Cosa c'è di nuovo?
HWReload

Registrati e partecipa alle attività del forum

RECENSIONE Alphacool Eisbaer Aurora 360

Nichdroid

Top Contributor
Staff
Iscritto dal:
23 Dicembre 2017
Messaggi
664
Recensione: Alphacool Eisbaer Aurora 360
Alphacool, per chi ancora non la conoscesse, è un'azienda tedesca che si è sempre distinta fra le altre nell'ambito della manifattura di componenti per impianti di raffreddamento indirizzati all'ambito informatico. Con la linea Eisbaer, la casa teutonica offre già da diversi anni ottimi sistemi di raffreddamento a liquido All-in-One, i quali si distinguono dalla massa dei dissipatori CLC (closed liquid cooling, ndr.) per la particolarità di essere totalmente modulari, caratteristica che permette di espanderli a piacimento e di riempire e svuotarne il liquido con grande semplicità. La grande compatibilità con gli altri prodotti delle linee Eisbaer ed Eiswolf permettono di realizzare impianti di raffreddamento custom a tutti gli effetti; se tuttavia ciò che cercate è un dissipatore a liquido All-in-One da montare potendosi dimenticare di pulizia e manutenzione, i dissipatori Eisbaer offrono anche tale caratteristica, infatti, sono pre-riempiti con il liquido e non necessitano di manutenzione straordinaria.

Negli ultimi anni abbiamo assistito all'ascesa della moda per i componenti dotati di illuminazione RGB e Alphacool non ha potuto tirarsi indietro da questa sfida, aggiornando le linee Eisbaer ed Eiswolf lanciando sul mercato i nuovi prodotti Aurora. E' quindi con grande piacere che oggi ho l'opportunità di recensire l'Eisbaer Aurora 360, che presenta molti miglioramenti rispetto alla serie precedente.

Conclusa la premessa, è tempo di iniziare.

Indice:
  1. Specifiche Tecniche
  2. Unboxing e Contenuto
  3. Uno sguardo più da vicino
  4. Montaggio
    1. Socket LGA 2011
  5. Piattaforma di Test
  6. Metodologia di Test
  7. Risultati dei Test
    1. Performance massime ed Emissioni Acustiche
    2. Performance ad Emissioni Acustiche normalizzate @40 dB(A)
    3. Performance al variare della velocità di rotazione delle ventole
    4. Immagini Termiche
  8. Conclusioni

1. Specifiche Tecniche

Produttore​
Alphacool​
Modello​
Eisbaer Aurora 360​
Socket Supportati​
Intel: 775 / 1056 / 1155 / 1150 / 1151 / 2011 / 2011-3 / 2066

AMD: AM2 / AM2+ / AM3 / AM3+ / FM1 / FM2 / FM2+ / AM4 / TR4​
Pompa​
Modello: DC-LT

Velocità di rotazione: 2800 rpm

Tensione: 7-13.5V DC

Consumo di energia: 4W

Portata: 75L/h

Prevalenza massima: 0,95m​
Involucro della pompa e tanica​
Dimensioni: 66 x 66 x 69 mm

Materiale (tanica): Nylon

Materiale (involucro): POM

Materiale (base): rame placcato nickel​
Radiatore​
Modello: NexXxos ST30 360mm

Connessioni: 2 x G1/4"

Dimensioni: 397 x 124 x 30 mm

Materiale: Rame​
Ventole​
Modello: Alphacool Aurora LUX Pro​
Garanzia​
3 anni​
Prezzo​


2. Unboxing e Contenuto
Cominciamo quindi con l'unboxing. La scatola contiene un radiatore da 360mm, quindi, come ci si può aspettare facilmente, ha dimensioni piuttosto grandi.

L'imballaggio è molto curato e non presenta punti deboli, ogni componente ha il proprio scompartimento ed è più che adeguato a proteggere i vari componenti. Anche qui, come per l'Eisbaer Extreme, Alphacool ha inserito il radiatore in un sacchetto di plastica protettivo che si sfila senza alcun problema.

