- Iscritto dal
- 28 Ottobre 2018
- Messaggi
- 907
- ★
- 5.00 stelle/a
Meno di 2-3 anni fa, tra due tuffi in mare e una sciata in montagna, nelle vacanze le action cam dilagavano tra la folla.
Negli ultimi tempi invece, i dati e i vostri occhi (i miei in primis) possono notare un disuso di questi dispositivi.
GoPro, il marchio simbolo di questi dispositivi, ha registrato un crollo nelle vendite e la bottega è a rischio: cercherò di spiegarvi il perché

1. UTILIZZO
Sembra banale, ma non lo è: basta leggere la parola "action cam".
Una camera fatta per l'azione, per "l'estremo", dove un diverso dispositivo risulterebbe scomodo o insufficientemente resistente.
Ma le persone normali non si dilettano nelle pratiche estreme.
Arrampicate su pareti verticali, tuffi da 30 metri, sciatori che scendono dalla parete Nord della Marmolada: quanti di noi fanno ciò?
Pochissimi.
E usata in condizioni normali, un'action cam non è che quasi una camera di un telefono.
E i professionisti?
Posso citarvi Federico Ravassard, Warren Keelan o Ben Thouard: tutti e tre fotografano spesso in condizioni "estreme".
Eppure optano per una soluzione mirrorless / reflex, cercando una qualità maggiore.
2. SVILUPPO DEGLI SMARTPHONE
Le proposte di Apple, Samsung, Huawei e compagnia bella, sulla fascia medio - alta sono validissime per l'uso della gran parte delle persone, anzi, addirittura più adeguate: l'editing video, ma soprattutto la condivisione sui social, sono più immediati, tutto dentro al nostro telefono.
Resta sempre il fattore di "uso estremo", ma come detto prima, a quanti effettivamente serve?
Se poi proprio, volete fare il salto di qualità, comprate un power bank e un gimbal, così l'autonomia e la stabilizzazione sono assicurati.
Meno attrezzatura da portarsi dietro e spesa concentrata in un unico prodotto: è una combo vincente.
E più si va avanti, più si fanno passi avanti nell'ambito.
3. IL GIOCO (PREZZO) NON VALE LA CANDELA
L'icona è stata ed è ancora GoPro, anche se le alternative sono valide e ben più economiche.
Tuttavia, per portare a casa una buona action cam come una Yi 4k+ servono circa 200€ (qualcosa in più o in meno).
Aggiungiamoci il Gimbal.
Aggiungiamo le batterie (qualche decina di Euro).
Aggiungici accessori vari, magari anche un selfie stick di qualità.
Spese aggiuntive e più materiale da portare dietro: le action cam non sono sempre una scelta conveniente.
E ovviamente, uno smartphone lo dovrete comprare.
4. RIVALITÀ IMPOSSIBILE CON LE FOTOCAMERE
Intendiamoci meglio: con una mirrorless (o reflex che sia), si ha una spesa generalmente più alta, il materiale da portare in giro spesso è maggiore e pesante, ma il gioco vale la candela.
La differenza tra la grandezza dei sensori si sente quando cala la luce.
La gestione del rumore in generale più efficiente.
La possibilità di giocare con il diaframma e di passare a lenti diverse, ottenendo una inquadratura diversa e avendo un risultato più eterogeneo.
La versatilità tra video e foto.
Insomma, sono due prodotti diversi, e proprio alla base del discorso per le caratteristiche di progetto: le action cam non possono riuscire a rubare una parte della fetta di utenti che usava queste fotocamere più ingombranti.
Se poi si vuole utilizzare la fotocamera in acqua, diversi modelli dispongono di soluzione (quasi mai economiche) adatte a questi scopi: ma quanti di voi ne sentono realmente il bisogno?
5. POCO INVESTIMENTO
Come già accennato prima, GoPro ha registrato un grosso calo, mentre gli ultimi modelli della casa hanno acceso più critiche che entusiasmo (lungi da me esprimere un giudizio).
Fa però più riflettere un altro fattore, molto più importante del calo di GoPro: l'abbandono del campo da parte dei "rivali".
Sony, importante marchio nel campo foto e videografico, non investe da tempo nelle action cam (da specificare che le RX0 non sono action cam, bensì delle Rugged Cam molto costose dedicate ad altri scopi).
Il famoso marchio Yi (che non è Xiaomi, come molti confondono), un forte rivale che si stava ritagliando la simpatia e il mercato di una consistente fetta di utenti, ha annunciato che la Yi 4k+ & company non avranno dei successori, quindi anche questo marchio esce di scena.
Ciò dovrebbe farvi porre due domande.
6. DIFFUSIONE DEI DRONI
Il focus di questi anni si è spostato molto di più su questi aggeggi, con a capo DJI.
Perché?
Si ritorna al discorso del punto 1: realmente, a poche persone serve un uso "action".
Il drone sta rivoluzionando in questi anni il mondo fotografico e videografico, grazie soprattutto al "point of view": si riesce ad avere una visuale per nulla comune, riuscendo a realizzare foto "nuove" in location già conosciute, ottenendo foto uniche e potendo giocare con geometrie naturali (basta vedere quante foto e video vengono fatti ai laghi, foreste, montagne, scogliere, ecc...).
Il drone è adatto anche all'utente che non vuole sgambettare con le proprie forze, ma arrivare comodamente in macchina presso i luoghi di interesse - e probabilmente queste persone sono di più rispetto, invece, agli amanti dell'adrenalina.
Il drone arriva dove nessun uomo può arrivare, a differenza di una normale camera, in cui di solito i nostri e i suoi limiti combaciano.
Sono un po' la moda del momento (per ricchi), ma al contempo dei prodotti validissimi per i professionisti.
I costi non sono bassi, vero, ma rispetto alla spesa per le action cam, ditemi: il vostro telefono o la vostra mirrorless possono aprire le ali e volare?

Ultima modifica: