di cadere nella rete del phishing l’OMS ha fornito attraverso il suo sito informazioni utili di prevenzione.
Di seguito le più importanti.
Le e-mail di "phishing" chiederanno di:
fornire informazioni riservate, come nomi utente o password;
fare clic su un collegamento dannoso;
aprire un allegato dannoso.
Utilizzando questo metodo, i criminali possono installare malware o rubare informazioni sensibili.

Come prevenire il phishing:
1. Verifica il mittente controllando il suo indirizzo email.

Assicurati che il mittente abbia un indirizzo email come “nome [email protected]”. Se dopo il simbolo "@", non c’è scritto "who.int" la mail non proviene dall'OMS.
L'OMS non invia e-mail da indirizzi che terminano con "@who.com", "@who.org" o "@who-safety.org", ad esempio.

2. Controlla il collegamento prima di fare clic.
Assicurati che il link inizi con "https://www.who.int". Meglio ancora, vai direttamente al sito Web dell'OMS, digitando "https://www.who.int" nel tuo browser.
3. Presta attenzione quando si forniscono informazioni personali.
Considera sempre perché qualcuno vuole le tue informazioni e se è appropriato richiederle. Non c'è motivo per cui qualcuno abbia bisogno del tuo nome utente e password per accedere alle informazioni pubbliche.
4. Non correre nel prendere decisioni e non sentirti sotto pressione.
I criminali informatici utilizzano emergenze come 2019-nCov per indurre le persone a prendere decisioni rapidamente. Prenditi sempre tempo per pensare di fronte ad una richiesta di fornire tue informazioni personali e valuta se la richiesta è appropriata.
5. Se hai fornito informazioni riservate, non farti prendere dal panico.
Se ritieni di aver fornito dati come il tuo nome utente o password a criminali informatici, cambia immediatamente le tue credenziali su ciascun sito in cui li hai utilizzati.

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