Montate le ventole e accesi i led aRGB, ecco l'aspetto finale del nostro dissipatore. Il colpo d'occhio non è niente male e l'aggiunta dei led può finalmente far contenti tutti coloro che desiderano realizzare una build colorata. Le ventole dispongono di illuminazione aRGB soltanto lungo il frame circolare; è una scelta estetica che può piacere o meno a seconda dei vostri gusti.
Quello che a mio modo di vedere è l'elemento più accattivante è l'illuminazione del waterblock. La sagoma dell'orso illuminata al buio è una chicca in grado di regalare un tocco di stile alla vostra configurazione.
Nella confezione troviamo un bundle completo di viti, bulloni, molle, rondelle, un tubetto di pasta termica (che dalle specifiche dichiarate, dovrebbe assicurare performance di interscambio termico di tutto rispetto), i sistemi di ritenzione per i vari socket supportati, un tubetto di pasta termica, e gli schemi di montaggio per i socket AM4 ed Intel LGA, il controller aRGB e lo splitter per le ventole; insomma, per il montaggio avrete bisogno soltanto di munirvi di un cacciavite con punta a stella.

Honeyview-P3060520.jpg
Il manuale a colori multilingue è molto completo ed esaustivo. Curato nei minimi dettagli, conferisce un aspetto ancora più premium al prodotto.

3. Uno sguardo più da vicino
Analizziamo dunque in modo più dettagliato ogni componente di questo dissipatore All-In-One.

Molto simile all'Eisbaer Solo rilasciato qualche mese fa, ci troviamo davanti ad un blocco che comprende, in un unica unità, waterblock, pompa e vaschetta. Rispetto agli Eisbaer della serie precedente, Alphacool ha migliorato il sistema di connessione dei tubi, adottando lo stesso dell'Eisbaer Extreme.

Altro dettaglio del waterblock; da questa angolazione notiamo la sagoma dell'orso a led spenti. Come si noterà facilmente, il materiale che compone l'involucro esterno cattura facilmente le ditate, ma per ovviare a questo "inconveniente" piuttosto triviale, sarà sufficiente pulirlo con un panno. L'operazione è molto semplice da eseguire anche una volta montato, poiché, come vedremo in seguito, lascia molto spazio libero attorno al socket.
Dall'oblò laterale, che rimane sempre a vista, possiamo controllare il livello del liquido. Quando il PC è acceso, anche l'oblò sarà illuminato dall'interno. Da questa visuale notiamo la presenza della pompa. Alphacool dichiara di essere riuscita a migliorarne le performance di circa il 10% rispetto al precedente modello di DC-LT, assicurando una pompa ancora più efficiente e silenziosa. Collegata al controller alimentato tramite cavo di alimentazione SATA, al massimo dei giri, con la mia strumentazione, alla distanza di 22cm, mi è praticamente impossibile distinguere il rumore generato da quello di fondo. La pompa, a meno di appoggiare l'orecchio al waterblock, è sempre estremamente silenziosa, al limite dell'udibile. L'assorbimento dichiarato di soli 4W a pieno carico ne attesta ulteriormente l'efficienza. E' bene notare che ci troviamo pur sempre di fronte ad una DC-LT, quindi non possiamo aspettarci che sia in grado di fornire la stessa potenza di una D5 comunemente utilizzata negli impianti custom più grandi e complessi, probabilmente, inoltre, faticherebbe nel caso dovesse gestire un impianto grande con diversi radiatori, tuttavia, per il prezzo cui viene venduto l'Eisbaer Aurora, considerando ciò che offrono gli altri produttori di dissipatori All-In-One, non possiamo chiedere di più.
Dettaglio del connettore a 3 pin della pompa
La base del waterblock è costituita da rame placcato nickel perfettamente levigato e lucidato. Sebbene la lucidatura a specchio non garantisca un notevole incremento delle prestazioni, conferisce al dissipatore un look più accattivante e di maggior pregio. Anche questo è un miglioramento rispetto all'Eisbaer, che presentava una base interamente in rame.
Da questa foto possiamo osservare il radiatore con vista dal lato. Sulla sinistra si notano i sistemi di ancoraggio e di collegamento dei tubi. Adottando lo stesso metodo utilizzato per l'Eisbaer Extreme, Alphacool ha migliorato molto questo aspetto, che nella serie precedente non era esente da difetti.

Il radiatore è il modello NexXxos ST30 360mm di Alphacool. Per quanto riguarda le dimensioni, siamo molto vicini allo standard, dunque non ci dovrebbero essere problemi per il montaggio in tutti i case che ne dichiarano il supporto. La qualità costruttiva è molto superiore rispetto a quelli degli AIO più comuni, le serpentine sono realizzate interamente in rame al posto del più economico e diffuso alluminio e assicurano performance di interscambio termico con l'ambiente maggiori. La densità è adeguata ed alla vista non presenta difetti degni di nota.
Fronte e retro delle ventole Alphacool Aurora LUX Pro. Il loro look è aggressivo, i materiali utilizzati di buona qualità, agli angoli, in corrispondenza dei fori delle viti, dispongono di gommini per attutire eventuali vibrazioni. Dispongono di cavi per l'illuminazione RGB che si possono collegare a catena con il cavo proveniente dal waterblock e come tutti i cavi aRGB da 5V sono separati da quelli di alimentazione del motore.
Per quanto riguarda i cavi di alimentazione PWM a 4 pin, Alphacool fornisce in dotazione uno splitter a 3 vie per assicurarne il collegamento alla scheda madre, ma, poiché ogni ventola dichiara 4.8W di assorbimento a 12V, non è possibile collegarle tutte e tre ad un singolo connettore da 1A sulla sulla scheda madre, poiché un assorbimento pari a 14,4W eccederebbe le specifiche. Questo è sinonimo di ventole non proprio efficientissime. Il profilo delle pale è piuttosto singolare, dispongono di scanalature sul dorso e la loro lunghezza inferiore rispetto alla maggior parte delle ventole in commercio, fa intuire che siano state ottimizzate per creare una maggiore pressione statica, a discapito della portata d'aria. Le performance verranno analizzate in seguito, tuttavia, bisogna considerare che il sistema di prova utilizzato non è un case chiuso e non ha filtri che aumentino l'ostruzione al passiaggio dell'aria, nel caso di avere impedimenti che restringano maggiormente il flusso d'aria, la soluzione potrebbe rivelarsi più vantaggiosa, perciò non mi sento di classificare questo punto come totalmente negativo.

Ecco i cavi di alimentazione per l'illuminazione aRGB. Il fatto di poter collegare il waterblock e le ventole a cascata, riduce notevolmente gli ingombri.
Da sinistra verso destra: lo splitter a tre vie per cavi 4 pin PWM, il controller per gli effetti aRGB, il cavo per collegarvi l'alimentazione dei led.
Il controller aRGB dispone di 3 pulsanti ("LIGHT", "SPEED" e "MODE") che consentono di creare numerosi effetti e colorazioni, dal comune arcobaleno sino ai colori statici. Il connettore a 3 pin maschio serve per collegare la pompa direttamente all'alimentatore tramite cavo di alimentazione SATA.

4. Montaggio

Nel montaggio del waterblock, disponendo di un sistema identico a quello dell'Eisbaer Extreme, non ho incontrato alcuna difficoltà; in questo caso, posso dire che sia un'operazione alla portata di tutti, anche dei meno esperti, le istruzioni presenti nel manuale, inoltre, sono chiare e ben comprensibili. Il procedimento è molto semplice: per prima cosa occorre inserire le clip metalliche corrette nei binari presenti sul waterblock; una volta arrivate a fine corsa si incastreranno una con l'altra e permetteranno al sistema di ritenzione di non avere gioco.
In seguito sarà necessario inserire rondelle, molle e viti negli appositi fori ed avvitare. Con un socket AM4 sarà necessario utilizzare il backplate fornito in dotazione con la propria scheda madre. Se disponete di socket Intel LGA 115x dovrete usare il supporto fornito in dotazione con il dissipatore.
Il mio consiglio è di utilizzare soltanto le mani per avvitare le viti, la pressione esercitata è già più che sufficiente a far aderire il waterblock in modo ottimale e in questo modo si evita di stringere troppo.
Finito di girare le viti (a due a due, secondo la diagonale), il gioco è fatto.

4.1 Socket LGA 2011
Ecco il waterblock montato sulla mia P9X79 Deluxe. Come si può notare facilmente, il gran pregio dei dissipatori AIO è il grande spazio libero che lasciano intorno al socket, consentendo un rapido accesso alle varie componenti del PC per smontaggio/pulizia o manutenzione.​


5. Piattaforma di Test
CPUIntel Core i7 3930K 6 Cores, 12 Threads, Sandy Bridge-E
Scheda MadreASUS P9X79 Deluxe
RAMKingston HyperX Genesis 4x8GB 1866 MHz CL11
GPUGigabyte GTX 1070 Windforce OC
PSUCorsair AX1200
SSDSandisk Extreme 480GB
Pasta termicaArctic MX4
Controller ventole e pompa2x Noctua NA-FC1
Sistema OperativoWindows 10 Pro


6. Metodologia di Test

Ogni test è stato condotto ad una temperatura ambiente verificata e controllata di 24.5°C con margine di tolleranza di +/- 1°C.
L'assorbimento energetico della CPU viene verificato attraverso Clamp Meter direttamente sui cavi 12V EPS e mantenuto costante per tutti i test che prevedono lo stesso assorbimento. Questo è un metodo molto più accurato ed efficace; un consumometro per rilevare i consumi alla presa della 220V non sarebbe stato sufficientemente accurato, giacché avrebbe introdotto altre variabili ai risultati della misurazione, come l'efficienza della PSU (che cambia in base al carico, anche se di poco, essendo ad efficienza 80 plus Platinum) e l'assorbimento degli altri componenti, mentre prendendo la misura dai cavi 12V EPS, l'unica altra variabile in gioco è data dalla dispersione di energia sotto forma di calore da parte dei VRM, valore strettamente correlato all'assorbimento della CPU.
Non disponendo di una camera anecoica, per ridurre al minimo ogni possibile disturbo causato da rumori provenienti dall'esterno, come per esempio i rumori del traffico, ogni misurazione acustica è stata effettuata tra le 01:00 e le 03:00 di notte. La distanza a cui viene tenuto il fonometro è di 22cm per tutti i test, il margine di errore della strumentazione è di 1.5 dB.
I risultati delle temperature vengono rilevati tramite il noto software HWiNFO 64. Sebbene un software non possa riportare un dato accurato al 100%, rappresenta il metodo migliore, principalmente per due motivi: utilizzando una termocoppia, minime differenze nel suo posizionamento potrebbero condurre a risultati diversi; inoltre, l'utilizzo di un software che possa effettuare una lettura delle rlevazioni dei sensori presenti nella CPU è il modo più semplice di ottenere la temperatura interna del processore.
La scelta del processore da utilizzare nei test è ricaduta su di un Intel Core i7 3930K di Intel per diversi motivi: innanzitutto si tratta di una CPU che fa utilizzo della saldatura tra die ed IHS (Integrated Heat Spreader), tecnica che, rispetto all'utilizzo di pasta termica con conducibilità termica molto inferiore pone molti meno ostacoli al trasferimento di calore; inoltre, nonostante il sottoscritto sia in possesso di un AMD Ryzen 7 1700X, CPU molto più recente e diffusa sui PC attuali, ho deciso di utilizzare il 3930K per la sua capacità di assorbire un quantitativo di corrente molto più elevato in overclock quando la CPU è sotto carico, consentendo quindi di effettuare test in un range di assorbimento elettrico molto più ampio, da 120W sino a 270W.
Ogni test ha la durata di 25 minuti, viene eseguito con il PC a freddo e ripetuto più volte, per assicurarsi della continuità dei risultati, il valore di temperatura rilevato corrisponde al picco massimo raggiunto durante il test alle voci Core MAX e CPU Package. Il tempo che trascorre tra un test e l'altro è di almeno 45 minuti, tempo necessario per consentire ai componenti di disperdere il proprio calore e di tornare a temperatura ambiente.
Il software utilizzato per applicare carico alla CPU è Prime 95, utilizzato con impostazioni custom, per impedire variazioni cicliche della lunghezza delle FFTs utilizzate per il calcolo dei numeri primi. La lunghezza minima utilizzata è pari a 16k, quella massima a 16k, ad ogni FFT è stata impostata la durata minima di 25 minuti, pari alla durata del test. Le FFTs vengono condotte in place per far sì che la porzione di memoria RAM utilizzata sia sempre la stessa, in modo da non avere cali di assorbimento energetico dovuti allo swap della RAM durante il test.
La pasta termica utilizzata è sempre la stessa per tutti i dissipatori, la Arctic MX-4, pasta termica ad elevate prestazioni dalla conducibilità termica dichiarata di 8.5W/mK, spalmata ogni volta nella stessa quantità, per fare in modo che la diversa pressione esercitata da dissipatori differenti non possa provocare differenze nell'ampiezza della superficie di contatto tra IHS e base del dissipatore e che di conseguenza non ci siano differenze apprezzabili nel trasferimento del calore.


7. Risultati dei Test


I test eseguiti sono principalmente 3, suddivisi come segue:
  • Il primo test è suddiviso in 5 test ulteriori, ognuno con impostazioni di overclock differenti. Viene testata e rilevata la temperatura massima raggiunta dalla CPU con 5 diversi livelli di assorbimento energetico. L'assorbimento è compreso negli intervalli 130-140W (frequenza @stock, 1.2 Vcore); 200-210W (frequenza @3.8 GHz, 1.3 Vcore); 230-240W (frequenza @4.0 GHz, 1.35 Vcore); 250-260W (frequenza @4.3 GHz, 1.38Vcore); 265-275W (frequenza 4,3 GHz, 1.4Vcore). Ventole ed eventuale pompa di ogni dissipatore sono portate a velocità di rotazione massima sin dall'accensione del PC e vengono registrate le relative emissioni acustiche a 22cm di distanza. Questo test è utile per valutare le performance massime che il dissipatore è in grado di raggiungere sulla piattaforma utilizzata e consente di confrontare i livelli masssimi di emissioni acustche generati dal dissipatore.
  • Il secondo test si svolge ad emissioni acustiche normalizzate @40 dB(A). Anche questo test è suddiviso in 5 ulteriori, ognuno con un diverso intervallo di assorbimento energetico. Gli intervalli sono i medesimi del primo test. Questo test è utile per confrontare l'efficienza di ogni singolo dissipatore, ad un livello di emissioni acustiche costante che soggettivamente all'orecchio risulta poco fastidioso. Performance poco lusinghiere in questo test, ma ottime nel primo, possono essere indice di un dissipatore in grado di offrire buona dissipazione al prezzo di un'efficienza sacrificata a causa di elevati livelli di rumore generato.
  • Il terzo test si suddivide in 2 ulteriori. Ciascuno è condotto a due differenti livelli di assorbimento energetico, rispettivamente negli intervalli di 175-185W (frequenza @3.8 GHz, 1.25Vcore) e 200-210W (frequenza @3.8 GHz, 1.3 Vcore). Tutti e due vengono condotti a 4 differenti percentuali di impulso PWM, rispettivamente 25%, 50%, 75%, 100%. In questo modo è possibile registrare in un grafico a dispersione temperatura raggiunta e relative emissioni acustiche con diverse velocità di rotazione delle ventole con un assorbimento energetico costante. Questo test è utile per avere delle indicazioni di come il dissipatore si comporterà nel quotidiano, in rapporto agli altri dissipatori testati.

7.1 Performance massime ed Emissioni Acustiche

Ecco il grafico dei risultati del primo test. I dati vanno letti in colonna, ciascun pallino corrisponda ad un risultato. Complessivamente, una linea posizionata più in basso nel grafico è indice di maggiori performance.
Le prestazioni assolute dell'Eisbaer Aurora sono eccellenti, come riportato dal grafico, in linea con quelle del fratellone Eisbaer Extreme. Bisogna considerare comunque che l'Eisbaer Aurora dispone di un radiatore da 360mm, quindi con una superficie più ampia, dunque, per vedere se le performance fossero ulteriormente migliorabili aumentando il flusso d'aria, ho sostituito le ventole di serie con 6 Arctic P12 PWM PST in configurazione Push-Pull, consentendomi di guadagnare un paio di °C.

Nulla di anomalo da segnalare per quanto riguarda il rumore generato, il dissipatore si mantiene piuttosto silenzioso anche con le ventole ad alti regimi, tuttavia, il fatto che 6 ventole in configurazione Push-Pull facciano ottenere al contempo temperature inferiori registrando un minor livello di pressione sonora, è sinonimo di come ci sia ancora un discreto margine di miglioramento su questo fronte.


7.2 Performance ad Emissioni Acustiche normalizzate @40 dB(A)

Le prestazioni in questo test, volto a misurare l'efficienza del dissipatore a rumore normalizzato @40dBA, si mantengono leggermente sotto a quelle dell'Eisbaer Extreme, ma la differenza molto bassa, di 1°C al massimo, si mantiene all'interno del margine di errore della strumentazione.


7.3 Performance al variare della velocità di rotazione delle ventole

Da questi grafici possiamo intuire come performerà nel quotidiano. I risultati sono riportati dai pallini colorati, un loro posizionamento più in basso, indicherà maggiori performance termiche. Più la linea si sposta verso destra, più il dissipatore sarà rumoroso.

Da questi grafici, sembrerebbe essere il dissipatore con le migliori performance del lotto, il motivo risiede nella mancata possibilità di controllare completamente gli RPM delle ventole. Persino con un impulso PWM pari allo 0%, le ventole non solo non si fermano, ma non scendono nemmeno sotto il 42,8% del regime di rotazione massimo dichiarato (2000rpm), un comportamento riscontrato anche con l'H115 di Corsair, per cui, i 4 pallini dei risultati, riguardano, in sequenza, le seguenti impostazioni: 25% PWM - 856 rpm; 50% PWM - 1016 rpm; 75% PWM - 1512 rpm; 100% PWM 2000 rpm ca.

Ad ogni modo, il grafico non mente e i risultati rimangono comunque ottimi, indice di un dissipatore molto performante e silenzioso anche qualora si decidesse di impostare le ventole ad alti regimi di rotazione.



7.5 Immagini Termiche

Andiamo ora ad osservare le immagini scattate mediante l'utilizzo di una termocamera modello HTI HT-02.
Solitamente non possiamo trarre troppe informazioni dall'esterno di un oggetto da dissipare, tuttavia è possibile notare come il calore venga disperso e quanto ciò avvenga in modo uniforme.

Le immagini sottostanti sono state scattate durante il test termico più gravoso, con un assorbimento di corrente da parte della CPU misurato nel range 265-275W, con ventole e pompa alla massima velocità di rotazione.

Il calore viene disperso in modo abbastanza uniforme, il fatto che sul radiatore si notino aree a temperatura inferiore rispetto ad altre, è dovuto soltanto al variare dei flussi d'aria che lo attraversano. Sì può comunque osservare come funzioni il ciclo di dissipazione del calore da parte del dissipatore; infatti esso viene trasmesso prima al waterblock, che risulta il componente più caldo, poi al liquido e infine espulso dal radiatore, il componente più freddo del loop.


8. Conclusioni

Come di consueto, prima di trarre le varie conclusioni, occorre analizzare il prezzo cui viene proposto il dissipatore. Al momento della stesura della recensione è venduto intorno ai 145€ sul sito ufficiale Alphacool.com e su Aqua-Tuning.it e Ybris-Cooling.it. Per questo prezzo, persino più basso di molte soluzioni CLC concorrenti si ottiene un radiatore Alphacool NexXxos ST30 da 360mm del valore di 79,98€*, tre ventole ARGB di ottima fattura e dalle buone prestazioni e, se si volesse acquistare anche il medesimo combo waterblock + pompa + tanica, si dovrebbe ripiegare sull'Eisbaer Solo (ma bisogna considerare che l'Eisbaer Aurora dispone di una versione più recente e migliorata della pompa), dal costo di 56,45€*. A tutto ciò andrebbe aggiunto il prezzo di tubi, fittings e liquido, quindi si supererebbe facilmente il prezzo dell'Eisbaer Aurora. Se consideriamo che essendo pre-riempito non necessita di manutenzione e che la maggior parte degli All-in-One sono dei CLC non espandibili e non manutenibili il prezzo di questo dissipatore diviene ancora più allettante.

*I prezzi considerati sono quelli presenti sul sito ufficiale al momento della stesura della recensione


PRO
  • Prezzo molto competitivo
  • Radiatore completamente in rame dalle buone performance
  • Solidità
  • Cura dei dettagli nella realizzazione
  • Semplicità di montaggio
  • Modularità
  • Espandibilità
  • Possibilità di effettuare interventi di manutenzione straordinaria
  • Molto silenzioso
  • Illuminazione ARGB
  • Ventole di ottima fattura...

NEUTRO
  • ...ma ancora migliorabili
  • ventole non completamente illuminate

CONTRO
  • Non è possibile collegare tre ventole allo stesso connettore 4 pin PWM da 1A sulla scheda madre, poiché l'assorbimento eccederebbe le specifiche
  • Ventole non controllabili al di sotto del 42,8% del regime di rotazione
  • Garanzia di due anni
Alphacool ha compiuto un ulteriore passo in avanti nel migliorare la propria offerta di prodotti. L'Eisbaer Aurora rappresenta un upgrade sotto tutti i punti di vista rispetto alla serie precedente e, grazie all'introduzione dell'illuminazione ARGB, si è adeguato alle attuali tendenze del mercato dei dissipatori, che sempre più spesso strizzano l'occhio al fattore estetico. La qualità costruttiva è buona sotto tutti i punti di vista e le performance di tutto rispetto. Per quanto riguarda la silenziosità, l'Eisbaer Aurora non ha nulla da invidiare rispetto ad altri dissipatori AiO presenti in commercio, mantenendosi silenzioso per tutto il periodo di utilizzo.
Nella scelta del dissipatore andrebbero tenute in considerazione le possibilità di effettuare interventi di manutenzione al proprio impianto, di sostituire o rabboccare il liquido refrigerante e di sostituire nel tempo i vari componenti dell'impianto: l'Eisbaer Aurora consente di effettuare tutte queste operazioni con facilità.
In aggiunta, Alphacool consente di espandere il proprio loop con la linea di dissipatori AiO per GPU Eiswolf, che verranno aggiornati a breve per adattarsi all'attuale offerta Eisbaer; questa è una buona opzione a disposizione se si volesse espandere il proprio loop di raffreddamento per realizzarne uno completo per raffreddare CPU e GPU.
Il prezzo è molto competitivo, inferiore a quello di alcune proposte concorrenti e, considerando tutte le caratteristiche e la qualità che Alphacool offre con questo prodotto, rende l'Eisbaer Aurora un vero e proprio Best-Buy.
Gli aspetti negativi riscontrati non compromettono in alcun modo il funzionamento del dissipatore, nella peggiore delle ipotesi sarà necessario munirsi di un controller dal costo di pochi euro per collegare tutte e tre le ventole, mentre, per quanto riguarda il controllo PWM delle stesse, la mancata possibilità di impostarle a bassi regimi rotatori non va ad inficiare troppo la silenziosità.

Per tutti questi motivi, l'Eisbaer Aurora può essere considerato un ottimo acquisto sotto tutti i punti di vista, meritando quindi il badge di Best-Buy.

5-rating.png


Ringrazio Kaner Demirci di Alphacool per averci fornito l'opportunità di recensire questo prodotto.

La riproduzione e/o l'utilizzo di questa recensione o di parti di essa è riservato, secondo la legislazione sui diritti d'autore. E' consentita la copia purché si citi la fonte.
 
Ultima modifica:

MartinBurgerKing

Nuovo utente
Iscritto dal:
27 Giugno 2021
Messaggi
23
Da possessore, posso dire che è veramente ottimo. Non ho superato gli 84 gradi sotto stress test con un 5800x @ 4,55GHz 1,25v e LLC L3, il tutto dentro un Evolv X
 
Top